Canone Rai, arriva la super-multa da 600 euro. E ora rischi fino a 2 anni di carcere, ecco la novità

Il canone Rai è in bolletta, scamparla è ormai impossibile, ma non per tutti è ancora così. A tal fine quindi, per garantire il pagamento della quota dovuta, sono state previste multe che vanno da 200 a 600 euro. Inoltre, in caso di falsa dichiarazione all’Agenzia delle Entrate nella quale si è riferito di non essere in possesso di un televisore, si potrebbe rischiare una multa fino a 2 anni di carcere, per il reato di … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Esenzioni previste”]

falso ideologico in atto pubblico da parte di privato. Quanto detto riguarda i casi di esonero dal pagamento del canone e le situazioni in cui l’abbonamento vada pagato con modello F24, quindi non risulta addebitato in bolletta. Le esenzioni previste sono: in caso qualcuno all’interno della propria famiglia paghi già il canone, se sono stati compiuti 75 anni di età, il reddito familiare non supera i 713,98 euro. L’esenzione è valida anche … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Chi invece è obbligato a…”]

se a possedere i requisiti è un componente della famiglia anagrafica. Invece gli obbligati al pagamento parziale: coloro che sono esonerati dal pagamento del canone, ma ricevono comunque l’addebito con la bolletta dell’elettricità, è possibile versare all’ente gestore del servizio elettrico l’importo … PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Le sanzioni”]

dei soli costi dell’utenza, togliendo il canone. L’ente gestore dovrà comunicare all’Agenzia delle Entrate che l’utente non ha provveduto a pagare il canone: se non lo fa, sono previste sanzioni dal 120% al 240% dell’importo non dichiarato, con riferimento a ciascuna dichiarazione omessa.

Camionista al telefono mentre guida: succede una strage – VIDEO

schermata-2016-11-03-alle-19-50-43Quando si guida bisognerebbe dimenticare assolutamente il telefono cellulare, ma purtroppo tante persone non sanno resistere e non si accorgono di essere pericolosi come poche altre cose al mondo. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La distrazione per un telefono”]

Quanto avvenuto a Newbury, in Inghilterra, è davvero drammatico. Un camionista stava controllando il telefono mentre conduceva il tir e non si è accorto che stava per tamponare una macchina in cui…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Madre e 3 figli”]

…erano a bordo una 45enne con i suoi tre figli di età compresa tra gli 11 e i 13 anni. La distrazione è stata fatale, un’intera famiglia è stata distrutta e né la madre né i figli hanno avuto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La condanna al carcere”]

…purtroppo scampo. Il camionista è stato condannato a dieci anni di prigione, anche se l’opinione pubblica ritiene che la pena non sia commisurata alla colpa commessa. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Le immagini riprese”]

L’intera sequenza del grave incidente è stata immortalata dalla videocamera posizionata all’interno del tir e all’esterno, rendendo questa storia ancora più triste e difficile da capire. PER GUARDARE IL VIDEO CLICCA SU QUESTO LINK

Ecco chi è il compagno di cella vip di Fabrizio Corona

Lo scorso 10 ottobre Fabrizio Corona è stato arrestato ed è finito nuovamente in carcere. La notizia ovviamente ha occupato le pagine dei quotidiani e i contenitori tv dopo che nell’abitazione di una sua collaboratrice era stati ritrovati 1 milione e 700 mila euro in contanti. In attesa di capirne la provenienza, e mentre la sua ex moglie Nina Moric dibatte con il nuovo compagno sull’argomento, è il sito Dagospia a fornire importanti novità… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il compagno di cella”]

L’ex re dei paparazzi è recluso nel carcere di San Vittore nella cella 109 con altri due ospiti, uno di questi è però noto al grande pubblico. Di chi si tratta? Stiamo parlando di Giovanni Cottone. Il suo nome forse non vi dirà molto ma si tratta dell’ex marito di Valeria Marini, arrestato poche settimane fa proprio mentre la showgirl sarda faceva il suo ingresso nella casa del Grande Fratello Vip. Sia Cottone che Corona avevano goduto di misure alternative ma poi sono finiti in carcere proprio nella stessa cella dove dividerebbero anche lo stesso letto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La situazione dei due”]

Il noto sito racconta che l’ex di Belen e l’ex della Marini si trovano nel terzo raggio di San Vittore nella cella chiamata “camera” divisa appunto da tre ospiti e non da otto con accesso alla palestra e alla tv per seguire i suoi programma preferiti. Per Corona quindi un trattamento di “favore” e molto diverso rispetto all’esperienza vissuta in precedenza nel carcere di Opera, molto odiato da Fabrizio come ha raccontato nella sua ultima intervista con Maurizio Costanzo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Altre amicizie”]

Il clima questa volta sarebbe diverso e Fabrizio avrebbe già fatto amicizia con gli altri detenuti e anche con Cottone con cui di cose da parlare ce ne sarebbero molte. Cosa succederà nelle prossime settimane? I magistrati stanno cercando di capire qualcosa in più sulla provenienza del denaro ritrovato e secondo alcuni si potrebbero aprire nuovi inquietanti scenari.

Caso Loris: arriva la condanna per Veronica e lei in carcere reagisce così…

schermata-2016-10-18-alle-21-01-27Poche ore fa è stata pronunciata la sentenza per Veronica Panarello, la giovane mamma accusata di aver ucciso il figlio di 8 anni, Loris Stival. Il GUP, dopo la camera di consiglio, ha emesso il verdetto con il quale la donne è stata…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La condanna dei giudici”]

Veronica è stata condannata a 30 anni di carcere. Il GUP ha pertanto accolto in pieno la richiesta formulata dall’accusa. Gli ultimi giorni del processo sono stati molto concitati: Veronica Panarello nel corso di un’udienza aveva sbottato in aula, dopo che l’avvocato Francesco Biazzo, legale del suocero della donna, Andrea Stival, ha chiesto un risarcimento danno equitativo, oltre che la trasmissione degli atti alla Procura per il reato di calunnia. Il suocero aveva detto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La replica del suocero”]

“Mi aspetto giustizia per Loris, ma neanche un’eventuale condanna a 30, 40 o 50 anni basteranno per un bambino che aveva il diritto di crescere e aveva tutta una vita davanti a sé”, aveva replicato il suocero. Villardita, l’avvocato difensore di Veronica aveva detto proprio poche ore prima della sentenza “Una sua compartecipazione nell’atto preparatorio del delitto c’è stata. Ma l’omicidio non lo ha commesso lei. Veronica Panarello non è una manipolatrice. Ha effettuato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Le parole dell’avvocato”]

Ha effettuato, invece, un difficoltoso percorso intimo e tormentato per arrivare alla confessione della verità. Fisicamente è migliorata rispetto ai primi mesi passati in carcere, ma psicologicamente è molto provata. Si aspetta che venga data giustizia a chi deve avere giustizia e pace a chi merita pace. Veronica ha sempre detto la verità: quando ricordava di avere accompagnato il figlio a scuola perché lo aveva rimosso e ora che accusa il suocero di avere ucciso lui Loris”.

Così vi clonano il bancomat!! Ecco cosa si sono inventati…

Molte le vittime di una nuova truffa riguardante il bancomat. I carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno scoperto una sofisticata strumentazione utilizzata da due cittadini bulgari, di 35 e 45 anni. I malviventi avevano installato l’apparecchio in uno sportello bancomat di un istituto di credito di via Cola di Rienzo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come funziona la truffa [nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
La microtelecamera, utilizzata per carpire i codici pin digitati sulla tastiera, era stata inserita al centro della vite di fissaggio del vetrino della luce posta sullo sportello; lo skimmer, per la lettura della banda magnetica, posizionato su una lastra molto sottile, inserita direttamente nella bocchetta dove vengono inserite le carte. I carabinieri hanno atteso che passassero a ritirare la strumentazione con i dati carpiti per poi bloccarli. I due, finiti in manette, si trovano in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quando si preleva, occorre nascondere con una mano le cifre che si digitano sulla tastiera. In questo modo, anche se lo skimme avrà letto i dati della carta, per i clonatori sara impossibile prelevare il contante. CONTINUA A LEGGERE

Bossetti ha tentati il suicidio in carcere quando ha scoperto dei tradimenti della moglie

Marita Comi, moglie di Bossetti, pare avesse tradito più volte il marito. A sostenerlo è l’avvocato l’avvocato Claudio Salvagni, difensore di Bossetti: il muratore in carcere dal 16 giugno dell’anno scorso con l’accusa di aver ucciso Yara Gambirasio.
Questa sconcertante verità ha spinto l’uomo a provare di togliersi la vita. In particolare, pare che Bossetti avrebbe cercato di ferirsi, non si sa se in modo dimostrativo, ma gli agenti di polizia penitenziaria, sollecitati tra le altre cose dai legali a prestargli particolare attenzione, l’avrebbero fermato.
Nelle ultime ore però la notizia del gesto autolesionista è stata smentita Il sindacato della polizia penitenziaria Sappe, Donato Capece, secondo il quale «non si è mai verificato» un tentativo di suicidio di Massimo Bossetti:
«Ho sentito il segretario generale della Lombardia il quale mi ha riferito che la notizia è priva di fondamento. In sostanza non è accaduto nulla. Fa specie che circolino certe notizie dopo due drammatici fatti come i suicidi degli ultimi giorni». Una smentita secca, dunque, a cui ha replicato nella serata di oggi l’avvocato Claudio Salvagni. «Non l’hanno trovato con il cappio al collo – ha detto il legale – ma qualcosa è successo, stiamo verificando. Per fortuna il servizio di sicurezza ha sventato il tentativo sul nascere. Il mio assistito ha avuto un crollo dopo l’udienza drammatica di venerdì. La notizia degli amanti di Marita è stata un trauma peggiore dell’arresto, devastante. Una notizia più dura del giorno dell’ arresto. Non è stato in grado di reagire, questa volta, e ha tentato il suicidio».
Però l’avvocato teme che Bossetti possa provarci fi nuovo perchè molto abbatutto moralmente.

Seviziò un ragazzo di 14 anni con un compressore: si becca 12 anni di carcere

Qualcuno di voi ricorderà la vicenda dello scorso 7 ottobre che vide protagonista un ragazzino di 14 anni, vittima di un uomo che in un autolavaggio nel quartiere di Pianura di Napoli, volle seviziarlo con un compressore.
L’uomo ha dovuto risarcira la vittima di ben 200mila euro. Risarcito anche il Comune di Napoli, parte civile nel processo. Il 24enne è stato tra l’altro condannato a trascorrere ben 12 anni della sua vita tra le mura di un carcere.
Forse è la pena più giusta per il reato che ha commesso. La vittima, infatti, a causa della sevizia dovette subire un intervento di chirurgia e una lunga degenza. Solo dopo 15 giorni i medici dell’Ospedale San Paolo di Napoli, in cui il minore venne ricoverato d’urgenza per perforazioni multiple, hanno dichiarato fuori pericolo il ragazzo. Poi il ritorno a casa con il peso della violenza subita.
Solo il tempo potrà fargli ritrovare la fiducia nell’uomo e nella sua natura.