La mamma urla: “Il mio Angelo non si è suicidato, è impossibile”. Qualcuno finalmente le dà ascolto…

Lo scorso 16 febbraio Angelo De Simone fu ritrovato impiccato nella veranda di casa. A scoprire la tragedia, la madre Patrizia Ninelli. La Procura chiuse le indagini proponendo l’archiviazione il caso come suicidio. Ma la donna è sempre stata convinta che si trattasse di altro. Il Gip ha respinto la richiesta di archiviazione, disponendo nuove indagini… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Patrizia è quindi intervenuta a “Chi l’ha visto?”: “Mio figlio non sapeva neppure fare il nodo per allacciarsi le scarpe, figurarsi un cappio. Non si è potuto suicidare! Mio figlio Angelo era un ragazzo allegro e solare. Aveva un bimbo piccolo che adorava e che il giorno successivo alla tragedia doveva andare a trovare. Sono sicura che qualcuno gli ha fatto del male. Non è vero che mio figlio era depresso. Era un ragazzo pieno di vita e ci teneva al suo bambino. È vero che la storia d’amore con la mamma del suo bambino era finita… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

ma erano rimasti in rapporti buoni e civili”. Insomma, la madre è sicura: “Mio figlio è stato ucciso. Forse qualcuno quella sera gli voleva dare una lezione o forse lui si era cacciato in un guaio. Ma non voleva morire. Non avrebbe mai lasciato senza padre il suo bambino, che oggi ha 5 anni e ogni giorno ci chiede del suo papà”.