È la polemica di questo inizio 2018. E, diciamolo, ha ormai assunto livelli grotteschi. Come sapete, dal 1° gennaio è obbligatorio pagare ogni sacchetto biodegradabile, che viene utilizzato per acquistare la frutta e la verdura nei supermercati… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La soluzione “]
Tra chi parla di “ennesima tassa occulta imposta dal governo” e chi la bolla come “legge ad hoc per gli amici di Renzi”, c’è anche chi avrebbe pensato a qualche soluzione “geniale” per evitare di pagare la tassa: attaccare i codici a barre adesivi direttamente sui singoli articoli… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Invece ecco cosa si ottiene!”]
Una trovata davvero fenomenale, con tutta l’ironia del caso: la tassa sui sacchetti è infatti già inserita nello scontrino, anche se questo viene attaccato direttamente sul frutto o sulla verdura singola. Anzi, digitando scontrini per ogni articolo, si finisce per pagare più volte la stessa tassa. Davvero una soluzione… geniale!