È la polemica regina di questo inizio 2018: il pagamento dei sacchetti biodegradabili, che usiamo nei supermercati per selezionare e acquistare la frutta sfusa. Dal 1° gennaio è infatti diventato obbligatorio pagare tra i 2 e i 10 centesimi per ognuno di essi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le polemiche”]
Sul web e sui social è scoppiata la polemica: c’è chi è indignato per l’introduzione di una nuova tassa che – secondo il Codacons – potrebbe comportare “dai 20 ai 50 euro a famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell’anno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La posizione più conciliante”]
mentre altri la ritengono poco invasiva e tutto sommato legittima per un prodotto riciclabili e anche riutilizzabile: secondo Bioassoplastiche, “a seconda dei prezzi delle singole buste la spesa potrebbe aumentare fra 1,5 euro e 4 euro”, mentre i sacchetti possono essere riutilizzati anche per raccolta dell’umido (dopo aver tolto l’etichetta del codice a barre).