Introduzione
Indice
Si è sfogato così, Paolo Picchio, a distanza di quasi 4 anni da quel maledetto gennaio 2013 che gli portò via la figlia, troppo fragile per reggere all’attacco di cyberbullismo che la spinse al suicidio: un mese prima, a Novara, sei ragazzi minorenni e un maggiorenne la fecero bere fino al punto da renderla incosciente. Lei iniziò a vomitare e quei ragazzi mimavano atti sessuali nei suoi confronti. Ecco lo sfogo del padre:
“Mia figlia aveva una forte personalità, aveva già respinto alcuni di quei ragazzi. L’invidia, la gelosia, il maschilismo di questi ragazzi che lei aveva mollato hanno creato una coalizione micidiale per isolare Carolina dal consesso in cui viveva. Aspetto dal ministero dell’istruzione 180mila euro di finanziamenti stanziati e mai arrivati.
La cosa più grave è…
CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE