Una notizia positiva per i tanti pensionati italiani. A fornirla è una sentenza della Cassazione: l’alta Corte ha stabilito che, nel caso in cui l’Inps dovesse accorgersi di aver calcolato erroneamente l’importo della pensione dovuta in eccesso, può rettificare la cifra a partire dall’erogazione successiva, senza però poter chiedere indietro eventuali somme eccedenti… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La sentenza”]
Il pensionato non rischia così di dover restituire somme per cui c’è stato un errore dell’ente previdenziale. Ecco cosa dice la sentenza nello specifico: “Sulla base di quanto stabilito dall’articolo 52 della legge n. 88/1989 sul principio generale di irripetibilità delle pensioni, le pensioni possono essere in ogni momento rettificate dagli enti erogatori… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Si prevedono ricorsi”]
in caso di errore di qualsiasi natura commesso in sede di attribuzione o di erogazione della pensione, ma non si fa luogo al recupero delle somme corrisposte, salvo che l’indebita prestazione sia dovuta a dolo dell’interessato”. Si preannunciano insomma ricorsi su ricorsi per i casi già avvenuti.