Una foto che ha diviso l’opinione pubblica, quella che hanno deciso di pubblicare sui social i genitori di Leah Betts. L’immagine, risalente al 1995, ritrae la ragazza ormai in coma perenne dopo avere assunto una pasticca di ecstasy. Resa nota dal padre della ragazza, Paul, e dalla matrigna, Janet, aveva lo scopo di mettere in guardia i giovani dalla droga e i suoi terrificanti effetti. Infatti Leah, che poco dopo lo scatto venne a….
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mancare, assunse la sostanza che le fu fatale nel giorno del suo 18° compleanno. Eppure a distanza di anni da quella denuncia, i due affermano che non sia stata una buona idea. Questo per i numerosi attacchi subiti, come racconta il padre dalla ragazza, oggi 70enne: “Non credo che saremmo in grado di sopportare chi ti dice che siamo stati degli stupidi”. Ricordando che: “Anche allora ci arrivarono lettere di persone che sostenevano di essere degli…
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‘stregoni’ che ci avrebbero colpito con una maledizione, o che ci avrebbero ‘sistemato’ da par loro”. L’uomo finisce così per affermare: “i social media sono una delle cose peggiori che siano state create. Non metterei più niente sulla pubblica piazza”. “Quell’immagine – sostiene Paul – continua a richiamare l’attenzione della gente sui pericoli della droga, e di questo vado…
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molto fiero. Anche se lei non è più tra noi, continua in qualche modo ad aiutare i giovani e a farli riflettere. Leah ha pagato un prezzo altissimo per il suo sbaglio: ci ha rimesso la vita. Prima di morire aveva firmato una dichiarazione di consenso alla donazione degli organi, per cui sapevamo che non avrebbe obiettato a quello scatto fotografico”.