BONUS di 500 euro per chi possiede un animale domestico: ecco come ottenerlo

Da qualche mese la notizia sta circolando in rete. Si tratta di un bonus di 500 euro destinato a chi ha in casa un animale domestico. Ma non è per chiunque! Ecco tutti i dettagli. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”A cosa riferimento il bonus?”]

La richiesta del bonus fa riferimento alla dichiarazione dei redditi 2016.non si tratta di un vero e proprio assegno ma di una detrazione tra le spese deducibili dal modello 730. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La finalità del bonus”]

Si tratta di un’iniziativa politica che mira ad incentivare l’adozione e debellare l’abbandono. Per avere informazioni circa questo bonus vi basterà chiedere al CAF.CONTINUA A LEGGERE

Arriva il Bonus genitori di 5000 euro: ecco come poterlo ricevere!

Molte famiglie necessitano di aiuti economici che lo stato spesso tarda a dare. Di recente però, lo stato ha però stanziato quasi 9 milioni di euro per il bonus Giovani Genitori. Si tratta di un bonus di 5000 euro pro capite per agevolare l’assunzioni di genitori giovani e precari o addirittura disoccupati.

Ma chi ha diritto a questo bonus? Il lavoratore deve aver compiuto 36 anni, deve avere almeno un figlio minore e deve iscriversi nella Banca Dati Giovani Genitori.
Ovviamente il richiedente deve avere rapporti lavorativi che abbiano comunque una formalità definita da un contratto registrato che può essere di vario genere.
Per qualsiasi altra informazione potrete andare sul sito dell’Inps.CONTINUA A LEGGERE.
Fonte:attivotv

Bonus Inps di 500 euro per le famiglie numerose

Le famiglie italiane possono tirare un sospiro di sollievo, per le più numeroso è previsto bonus che può alleviare le ansie quotidiane di molte famiglie. Per richiedere il bonus è necessario che la famiglia abbia almeno quattro figli.
Per queste famiglie in difficoltà è previsto un assegno pari a 500 euro. Un altro requisito indispensabile per usufruire del bonus è anche indispensabile che la situazione economica,attesta con un apposito modello ISEE, non risulti superiore a 8.500 euro annui.CONTINUA A LEGGERE
Fonte: Retenews

Bonus Bebè e aiuti alla Mamme

Il 2016 si apre con una buona notizia per le neo mamme, un bonus Bebè che permetterà a tutte le donne in dolce attesa di usufruire di un assegno di 80 euro al mese ( per un totale quindi di 960,00 euro all’anno). Ovviamente, il bonus vale per ogni figlio nato o adottato dal 1° gennaio 2015 al 31 dicembre 2017 per la durata massima di 3 anni di età.

Come forse già saprete l’assegno, partito già dal gennaio dello scorso anni, è destinato alle famiglia che hanno un reddito complessivo familiare inferiore o pari ai 25mila euro. C’è un ulteriore incentivo previsto per le famiglie a bassissimo reddito (fino a 7mila euro), l’importo dell’assegno è doppio: sono quindi 160 euro a figlio. Come richiedere oil bonus? Vi basterà compilare la domanda e presentarla all’Inps, potrete trovare tutto quello che vi serve anche sul sito.
Fonte: Retenews24

Arriva il BONUS da 1.200 € al mese per chi assiste un familiare. (Fate girare, tutti devono sapere!)

C’è qualcosa che tutti dovrebbero sapere. Avete in familiare un anziano non autosufficiente o un parente diversamente abile? Sappiate che questa persona ha diritto ad un bonus fino a 1200 euro al mese. Il progetto, denominato Home care premium, è un premio che spetta a chi si prende cura, assiste e supporta a domicilio familiari con handicap gravi, è promosso dall’Inps e rivolto a tutti i dipendenti e pensionati pubblici, utenti dell’INPS che gestisce i Dipendenti Pubblici per effetto del Decreto Ministeriale numero 45/078, e qualora i soggetti in questione siano ancora in vita, i coniugi che convivono e congiunti di primo grado. Del progetto possono beneficiare anche i minori disabili figli di dipendenti pubblici o pensionati deceduti.

Chi volesse richiedere il bonus ma anche i servizi socioassistenziali, potrà fare la domanda dal mese di maggio del 2015, presentando gli appositi modelli a mano oppure online. Per presentare le domande per via telematica sul sito dell’Inps è necessario essere provvisti di un codice Pin e mettersi anche in contatto con quegli enti che aderiscono a questo progetto. L’effettiva possibilità può essere verificata sul sito dell’Inps controllando nella sezione “Nuovi bandi”.
Quando si invierà la domanda per il contributo bisognerà presentare anche il modello ISEE, indispensabile affinché la richiesta venga accolta. La persona non autosufficiente (disabile o anziano) deve fare richiesta di iscrizione quale componente familiare all’interno della banca dati del dipendente pubblico o del pensionato INPDAP.

Bonus Baby Sitter e Asilo Nido: 600€ per Mamme Lavoratrici

Se sei una mamma lavoratrice? Ecco cosa potresti avere dallo stato. Aspetta di diritto a tutte ma nessuno ha ancora divulgato la notizia.
Stiamo parlando del bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 per madri che lavorano. Chi può fare questa domanda?
• lavoratrici dipendenti pubbliche o private;
• imprenditrici;
• libere professioniste non iscritte ad altra forma previdenziale obbligatoria e non pensionate;
• lavoratrici iscritte alla Gestione Separata INPS ( che però usufruiscono di soli 3 mesi di beneficio);
• lavoratrici autonome non parasubordinate (non iscritte alla gestione separata INPS);
Non possono accedere al bonus Baby Sitter e asilo nido 2016 le mamme:
• lavoratrici che data la loro posizione contributiva e fiscale non sono tenute al pagamento di nessun servizio per l’infanzia sia del settore pubblico che privato convenzionato;
• lavoratrici che già usufruiscono di altre agevolazioni previste dal Fondo per le Politiche relative alle pari opportunità.

Come si presenta la domanda?
La domanda deve essere presentata per via telematica. Alla mamma richiedente verrà chiesto di immettere i seguenti dati e prestare le seguenti certificazioni:
• dichiarazione ISEE conforme alla normativa in vigore,
• indicazione precisa del tipo di beneficio richiesto,
• dichiarazione di rinuncia al congedo parentale,
• indicazione precisa della durata del beneficio.

La domanda deve essere presentata negli undici mesi successivi al congedo di maternità purché la mamma non abbia usufruito del congedo parentale.

Il bonus è di circa 600 euro (liquidati sempre in forma di voucher).

Bonus di 5000 Euro per Giovani Genitori: Cosa è e Come si Ottengono

Una buona notizia per i neo-genitori. È previsto un bonus di 5000 Euro per Giovani Genitori. In rete la notizia sensazionalistica. Ecco cosa è davvero, da quanto tempo esiste, e chi ha diritto a usufruirne.

Da qualche giorno circolava in rete una notizia data per certa e attuale di tale Bonus di 5000 euro per giovani genitori, che il Governo Renzi aveva stanziato per il 2016.
L’annuncio era di quelli ufficiali, dati in pompa magna, e tutti riportavano circolari, dati e date certe che avevano incoraggiato lavoratori e imprenditori, pensando che ancora una volta questo benedetto jobs Act continuasse a dare i suoi frutti (considerazione ovviamente personalissima).
Questo bonus avrebbe dovuto essere devoluto dunque ai genitori di età inferiore ai 36 anni
Controllando bene però, oltre alle testate che diffondevano la notizia, nelle fonti ufficiali, dunque siti di Inps e Governo, questo Bonus non era menzionato, o meglio.
Dopo avere scandagliato circolari e messaggi, e avere anche tentato un chiarimento direttamente alla fonte, telefonando al numero verde Inps, mi è stato chiaro che il Bonus di 5000 euro per giovani genitori esisteva, ma non era affatto una novità.
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E infatti la legge era del 2010.
Per la precisione, la circolare Inps n. 115 del 05/09/2011 recita così:
“Con Decreto del 19 novembre 2010, pubblicato nella G.U. 27 dicembre 2010, n. 301 (allegato n. 1) il Ministro della Gioventù ha stanziato l’importo di € 51.000.000, per la realizzazione di interventi in favore dell’occupazione di persone di età non superiore a trentacinque anni e con figli minori.”
Il decreto, emesso dal Governo Berlusconi, aveva comprendeva dunque un accordo firmato con l’Inps per il finanziamento di 51 milioni da destinare ai giovani genitori disoccupati con figli piccoli.
L’Inps successivamente al Decreto aveva istituito una “Banca dati per l’occupazione dei giovani genitori”.
Per essere iscritti a tale banca dati bisognava avere determinati requisiti quali:
• età non superiore a 35 anni (da intendersi fino al giorno precedente il compimento del trentaseiesimo anno di età);
• essere genitori di figli minori – legittimi, naturali o adottivi – ovvero affidatari di minori;
• essere titolari di uno dei seguenti rapporti di lavoro:
– lavoro subordinato a tempo determinato
– lavoro in somministrazione
– lavoro intermittente
– lavoro ripartito
– contratto di inserimento
– collaborazione a progetto o occasionale
– lavoro accessorio
– collaborazione coordinata e continuativa.

Questa banca dati doveva gestire questo benedetto Bonus di 5000 euro per giovani genitori, e regolarne anche l’erogazione, attraverso i datori di lavoro.
Questo succedeva circa 5 anni fa.

Qualche giorno fa, evidentemente qualcuno, qualche portavoce del Governo, mi deve essere sfuggita la notizia, ha rimesso in circolo questa cosa, dando cifre e numeri.
Ben 8.775.000 di euro per i giovani genitori disoccupati.
In realtà questa cifra non è altro che la rimanente somma di un finanziamento frutto di quel benedetto decreto di 5 anni fa.
Se infatti ci si iscrive a questa banca dati, o si entra sul sito dell’Inps con un Pin, ci si accorgerà che non si tratta di nulla di nuovo.
Il Bonus di 5000 euro per giovani genitori disoccupati esiste, ed è a disposizione, entro i limiti fissati per tutti coloro che posseggono i requisiti esposti.
E’ sempre possibile che nella prossima legge finanziaria questo importo possa venire “rimpolpato”; era forse questa la notizia che circolava in rete negli ultimi giorni, che però, secondo il call center Inps non è stata ufficializzata in alcuna circolare.
Se così fosse, ovvero se oltre agli 8.775.000 di euro esistenti, il Governo Renzi riuscisse a stanziare altri fondi a sostegno di giovani coppie disoccupate, saremo ben liete di approfondire l’argomento.
Se infine dovessi essermi sbagliata, mi auguro che qualcuno mi informi, questo vorrà dire che lo Stato ha pensato per davvero a far ripartire l’economia, senza annunci propagandistici però la prossima volta!

Nuovo bonus mobili per giovani: si può avere senza ristrutturare casa

Quello di cui vi parleremo è un bonus valido esclusivamente per le giovani coppie con non più di 25 anni. Il bonus, quindi, per la prima volta sarà slegato dalla ristrutturazione dell’immobile: difatti, sarà concesso alle coppie under 35 in relazione all’acquisto della prima casa, spostando gli incentivi dal settore edilizio a quello immobiliare.
Il tetto massimo di spesa agevolabile per il bonus mobili giovani coppie, passa da 10000 a 2000 euro, raddoppiano così la detrazione d’imposta da 5000 a 10000 euro. L’incentivo resta comunque, distribuito in 10 anni.
I pagamenti devono sempre essere effettuati con un bonifico bancario o postale che contenga il codice fiscale del beneficiario.