Nuovi furbetti: “Se mi dai il cartellino timbro io per te…”

Una piaga sociale quella dei “furbetti” del lavoro. In un contesto di forte crisi economica, esiste ancora chi, senza un minimo di vergogna, timbra il cartellino per poi abbandonare il posto di lavoro. Le “protagoniste” di questa vicenda non volevano perdere neanche un istante. Una andava a prendere l’auto dal parcheggio, l’altra aspettava lo start delle 17:00 per timbrare entrambi i cartellini. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa facevano dopo aver timbrato il cartellino [nextpage title=”Ecco cosa facevano dopo aver timbrato”]Cattura
Parecchi minuti “risparmiati” dal lavoro per evitare il traffico dell’ora di punta, una scena davvero fantozziana. La Procura di Belluno ha seguito con attenzione quello che accadeva in via Caffi, negli uffici del Servizio forestale regionale. Le due donne, con una posizione chiaramente marginale rispetto ad altri, rischiano una condanna da 1 a 5 anni, e il posto di lavoro. Il governo è stato chiaro: guerra ai furbi! CONTINUA A LEGGERE

Napoli, 23 furbetti cartellino: timbravano badge con scatola in testa – VIDEO

Sono oltre 200 gli episodi di assenteismo, con ben 23 dipendenti coinvolti. Si tratta di quello che accadeva nel Comune di Boscotrecasa, provincia di Napoli, dove sono stati incastrati questi nuovi “furbetti” del timbro del cartellino. Davvero impensabili i trucchi escogitati per tentare di eludere la sorveglianza, tra questi anche…

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[nextpage title=”I trucchetti”]

quello del camuffamento, “indossando” come copricapo (inteso nel senso letterale della parola) uno scatolone di cartone. A seguito della visione delle telecamere di sorveglianza, i carabinieri di Torre Annunziata hanno eseguito 23 misure cautelari. Subito dopo sono arrivate le parole del Sindaco, che…

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[nextpage title=”Le parole del sindaco”]

non ha usato troppi giri di parole: “Rischiamo di chiudere”. Sei dipendenti del municipio sono finiti agli arresti domiciliari; tredici sono stati raggiunti dall’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria con contestuale sospensione dall’esercizio del pubblico ufficio per la durata di uno; e quattro sono stati sospesi dall’esercizio per 6 mesi. Alla fine sono quattro gli uffici completamente chiusi dopo l’operazione dei carabinieri che vede tra i coinvolti anche…

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[nextpage title=”L’agente di Polizia coinvolto”]

il comandante della polizia municipale e il capo della ragioneria nonché vice segretario comunale; “A quanto mi risulta ai domiciliari sono finiti quattro addetti alle pulizie e due dipendenti, dell’ufficio Tributi e Stato Civile. Stamattina ci ritroviamo con quattro uffici chiusi, anagrafe, stato civile, politiche sociali e ambiente e poi sono coinvolti il capo dei vigili e della ragioneria alla scadenza dell’esercizio di bilancio. Sto facendo rientrare, laddove possibile, il personale dalle ferie ma la situazione è davvero complessa”.

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[nextpage title=”IL VIDEO”]Ecco il video: