Ragazze sole sul treno, i due marocchini non hanno pietà

Due ragazze di 18 e 20 anni sono state vittime di un terribile episodio di violenza. Stavano viaggiando su un treno della tratta Milano-Novara e sul loro convoglio non c’era praticamente nessuno se non due extracomunitari che le hanno prese di mira fino a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”L’aggressione”]

I due extracomunitari si sono avvicinati alle ragazze e le hanno aggredite tentando di rubare il cellulare alla ventenne che lo aveva messo in carica in una presa dello scompartimento. Le due giovani hanno provato ad impedire il furto ma a quel punto i marocchini hanno tirato fuori il coltello e le hanno minacciate in modo violento. Un altro passeggero ha cercato di intervenire ma…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La chiamata alla polizia”]

Le due ragazze sono riuscite a divincolarsi e a fuggire in bagno. Da lì sono riuscite a telefonare alla polizia e a dare l’allarme spiegando ciò che era successo. Alla successiva fermata di Villapizzone gli agenti sono saliti sul treno e hanno immediatamente identificato e arrestato i due nordafricani. Si tratta di due giovani di 22 anni con numerosi precedenti per droga, spaccio, rapine e possesso illegale di armi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Blitz degli agenti”]

La linea ferroviaria è stata interrotta per circa 30 minuti, ovvero la durata di tutta l’operazione di polizia. E’ l’ennesimo episodio di violenza sui treni lombardi in pochissimi giorni. Qualcuno dovrebbe intervenire…

Otto ladri nel negozio, lui è un ex pugile. Succede il disastro …

Erano le undici di mattina quando quattro nordafricani sono entrati all’interno di un negozio di articoli sportivi di Romano, in provincia di Bergamo. Hanno distratto il titolare dell’esercizio per poi portargli via due cappellini. Purtroppo il titolare si è accorto solo pochi minuti dopo di quello che era successo. Dopo mezz’ora, però, si sono ripresentati altri quattro immigrati pensando forse di aver trovato una facile preda per i loro furti. Non sapevano, però, che…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Un ex boxer”]

Non sapevano però che il titolare dell’esercizio è Enio Cometti, ex pugile professionista ed ex campione italiano di pesi mediomassimi. Alla seconda ondata di aspiranti ladri Cometti ha detto basta e li ha invitati ad uscire subito dal negozio. Una volta sull’uscio una passante lo ha avvertito che uno dei tre ragazzi immigrati era riuscito a rubare una scatola di scarpe. A quel punto Enio li ha inseguiti fino alla stazione. proprio sui binari li ha raggiunti e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”La provocazione”]

E li è iniziata la colluttazione. “Proprio bravi a derubare un anziano”. E così uno di loro lo ha provocato: “Vieni qui a prendermi se hai il coraggio”. Ai media Enio ha detto “Ho attraversato i binari e l’ho affrontato, poi è finita come è finita” che tradotto vuol dire che uno di loro lo ha aggredito e lui ha risposto con due sinistri e un destro diretti al volto e allo stomaco mettendo il ladro provocatore al tappeto. A quel punto altri due immigrati lo hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”L’aggressione”]

Altri due immigrati lo hanno aggredito ma anche loro sono stati messi KO. A quel punto capito l’andazzo è intervenuto un altro nordafricano che ha calmato la situazione. Enio ha detto: “Sono un uomo di 65 anni anche se con un passato da atleta, non sono un giovincello e in stazione mentre gli otto mi aggredivano mi sono dovuto difendere verbalmente anche da una ragazza di Romano che mi ha detto di lasciarli stare perché sono giovani e hanno fatto una bravata. Grazie alla bravata, l’ennesima nel mio negozio, sono costretto a chiudermi dentro, per evitare che la prossima volta quei giovani entrino armati a fare la bravata”.

CANE ATTACCA DUE FRATELLINI: BIMBO DI 4 MESI SBRANATO, IL FRATELLO DI 2 ANNI FERITO

Ha perso il controllo, lo Staffordhire bull terrier protagonista purtroppo di questa tragedia. Senza un motivo è andato ad attaccare una mamma con i suoi due bambini, uno…
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di due anni e uno di appena 4 mesi: li ha aggrediti proprio sotto casa loro, in un quartiere residenziale di Colchester, nella contea inglese dell’Essex. Per il più piccolo…
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non c’è stato niente da fare, perché il cane si è accanito proprio su di lui fino a sbranarlo, nonostante i tentativi della madre di salvarlo. L’altro bambino invece è stato portato subito in ospedale dove…
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ha ricevuto le cure mediche in una unità specializzata. La polizia ha spiegato che si è trattato di un tragico incidente e il cane è stato successivamente soppresso.

Shock alle Iene: scatta la rissa, deve intervenire la polizia. Mediaset ha deciso di…

iene_gallery_image_desktopÈ partito il tradizionale appuntamento autunnale con Le Iene Show, andato in onda ieri per la nuova stagione. La prima puntata ha mostrato subito momenti di alta tensione, come nel caso del servizio di Nadia Toffa su Eleonora Brigliadori… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 [nextpage title=”La cura dei tumori”]

Quest’ultima infatti aveva parlato pubblicamente contro la chemioterapia come metodo per curare i tumori. Affermazioni che hanno suscitato sentite reazioni, come la pagina Facebook creata da alcune persone guarite proprio grazie alla chemio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 [nextpage title=”La telefonata della Toffa”]

La Toffa ha organizzato così una telefonata e un incontro tra la Brigliadori e una persona che gli diceva di avere un tumore maligno. Lei gli consigliava di non ricorrere alla chemio, prima di incontrarla di persona e ribadirle questo concetto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 [nextpage title=”L’aggressione improvvisa”]

Quando la Brigliadori si accorge però della presenza della telecamera e aggredisce la ragazza (realmente malata di tumore). La Toffa così incontra l’ex conduttrice tv, impegnata in uno strano rito, ma la Brigliadori aggredisce anche lei.

Madre e figlio aggrediti sulla metro di Roma, lui in coma: il motivo è semplicemente assurdo

Un episodio assurdo, quello che è avvenuto a Roma ieri pomeriggio, lungo la tratta della Metro B all’altezza di Piazza Bologna. Due ragazzi, poi identificati come un 24 e un 26enne di Caserta entrambi con precedenti, hanno iniziato a fumare a bordo del treno in viaggio. Come riporta Il Fatto Quotidiano, un uomo di 37 anni si è rivolto a loro… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il figlio in coma”]

avvertendoli: “Qui non si fuma”. Da queste poche parole scatta un diverbio che sfocia poi in un vero e proprio pestaggio. I due picchiano sia l’uomo che la madre che era in sua compagnia. La donna, di 60 anni, ha riportato varie contusioni per una prognosi di otto giorni. Il figlio invece è finito in coma a causa delle fratture al cranio e di un’emorragia cerebrale. Scesi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”L’arresto degli aggressori”]

alla fermata di Piazza Bologna, i due sono stati trasportati al Policlinico Umberto I. La polizia ha invece trovato e arrestato gli aggressori, con l’accusa di tentato omicidio. Uno dei due è stato anche denunciato per aver reagito alle forze dell’ordine e aver danneggiato un’auto di servizio.

Nonno sgrida un bambino al parco, il padre reagisce così

(Belluno) Un motivo futile: una pernacchia di un bambino di 10 anni ad un pensionato di 66 anni. Generalmente, in casi di questo genere, si conclude tutto con un rimprovero al ragazzo maleducato. Invece, il papà del bambino – quando ha scoperto che il pensionato aveva rimproverato il figlio – è tornato indietro e l’ha aggredito violentemente mandandolo all’ospedale. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere la brutale aggressione subita dall’anziano [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto al povero anziano”]
Il 43enne di Belluno è stato denunciato per lesioni personali, violenza privata, danneggiamento e ingiuria. «Non ti permettere più, se no qualcuno ti prenderà a calci prima o poi», aveva detto l’anziano al bambino. Il bambino al padre aveva detto : «Papà il signore mi ha detto che mi prende a calci». Quello che è accaduto dopo è facilmente immaginabile. CONTINUA A LEGGERE

BOTTE DA ORBI IN OSTERIA: TITOLARI PESTATI DA UN GRUPPO DI STRANIERI

Notte di botte e paura quella vissuta da una coppia (marito e moglie) titolare dell’Osteria La Stalletta nel rione di San Giacomo. I coniugi sono stati aggrediti e picchiati selvaggiamente da un gruppo di 5 persone (straniere, di nazionalità albanese) per motivi futili. Tra gli aggressori ci sarebbe addirittura una donna. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere lo scioccante raccordo degli aggrediti [nextpage title=”Ecco lo scioccante racconto”]
Arles Musto, il tiolare, attraverso Facebook ha pubblicato le immagini del volto contuso: «All’inizio avrei voluto rispondere ai colpi con colpi ancora più forti, ma era la rabbia a parlare. Poi guardando mia moglie ho capito che avrei fatto il loro gioco ed avrei messo in pericolo ancora di più la sua e la mia vita». «Mentre venivo pestato a calci e pugni a terra, abbracciata a me, c’era mia moglie che cercava di proteggermi». Sul posto è intervenuta la Polizia che ha identificato e denunciato il branco per lesioni e danneggiamento al locale. «Sinceramente non amo molto i social ma credo che si possano usare anche per scopi più utili della foto di una birra con sfondo panoramico, quindi ho deciso di rendere pubblico cosa sono riuscite a fare un pugno di persone che decidono di organizzare un pestaggio gratuito mentre stavo lavorando nel mio locale», ha concluso il titolare. CONTINUA A LEGGERE

Vittorio Brumotti: ecco la verità sull’aggressione

Come sapete Vittorio Brumotti, ha subito una brutale aggressione di cui è stato vittima qualche giorno fa e lo fa replicando alle dichiarazioni dei suoi presunti aggressori.  Ecco le sue parole:

Ho letto con profondo rammarico e amarezza le dichiarazioni rese dagli aggressori per mezzo del loro avvocato in vari organi di stampa Non solo non ammettono le loro colpe, come avevo chiesto apertamente per tentare di svelenire una situazione che ha dell’incredibile e che poteva concludersi ancor peggio per me ed i miei compagni di allenamento, con il rischio di sfociare in pericolose reazioni xenofobe, ma tentano di ‘nascondersi’ dietro ad una rissa mai avvenuta“.

Ecco la verità:

“La realtà, come dimostrano i video ed i numerosi testimoni dell’accaduto, è una sola: io, mio padre ed i due amici che erano con noi durante l’allenamento di martedì siamo stati aggrediti selvaggiamente ed immotivatamente da due brutali soggetti, coadiuvati poi da una terza di sesso femminile che mi ha colpito al petto mentre ero a terra inerme. Gli aggressori, non solo non hanno avuto remore a ridurmi nello stato in cui sono, con il serio e concreto rischio di compromettere definitivamente la mia carriera, ma prima ancora — fatto esemplare ed evidente delle loro intenzioni — hanno sbarrato la strada alla macchina che ci faceva da safety car per aggredire con incomprensibile ed ingiustificata ferocia il suo conducente. L’intervento mio e di mio padre per evitare il peggio al conducente è stato evidentemente di stimolo agli aggressori per dare ulteriore sfogo alla loro brutalità, confermata dall’utilizzo di un corpo contundente — verosimilmente un tirapugni — da parte di uno dei due che nel colpirmi ripetutamente, mi ha sfondato la parete orbitale dell’occhio destro”.

Brumotti ha poi concluso: “Se non fosse stato per i caschetti che portiamo in allenamento, rimasti scalfiti dai terribili colpi, oggi probabilmente non saremmo qui nè io, nè tantomeno mio padre, a raccontare la vera storia di una tanto brutale, quanto inspiegabile aggressione”.