Incubo tumore della pelle: ecco chi deve farsi controllare urgentemente

C’è un dato di importante che emerge dallo studio condotto dal King’s College London e divulgato dal British Journal of Dermatology. Chi ha più di undici nei sul braccio destro dovrebbe fare più attenzione e controllarsi, perchè questo potrebbe essere la spia di un più alto rischio di sviluppare un melanoma.
Chi ne ha più di sette ha maggiori possibilità di averne nel complesso 50, chi ne ha più di undici nel complesso potrebbe averne oltre 100.

“I risultati possono essere di grande impatto per le cure primarie, permettendo ai medici di base di stimare con maggiore precisione il numero totale di nei in un paziente in modo estremamente rapido e in una zona accessibile del corpo -spiega Simone Ribero, il medico italiano a capo dello studio- e questo significa che più pazienti a rischio possono essere identificati e monitorati”.
Dalla ricerca emerge che proprio il braccio destro si è rivelata la zona più veritiera in termini di numero totale di nei e quindi di grado di rischio per lo sviluppo di un melanoma.

“Parlavo con mio padre morto l’11 settembre”

La mamma di questa particolare bimba si chiama Lisa O’Brien. Intuì che la sua bimba si nome Jacie aveva qualcosa di speciale quando a soli 4 anni la sorprese a conversare in una stanza vuota.
“Jacie, con chi stai parlando?” chiese alla figlia ottenendo una riposta incredibile: “Col mio papà! Sto parlando con papà”.
Il padre della ragazzina era da poco morto nell’attacco dell’11 settembre, da allora e fino a poco tempo fa, la figlia ha avuto il dono di parlare col padre e anche di vederlo. Non solo il padre ma anche gli altri colleghi che con lui persero la vita.
La signora O’Brien ha detto che ha cercato di interrogare delicatamente Jacie, che le ha rivelato che il suo papà giocava con lei a far gli indovinelli. Jacie riferì anche i nomi dei colleghi del padre, molti dei quali sua madre afferma di non avere mai incontrato. Ecco le parole scioccanti della donna:
“Inizialmente pensavo fosse un gioco, o che avesse reagito male alla perdita del papà. Rimasi però atterrita quando mi disse che il papà era in compagnia di tanti amici e colleghi”. Oggi Jacie ha 18 anni e, purtroppo, pare non possedere più il dono che le era stato dato, purtroppo.

Il fan di Federer si sveglia dal coma dopo 11 anni: “E’ ancora così forte?”

Ha trascorso gli ultimi undici anni della sua vita in coma. Da qualche settimana ha finalmente aperto gli occhi, trovandosi a fare i conti con un mondo completamente cambiato. Tranne che per una cosa: il suo idolo sportivo, Roger Federer, è ancora in piena attività ed è il numero due del mondo.
Ecco le parole del ragazzo: “Io pensavo si fosse ritirato. Quando mi hanno detto che a 34 anni gioca ancora e mi hanno raccontato che è attualmente il numero 2 al mondo ho pensato a uno scherzo: non riuscivo a crederci!”
IL 30enne spagnolo, fan sfegatato del campione svizzero, IL 12 dicembre 2004, è stato vittima di un incidente in auto mentre si stava dirigendo in montagna in occasione del suo compleanno: purtroppo il ragazzo rimane in coma e, tra le altre cose, non può godersi la crescita professionale del suo tennista preferito, Roger Federer, allora 23enne e fresco vincitore del 4° Slam agli Us Open. Il 27 agosto scorso Jesus si è risvegliato e di titoli Slam Federer ne ha accumulati addirittura diciassette.
La notizia del risveglio di Jesus ha fatto in breve tempo il giro del mondo: come racconta la Gazzetta dello Sport, il ragazzo spagnolo ha avuto la possibilità di seguire dagli spalti la finale dell’ultima edizione degli Us Open tra Roger e Novak Djokovic, il vittorioso numero uno del mondo ma assolutamente sconosciuto per lui. “Sono rimasto davvero stupito nel vedere giocare bene Federer, ma certamente anche Djokovic è bravo”.