Molte le vittime di una nuova truffa riguardante il bancomat. I carabinieri della stazione di Roma San Lorenzo in Lucina hanno scoperto una sofisticata strumentazione utilizzata da due cittadini bulgari, di 35 e 45 anni. I malviventi avevano installato l’apparecchio in uno sportello bancomat di un istituto di credito di via Cola di Rienzo. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come funziona la truffa [nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
La microtelecamera, utilizzata per carpire i codici pin digitati sulla tastiera, era stata inserita al centro della vite di fissaggio del vetrino della luce posta sullo sportello; lo skimmer, per la lettura della banda magnetica, posizionato su una lastra molto sottile, inserita direttamente nella bocchetta dove vengono inserite le carte. I carabinieri hanno atteso che passassero a ritirare la strumentazione con i dati carpiti per poi bloccarli. I due, finiti in manette, si trovano in carcere a Regina Coeli, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Quando si preleva, occorre nascondere con una mano le cifre che si digitano sulla tastiera. In questo modo, anche se lo skimme avrà letto i dati della carta, per i clonatori sara impossibile prelevare il contante. CONTINUA A LEGGERE
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Allarme bancomat: ecco come funziona l’ultima truffa
I truffatori ne escogitano sempre di nuove. E così, povere e ignare vittime vedono i loro conti svuotarsi improvvisamente. La truffa si concretizza mediante i bancomat e le carte di credito contactless: sistemi di pagamento che si possono effettuare semplicemente sfiorando il Pos. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere come funziona la truffa [nextpage title=”Ecco come funziona la truffa”]
E proprio grazie a un Pos i i malviventi hanno messo in atto diversi furti appoggiandosi alle vittime. A spiegare il meccanismo della truffa è stato un utente di Facebook che ha mostrato uno di questi truffatori in azione. L’uomo ripreso si sposta su un treno (o in un luogo comunque affollato) con lo stesso dispositivo che solitamente si trova nei negozi e permette al cliente di pagare senza strisciare il bancomat. Al truffatore basta appoggiarsi alle vittime per sottrarre denaro dal conto bancario. Il tutto avviene con l’uso del POS abilitato per pagamenti senza contatto che possono spingersi fino a 25 euro senza bisogno dell’inserimento del Pin. La soluzione? l’idea è quella di lanciare sul commercio portafogli in grado di schermare eventuali intrusioni e proteggere dati personali e sensibili. CONTINUA A LEGGERE
Italiani obbligati a giustificare i soldi che prelevano dal bancomat
Ormai il governo Renzi non sa più cosa inventarsi per controllare le tasche degli italiani in modo sempre più invasivo. Questa volta la proposta è quella di fare una legge che imputi agli italiani di giustificare ogni minima spesa. Ogni volta che prelevano dal conto corrente devono indicare una causale, una giustificazione. Insomma, bisogna indicare a cosa ci servono quei soldi. Chi non sarà in grado di giustificare in modo concreto, con prove come scontrini, fatture, le proprie spese sarà sanzionato. È un decreto che mira a restringere il campo dell’evasione fiscale. Ma in questo modo non si lede la privacy?
Ecco un video che vi mostrerà cosa pensa Daniele Pecci esponente del Movimento Cinque Stelle. La sua reazione è fortemente indignata come quella di molti italiani che sicuramente la pensano come lui.CONTINUA A LEGGERE
Bancomat chiusi fuori orario La decisione contro le rapine
Per fare prima molte persone prelevano al bancomat. Ma per queste persone purtroppo le notizie non sono buone soprattutto se sono pugliesi. Federcnsumatori nelle ultime ore, ha infatti denunciato come inammissibile quello che si sta verificando agli sportelli automatici di Poste Italiane in Puglia e in provincia di Matera al termine degli orari di apertura.
La disposizione di Poste Italiane nasce da alcuni eventi criminali verificatesi presso le filiali. Al momento le banche hanno deciso di sospendere l’erogazione del contante in particolari orari.
Sono in molti infatti i clienti a trovarsi in difficoltà. Secondo Federconsumatori a cambiare dovrebbero essere la sicurezza: un maggiore controllo agli sportelli.