Ha ammanettato e violentato due ragazzine di 14 anni adescate su Facebook, dopodiché ha continuato per mesi la sua vita di tutti i giorni pensando di poterla fare franca. Mario Seferovic, 21 anni, rom bosniaco residente nel campo di Via di Salone, ha PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Ex compagna”]
anche un trascorso sentimentale importante con un’altra giovane che, quando aveva 16 anni, è rimasta incinta proprio dello stupratore. La ragazza ha parlato, rimanendo anonima, raccontando qualcosa di più di Mario. “Ha tanti problemi PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]
ma non mi aveva mai dato modo di poter essere una persona in grado di fare questo. Mario non è mai stato uno violento e non ha mai avuto un carattere aggressivo ed antisociale. Gli piace fare il bello con le ragazze, non è una persona cattiva”. Eppure quello che è accaduto a maggio in via Longoni al Collatino è ormai praticamente confermato e totalmente ricostruito dalle testimonianze delle due vittime. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Figlio non riconosciuto”]
L’ex compagna ha messo alla luce cinque anni fa un bambino con lui, ma non lo ha riconosciuto. “Ci siamo visti un’ultima volta un paio di mesi fa, per sua volontà. Voleva vedermi per parlare di alcune questioni che ancora ci tengono legati. Non vuole vedere mio figlio, che ora porta il mio cognome. Ma questo non perché Mario sia un mostro, semplicemente non ha avuto un padre e quindi è giusto che sia così. Ed ora il piccolo non deve avere marchi”.