Spoleto, lʼofferta del parroco per i fedeli: “Prosecco e patatine per chi viene a messa”

Don Gianfranco Formenton, parroco di San Martino in Trignano a Spoleto, ha deciso di attirare i propri fedeli in un modo piuttosto singolare. Il sacerdote ha infatti pubblicato un invito su Facebook in cui ha promesso…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Messa Card”]

…locali climatizzati in chiesa e una sorpresa per i possessori della “messa card”. Si tratta dell’aperitivo a base di ritagli di ostie e chips per i più piccoli, oltre al prosecco di Conegliano Veneto. Come si è intuito, non è…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Altre iniziative”]

…la prima volta che il parroco stupisce con le sue iniziative. Qualche anno fa ha attivato la “messa card”, una tessera a punti che premia chi è maggiormente presente alle funzioni (un punto per ogni domenica).

Social Card 2016: ecco cos’è e come richiederla

Forse qualcuno ha già sentito qualcosa circa il nuovo piano del governo stabilito per aiutare le famiglie italiane più povere. Si tratta, in sostanza, della nuova Social Card che per quest’anno ha più agevolazioni rispetto agli anni precedenti. Tutto questo grazie al progetto SIA ( Sostegno per l’inclusione attiva). Il progetto si pone l’obiettivo di reinserire le famiglie nella società, grazie a percorsi formativi adatti alle loro possibilità e capacità.
È un sostegno sociale che sarà molto utile per tutti quelli che fanno fatica ad arrivare a fine mese. Non è una carta sostitutiva alla Social classica e alla Social Card sperimentale per disoccupati, bensì va ad integrare il reddito delle famiglie più povere.

Si potrà usufruire di un aiuto di massimo 404 euro al mese. Per richiederla basta compilare l’apposito modulo e presentarlo all’INPS. Ecco i requisiti specifici per poter compilare la domanda Social Card 2016:

– Reddito basso, inferiore ai 5.000 euro annui.

– Il soggetto richiedente deve risultare disoccupato, al momento della compilazione del modulo. Inoltre, almeno 3 anni prima della richiesta, uno o più membri che compongono il nucleo familiare deve risultare disoccupato;
– E’ necessaria la presenza di un minore all’interno del proprio nucleo familiare.

Recuperare le foto eliminate dalla SD

Molte persone, a volte, per sbaglio cancellano foto riposte in dispositivi digitali mobili come le moderne SD: la procedura da seguire per il recuperare delle foto cancellate è semplice anche se non si è esperti di informatica. Il meccanismo si basa sul fatto che nel momento in cui un elemento viene cancellato da un archivio digitale, si crea semplicemente del nuovo spazio a disposizione per l’immissione di altri elementi.
Ecco come procedere: si può impiegare semplicemente il proprio computer, a prescindere dal sistema operativo di cui è dotato: MacOSX, Windows o Linux cambia poco, perché quello che conta è scaricare un programma che, essendo multipiattaforma, è in grado di adattarsi a qualunque realtà.
Si tratta di PhotoREC, ed è un software gratuito che può essere installato nel giro di pochi secondi: dopo che è stato lanciato, è sufficiente seguire le istruzioni riportate per riuscire a individuare il tipo di formattazione della scheda, così da essere in grado di recuperare quel che era stato cancellato. Per farlo, bisogna fare clic su File Formats e poi selezionare il formato – Raw, Png o Jpg -; quindi, si seleziona Browse e si clicca sulla cartella in cui dovranno essere copiati i file cancellati.
Nel caso in cui si abbia a che fare con una microSD presente in un tablet o in uno smartphone che usano il sistema operativo Android, non bisogna fare altro che scaricare un’app – anche in questo caso gratuita – denominataDiskDigger, disponibile nel market Google Play.
Nulla di nuovo sotto il sole: anche questa volta basta aprire il programma, selezionare la microSD e

Social card straordinaria, fino a 400 euro al mese per i disoccupati

Sarebbe una cifra che potrebbe sfiorare i 400 euro al mese quella prevista dal governo per i disoccupati italiani. Questa la cifra messa in campo dal governo per chi ha perso lavoro. La social card straordinaria, che non va confusa con la social card ordinaria da 40 euro al mese, è lo strumento con cui l’Inps dà un sostegno alle famiglie in difficoltà attribuendo una vera e propria carta prepagata su cui far confluire una somma, variabile tra i 231 e i 400 euro in base al reddito Isee dichiarato dal nucleo familiare, spendibile per i pagamenti POS e per prelevare i contanti dagli sportelli automatici di Poste Italiane.
Si parla parecchio di social card 2015 per disoccupati in questi giorni, ma c’è un po’ di confusione su questa carta acquisti straordinaria: presentata come una novità del governo Renzi è in realtà quella social card sperimentale già attiva da due anni in Italia ma disponibile a “macchia di leopardo” perchè in molti Comuni, soprattutto del Sud, non c’erano i fondi lo scorso anno e non si può ancora fare richiesta quest’anno perchè i documenti per la domanda sono ormai vecchi, relativi alla fase sperimentale.
La carta viene erogata dall’Istituto nazionale di previdenza sociale in collaborazione con il Comune di residenza a patto che vi siano i fondi e, sebbene dopo la prima fase della sperimentazione avviata nel 2013 sia stata estesa a tutto il territorio nazionale, non sono poche le difficoltà per alcune amministrazioni di offrire tale possibilità. Ufficialmente, per il 2015, la carta acquisti straordinaria è richiedibile dai cittadini residenti nelle regioni Sardegna, Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Abruzzo e Molise, Campania e nelle città Bari, Bologna, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Roma, Torino, Venezia e Verona, ma come detto, bisogna tenere conto della disponibilità dei fondi dei rispettivi comuni.
IMPORTO MENSILE – La carta acquisti per disoccupati eroga per 12 mesi un importo mensile in base al numero di componenti il nucleo familiare: 231€ per famiglie di 2 membri, 281€ per famiglie di 3 membri, 331€ per famiglie di 4 membri, 404€ per famiglie con più di 5 membri. La carta viene mandata al domicilio del titolare dal Comune e viene caricata dall’INPS ogni due mesi.
Attenzione: chi ottiene la social card per disoccupati deve obbligatoriamente partecipare ad un percorso di riqualificazione lavorativa, a progetti occupazionali, avere rapporti e incontri con i servizi sociali ed i Centri per l’Impiego.
REQUISITI – Oltre ad abitare in una delle regioni o città indicate, per fare domanda di social card straordinaria occorre rispettare i seguenti requisiti (ricordando che non è richiesta la presenza nel nucleo familiare di over 65 anni o di bambini under 3 anni, in tali casi si ha diritto alla carta acquisti ordinaria):
• nella famiglia ci deve essere almeno un minore di 18 anni;
• ci deve essere almeno un membro della famiglia in età da lavoro -tra 15 e 66 anni- disoccupato, che abbia perso il lavoro negli ultimi 36 mesi; in alternativa uno o più membri con contratto di lavoro dipendente o flessibile il cui reddito totale nei sei mesi precedenti la domanda non abbia superato i 4000€;
• essere cittadini italiani o comunitari UE o extracomunitari con permesso di soggiorno CE;
• risiedere da almeno un anno nel Comune in cui si fa domanda;
• reddito ISEE non oltre i 3000€, un patrimonio mobiliare valido ai fini ISEE sotto i 8000€ (cfr la guida Novità Calcolo ISEE 2015);
• non percepire più di 600€ al mese di indennità come pensioni o altro di natura previdenziale o assistenziale;
• non avere un autoveicolo immatricolato nell’ultimo anno, non avere un’auto oltre i 1300cc o una moto oltre i 250cc immatricolate negli ultimi tre anni;
• se si ha una casa di proprietà non deve avere un valore ai fini IMU superiore a 30.000€.
I DATI NECESSARI – Nella domanda di social card straordinaria 2015 andranno indicati tramite autocertificazione questi dati, che poi saranno verificati dagli enti competenti e che in caso di dichiarazioni false porteranno a sanzioni penali ex art. 76 del D.p.r. 28 dicembre 2000, n.445: residenza – cittadinanza – stato di famiglia – assenza di lavoro – trattamenti economici – autoveicoli, motoveicoli di proprietà – disagio abitativo.
Andranno poi allegati: copia fronte/retro documento di identità – codice fiscale / tessera sanitaria – copia del permesso di soggiorno in caso di extracomunitari – eventuale certificato stato di gravidanza e data presunta del parto – modello richiesta carta acquisti fornito dall’Ufficio Postale – modello ISEE 2015.