Il grande slogan del presidente del Consiglio, Matteo Renzi, è sempre pop stesso: l’esecutivo non ha apportato nuove tasse, riducendo il numero di quelle già presenti. Non è però proprio così. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La nuova sigla”]
In effetti, il suo partito ha proposto un emendamento poi approvato alla Manovra Finanziaria 2017 che stabilisce una imposta municipale sugli immobili (IMI) per sostituire l’Imu e la Tasi. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Le aliquote”]
Ogni comune potrebbe applicare aliquote comprese tra lo 0 e l’11,4 per mille sugli immobili diversi dalla prima casa. Come ha sottolineato la Confedilizia, Tasi e Imu si confermano una patrimoniale. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”I fabbricati tassati”]
L’importo massimo (11,4 per mille) dovrebbe riguardare fabbricati a uso residenziale diversi dalla prima casa, fabbricati industriali, commerciali, alberghi, pensioni, teatri, banche, collegi. Sempre escluse, invece, saranno le chiese.