Omicidio della piccola Fortuna, colpo di scena in aula. Il papà grida: “L’ho sempre pensato…”

Un colpo di scena durante il processo per chiarire le cause della morte della piccola Fortuna Loffredo, la bambina volata giu dal palazzo del Parco Verde di Caivano. A testimoniare è arrivato poche ore fa la prima persona che è accorsa accanto al corpo della bimba, Massimo Bervicato. Nel corso dell’udienza ha detto…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Non poteva vedere il corpo”]

“Caputo era giù nel cortile e Claudio Luongo da dove si trovava non poteva vedere il corpo di Chicca”. le sue parole potrebbero scagionare l’indagato Titò dall’accusa di essere l’assassino. Bervicato, vicino di casa della famiglia Loffredo, ha sostenuto in aula che quando la bimba precipitò dal palazzo Titò si trovava in strada insieme a sua figlia. Il problema è che questa circostanza non l’aveva riferita nel corso degli interrogatori svolti durante le indagini preliminari…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Incalzato dagli avvocati”]

L’attendibilità di questo testimone è tutta da verificare e non solo perché in precedenza aveva detto altro ma anche perché, dopo la sua dichiarazione, gli avvocati lo hanno incalzato e Massimo Berciato è caduto in contraddizione. Pietro Goffredo, padre della bimba, ha detto “I veri assassini sono fuori, che razza di giustizia è questa?”. Cosa accadrà? Staremo a vedere nel corso del processo se ci saranno altri colpi di scena!!

Vincenza ai medici: “Per pietà, ditemi, di cosa sto morendo?” La risposta lascia sconvolti…

Vincenza Sicari, ex maratoneta, è costretta in un letto di ospedale dal 2014, ma la malattia non le è stata ancora diagnosticata. La donna ha 37 anni ed è ricoverata a Roma. I legali hanno lamentato…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Mancata ricerca della diagnosi”]

…la mancata ricerca della diagnosi, nonostante una serie di ricoveri in tutta Italia. Vincenza è paraplegica e la fisioterapia non ha dato alcun risultato. Dopo la scoperta dei primi sintomi è emersa…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Voglia di chiarezza”]

…l’assenza di trattamenti diagnostici o terapeutici. Gli avvocati non vogliono accusare nessuno per quello che sta accadendo, ma pretendono chiarezza. Si punta al trasferimento al Policlinico Tor…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La richiesta alla Regione”]

…Vergata per esami specialistici: la richiesta verrà fatta alla Regione Lazio, in modo da avere un quadro certo e complessivo della situazione. La sanità italiana deve dimostrare una volta per tutte la propria eccellenza.

Lo hanno ucciso con VIOLENZA e senza pietà! Ecco come si sono difesi

schermata-2016-10-11-alle-20-12-41Un uomo e suo figlio sono attualmente sotto processo per aver ucciso un cane dopo averlo letteralmente massacrato di botte prima colpendolo con un bastone per poi finirlo a sassate. Immediata scattò la denuncia ed oggi, i due, sono accusati di maltrattamento di animali ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Legittima difesa”]

Ma i due imputati starebbero tendando di eludere il sistema: il loro avvocato avrebbe parlato di legittima difesa. I due, infatti, punterebbero a motivare il proprio comportamento come una risposta ad una presunta aggressione da parte dell’animale. Ma l’accusa chiede allora il motivo per il quale…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Una reazione troppo violenta”]

L’accusa chiede allora il motivo per il quale i due si sarebbero scagliati in maniera così violenta se il loro comportamento fosse quello di difendersi: se il loro obiettivo fosse stato davvero quello di difendersi da un’aggressione, sarebbe semplicemente bastato mettere in fuga il cane. L’ENPA (l’Ente Nazionale Protezione Animali) si è…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La richiesta di condanna”]

L’ENPA (l’Ente Nazionale Protezione Animali) è stato ammesso nel procedimento in qualità di parte civile e chiede una condanna per i due. L’associazione confida che le responsabilità degli imputati vengano chiarite al di là di ogni legittimo dubbio e che, in caso di condanna, venga loro riconosciuto il massimo della pena.

WhatsApp, il servizio di messaggistica viene citato in metà dei divorzi italiani

A quanto pare è proprio il servizio di messaggistica istantanea WhatsApp uno dei protagonista dei divorzi italiani, o almeno in metà di essi. Secondo un report dell’Associazione Avvocati Matrimonialisti nel 40% dei casi i partner citano il servizio di messaggistica come prova dell’infedeltà del partner.

In Italia si divorzia sempre di più. Sebbene l’ultimo report dell’ISTAT indichi una leggera diminuzione del dato generale, i divorzi nel Bel Paese sono comunque molti: circa 53 mila ogni anno, 173 ogni 1000 matrimoni.

Secondo l’Associazione Avvocati Matrimonialisti, WhatsApp viene citato nel 40% dei casi di divorzio italiani come prova dell’infedeltà del partner. Secondo Gian Ettore Gassani, presidente dell’associazione, WhatsApp è solo uno dei molti strumenti utilizzati per portare avanti un tradimento.

Gassani ha spiegato: “I social media hanno incentivato i tradimenti in Italia rendendoli più semplici; prima attraverso i messaggi, poi tramite Facebook e ora con WhatsApp”. Sempre secondo l’avvocato, utilizzando l’applicazione i partner infedeli possono comunicare più facilmente con gli amanti e mantener più relazioni contemporaneamente.