“Basta compiti a casa”: una petizione per abolirli spopola in rete

Secondo voi è giusto che i vostri figlia facciano i compiti a casa? Secondo molte persone questa usanza non è mai stata giusta. Infatti, pochissimi giorni fa è stata lanciata una sconcertante petizione ovviamente, a sfondo provocatorio, che il preside Maurizio Parodi ha suscitato non poche polemiche. Solo un anno fa, ad interessarsi della questione, fu l’Ocse che aveva pubblicato uno studio che provava a capire cosa pensasse l’opinione comune di questa pratica che ormai esiste da anni.
Secondo le ricerche degli studiosi di Parigi: “I compiti a casa, rappresentano una possibilità aggiuntiva per i docenti, ma possono creare disuguaglianze sui risultati di apprendimento degli alunni”.
Spesso, infatti, l’ ”assegno” viene vista da alcuni come una punizione, e può generare una repulsione verso la stessa cultura.
Probabilmente, ora che i tempi sono cambiati non è più necessario assegnate compiti su compiti ai poveri alunni che oltre a seguire le lezioni in un numero maggiore di ore rispetto ai colleghi europei, sono costretti a trascorrere anche altre ore nel privato a fare i compiti.
Voi cosa ne pensate? Propendete per l’abolizione?

“Il gruppo sanguigno RH negativo è alieno”. La verità sulla bizzarra teoria sul web

Avete letto anche voi questa notizia che sta circolando da qualche ora sul web? “Sono tutte follie”. Barbara Sarina, ematologa dell’ospedale Humanitas di Rozzano alle porte di Milano, commenta così all’Adnkronos le teorie che circolano sul web circa una origine extraterrestre di questo gruppo sanguigno. “Ma quale origine aliena dell’Rh negativo, tutte follie. Anzi è importante che si doni il sangue.
La cosa che risulta più grave di tutte è che sul web invitano a non iscriversi a nessun registro quando un donatore Rh negativo è importantissimo perché può donare a qualsiasi gruppo sia positivo che negativo” sottolinea la dottoressa, spiegando che “per fattore Rh si intende una proteina presente o meno sulla superficie dei globuli rossi”.
“Se la proteina è presente si parla di Rh positivo – aggiunge l’ematologa – se è assente si parla di Rh negativo”. Traccia, poi, una breve storia di questo gruppo sanguigno, spiegando come “il nome di questa proteina derivi dal tipo di scimmia in cui fu individuato da Landsteiner e Wiener per la prima volta nel lontano 1941”.