Zero tasse, benzina a 1 euro e mare da urlo: sei italiano? Vieni qui!

Sapete quanti sono gli italiani che sono emigrati alle Canarie? Quasi 30 mila. Per quale motivo? Perché tra Lanzarote e le altre isole dell’arcipelago spagnolo è possibile vivere in un posto splendido, senza troppi sacrifici e con soli 1000 euro al mese. Innanzitutto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Tasse basse”]

il clima è sempre mite e i paesaggi marittimi sono fenomenali. Poi la tassazione è agevolata: aliquota al 20% e Iva al 7%. Anche i servizi prevedono tariffe contenute, dalla spazzatura alla benzina. Per aprire un’attività ci vogliono comunque 20 mila euro, sia chiaro, come spiega Andrea, un cuoco di 35 anni: “Per esempio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole di Andrea, cuoco italiano”]

il settore della ristorazione ormai lascia pochi spazi di manovra. Negli ultimi 5 anni bar, gelaterie, ristoranti e pizzerie sono spuntati come funghi. Poi diventa una guerra dei prezzi e dei menù turistici…”. Per il resto, però, le Canarie rimangono davvero un posto che attira i tanti italiani stufi dei prezzi alti e delle tasse elevate che prevalgono nel nostro Paese.

Ryanair: la società nega il viaggio ad un bambino che doveva sottoporsi ad un trapianto

Il bambino protagonista della vicenda ha solo 8 anni e da tempo aspettava una chiamata per un nuovo trapianto. Finalmente i medici dell’ospedale La Paz di Madrid hanno chiamato i genitori avvertendoli di recarsi prima possibile all’ospedale perché c’era la possibilità di un nuovo fegato.

Il modo più veloce per raggiungere Madrid dalle Canarie è un volo di linea. Allora i genitori si sono recati all’aeroporto della Gran Canarie ed hanno tentato di acquistare un biglietto della compagnia aerea Ryanair. Purtroppo si sono visti negare l’imbarco perché arrivati troppo tardi. La politica della società di volo low cost prevede, per i voli di linea, che il biglietto venga acquistato solo telematicamente e massimo due ore prima del volo.

I genitori hanno tentato di farli ragionare spiegando la gravità della situazione, ma non c’è stato verso, sono stati costretti a prendere il volo successivo partito 70 minuti dopo rischiando che il fegato non fosse più disponibile.

Fortunatamente sembrerebbe che il bambino sia arrivato in  tempo per il trapianto dell’organo.