Sua figlia si sveglia, ha le gambe coperte di lividi. Il motivo vi scioccherà

La mamma della piccola Bo August, ha vissuto un vero e proprio incubo: la piccola che ha solo quattro anni, ama muoversi, giocare come tutti i bambini della sua età, ma nel febbraio del 2015 succede qualcosa che la immobilizza. La piccola si ammalò varicella, una malattia che colpisce tantissimi bambini, è innocua, tanto che i suoi genitori, Julia e Dan, non si sono allarmati. Però, notano che la piccola comincia ad avere qualche problema nel camminare. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Le foto della piccola”]

Un giorno, Bo si sveglia con degli strani lividi su tutte e due le gambe e persino sulla pianta dei piedi. Qui ai genitori preoccupati viene riferito che la bambina ha la purpura fulminans: si tratta di una malattia che si manifesta con lividi e variazioni nel colore della pelle dovuti ad accumuli di sangue che, nei casi più gravi, possono portare alla morte in poche ore. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La diagnosi dei medici e la cura”]

C’è la possibilità che, se si salva, la piccola possa perdere le gambe. Le difese immunitarie di Bo alla varicella hanno causato una complicazione molto pericolosa, che ha portato alla formazione di grumi di sangue nel corpo. I medici provano a somministrarle un cocktail di ben 12 farmaci, la sottopongono a diverse trasfusioni di plasma e a ben tre trapianti di pelle. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Cosa è successo alla bambina?”]

Dopo 10 settimane in ospedale, seduta su una sedia a rotelle, Bo deve di nuovo provare a camminare e per fortuna i medici non sono stati costretti ad amputarle le gambe. Ecco l’appello della mamma: “Voglio che si sappia di più su questa malattia, perché è un vero incubo per i genitori venire a sapere che il proprio figlio può perdere le gambe o addirittura la vita a causa della varicella”.
Oggi la piccola è tornata a scuola e non si vergogna di mostrare i segni delle operazioni che le hanno salvato la vita. CONTINUA A LEGGERE
Fonte: PerDavvero

Muore a 32 anni durante il parto cesareo. Cosa è accaduto a Imma?

Perde la vita a soli 32 anni dopo aver dato alla luce il quarto figlio. L’episodio è avvenuto a Quagliano, in provincia di Napoli, al Secondo Policlinico di Napoli, durante il parto cesareo. A provocare la morte della 32enne una probabile emorragia. Imma Minicchio aveva affrontato una gravidanza difficile, ma ora dovranno essere accertate le eventuali responsabilità dei medici. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere gli strazianti messaggi degli amici [nextpage title=”Ecco come hanno reagito amici e famigliari della vittima”]
La famiglia della donna è conosciuta nella zona, gestendo la famosa pizzeria“Pummarurella”, in via Campana. Moltissimi i messaggi di amici e conoscenti sui social network. Parole di conforto anche per il marito Roberto, che dovrà crescere da solo i figli e portare avanti questa famiglia straziata dal dolore. CONTINUA A LEGGERE

Bambina trova uno strano oggetto in acqua e lo porta al bagnino: “Poteva compiere una strage…”

L’episodio ha avuto luogo sulla spiaggia libera di Sassonia 3 a Fano. Una bambina di Perugia stava facendo il bagno quando, improvvisamente, si è trovata in mano uno strano oggetto ovale, simile ad una bomba a mano. La bambina ha consegnato lo strano oggetto al bagnino. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa è accaduto [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto”]
Ad una prima occhiata non sembrerebbero esserci dubbi al riguardo: si trattava di una bomba. Enzo Maggi, presidente della associazione Mare Dentro, viene informato e a sua volta contatta il Commissariato di Fano e gli uomini della capitaneria di Porto. Parte della spiaggia viene prontamente isolata e, nell’attesa degli artificieri, l’ordigno viene messo in sicurezza. Si tratta di un esplosivo di ordinanza durante la seconda per l’esercito americano. Da capire se in quel punto vi siano altri ordigni. l’esplosivo, se innescato, avrebbe provocato la morte di diverse persone. CONTINUA A LEGGERE 

90

Ultima ora – Italia in lacrime, grave lutto nel mondo della musica, è morto…

Vito Marletta è stato trovato morto nella sua abitazione a Milano. Il cantante, originario di Pontecagnano, era noto per aver partecipato al Festival di Sanremo 1997 (nuove proposte) con il brano ‘Innamorarsi è’. Da circa tre giorni i familiari avevano perso le tracce dell’artista prima della macabra scoperta. Clicca sul punto 2 dell’indice per scoprire cosa è successo al cantante [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto all’artista”]
Si ipotizza il suicidio. Dopo l’esperienza sanremese, l’artista si trasferì a Milano per cercar maggiore fortuna come cantante. A dare l’allarme un coinquilino di Vito Marletta, giunto sul posto quando ormai era troppo tardi. La famiglia, straziata dal dolore, non riesce a darsi pace e a comprendere il motivo del gesto. CONTINUA A LEGGERE

90

Distesa su un letto di ospedale allatta il suo bambino, la foto che in pochissimo tempo ha fatto il giro del web

Schermata 2016-09-06 alle 16.04.42

Ha scelto di non prendere i suoi antidolorifici nonostante il dolore, lo ha fatto per il suo bambino. La storia di Thamalia Muller Benjamin Greenbury-Hall è diventata virale, così come la foto che la immortala mentre allatta. L’australiana era…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La caduta”]
caduta da una rampa di scale a casa sua, per questo è stata ricoverata la scorsa settimana: “Avevo sofferto di un’infezione al naso, quel giorno mi girava la testa. Ho perso i sensi e sono caduta per le scale”.

Una caduta rovinosa, per…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La scelta”]
la quale i medici le avevano consigliato di prendere degli antidolorifici. Lei, però, si è rifiutata: “Non avrei potuto allattare il mio bambino di 9 mesi. Lui non riesce a mangiare col biberon e quando mi hanno portato in ospedale aveva davvero fame. Preferisco soffrire io che non poter nutrire lui” .

“Prima del terremoto, mia madre mi era apparsa in sogno. Ecco cosa mi ha detto…”

Cesarina Silvi, una delle superstiti al crollo dell’Hotel Roma dopo il terremoto di Amatrice, ha raccontato ciò che è successo in un’intervista al ‘Resto del Carlino’. Lei ce l’ha fatta, ma purtroppo non il partito Guerino Pirelli, autotrasportatore 75enne di Jesi: “Non ho più notizie di mio marito con cui ho parlato appena pochi minuti prima dell’inferno, mi ero preoccupata perché lui è cardiopatico ed ha sempre freddo. Dopo il crollo l’ho chiamato ma non l’ho più sentito, eppure era accanto a me. Non mi capacito. Noi eravamo al piano rialzato sul davanti, non dovrebbe essere sprofondata quella parte”.

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il racconto”]
Così la donna aveva descritto quella terribile notte: “Come un ciclone il letto che si muoveva ondulando a destra e sinistra poi il crollo, la polvere, il buio. Una trave del soffitto credo mi abbia protetto la testa e con il braccio destro libero ho preso un pezzo di mattone, battendolo per farmi sentire. Sentivo gli amici di Roma della stanza 104 accanto alla mia, mi chiedevano di continuare a parlare. Ma io respiravo con difficoltà, mentre loro vedevano un po’ di luce. Allora nel panico li ho anche mandati a quel paese”.

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il sogno”]

Cesarina Silvi racconta infine di quel presentimento, arrivato in sogno: “La notte prima mia madre in sogno mi aveva avvertito di non fare troppi spostamenti e stare attenta. L’avevo detto a mio marito che aveva scherzato: ‘Hai mangiato pesante’. E pensare che quella era l’unica notte lì ad Amatrice, l’indomani avremmo gustato i bucatini. Guerrino mi chiedeva di andare da 4-5 anni. Così visto che volevamo andare a trovare sua sorella al cimitero a L’Aquila abbiamo prenotato una notte all’hotel Roma di cui tutti parlavano bene”.

DRAMMA AL CENTRO COMMERCIALE IN ITALIA: “E’ CROLLATO TUTTO”

Soprattutto in questo periodo, visto quanto accaduto con il terremoto che ha devastato il Centro Italia, il tema della sicurezza e della scrupolosità con la quale sono stati fatti determinati lavori di edilizia sono temi all’ordine del giorno. In molti si…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il crollo”]

domandano se la sciagura potesse essere evitata almeno in parte con lavori migliori e questi siano stati fatti a regola. Di certo non si tratta del caso del centro commerciale di Colonnella, in provincia di Teramo, dove forti piogge hanno provocato il…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il video”]

crollo del contro-soffitto. Sono stati attimi di panico, ma per fortuna nessuno è rimasto coinvolto: in molti si sono accorti di quello che stava per accadere, come testimoniato dai tantissimi video finiti in rete. Eccone un esempio:

ITALIA: 44 zone a più rischio cancro. Ecco tutta la mappa

Ci sono ben 44 aree nel nostro Paese dove la gente si ammala spesso di cancro. Il motivo? L’inquinamento, ovviamente. Nelle aree più contaminate i tumori sono aumentati anche del 90% in soli dieci anni. Ormai, è dal 1996 che si aspetta una bonifica che non arriva, mentre aumenta la mortalità a causa del crescente inquinamento industriale. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Quante persone rischiano di ammalarsi?”]

Sono 6 milioni gli italiani esposti a rischio malattie e sono sempre maggiori i casi di cancro alla tiroide e tumore alla mammella che possono essere innescati appunto da metalli pesanti e ioni radioattivi. Nel dossier del giornalista Gianni Lannes si legge che le zone più colpite sono quelle dove ci sono miniera, amianto e discariche. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Gli obiettivi”]

Bisognerebbe cercare di limitare quanto più possibile i danni ambientali che da Nord a Sud finiscono per far ammalare tantissime persone, tra cui anche molti bambini. Se la situazione non cambia, il tasso di malati di cancro non potrà che aumentare.CONTINUA A LEGGERE

Per 10 ore il fidanzato la picchia brutalmente. Ma il messaggio che lei registra in ospedale ora fa il giro del mondo!

La storia di questa ragazza ha lasciato il mondo a bocca aperta. Lei è Darrian Amaker, ed è una semplice ragazza americana di 24 anni che prova a vivere delle sue passioni. È impegnata con un ragazzo da qualche tempo, ma un giorno lui decide di prenderla a botte in maniera atroce. L’ha picchiata per 10 lunghe ore, quasi fino ad ammazzarla. Ma Darrian è riuscita a farcela. Anche se ancora in un letto di ospedale, la ragazza ha voluto condividere la terribile vicenda per aiutare altre donne. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La decisione della ragazza picchiata”]

ragazza picc1
Ha registrato un video che ha poi deciso di postare su Facebook ma lo ha anche inviato alla “National Coalition Against Domestic Violence”. (L’Associazione Nazionale Contro la Violenza Domestica). Ecco il messaggio che ha commosso il mondo. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Il messaggio”]

“Salve – il mio nome è Darrian. Lo scorso anno, qualche tempo dopo il giorno del ringraziamento, il mio compagno è diventato fortemente psicotico e mi ha aggredita picchiandomi brutalmente per 10 ore. Lo aveva programmato; e io pensavo di morire. Ma invece sono sopravvissuta o scappata, comunque vogliate chiamare questa cosa, e ho trascorso 4 giorni all’ospedale, con gli occhi gonfi, semi chiusi, continuando a chiedermi perché, perché… Ora sono salva, almeno fisicamente. Il mio non-più-amore è stato formalmente condannato per numerosi reati a scontare molti anni di prigione.” Il messaggio continua, con una richiesta molto triste. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’appello”]

“Ho chiesto al mio medico perché appaio diversa allo specchio, presumendo che sia una conseguenza psicologica della violenza che ho subito. Dolcemente, lei mi ha fatto notare che ho ancora molti lividi e che il mio viso è diverso, ora, un poco più ampio di prima per le percosse. Ho trascorso la mia vita intera a raccogliere e ascoltare le storie degli esseri umani: sono una cantante, una fotografa, una scrittrice. Faccio cose. Dò via le cose. Per la prima volta mi sono imbattuta in una storia disumana e sono profondamente scossa”. Ecco come termina il suo appello. CLICCA SUL PUNTO 5 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”L’obiettivo del messaggio”]

“ Di solito non faccio riprese video di me stessa ma era l’unica cosa che volevo fare in ospedale. Ho insistito per fare qualcosa, qualsiasi cosa, cui il mio piccolo cuore allo sbaraglio potesse ora aggrapparsi. La violenza domestica non è qualcosa di lontano da noi. Colpisce persone che conosciamo, gente allegra, gente che canta e ama la vita. Come esseri umani dobbiamo essere migliori, più gentili, più forti. E non dobbiamo tollerare abusi di nessun genere ma combatterli invece con l’amore e con la voglia di vivere”.
Le sue parole sono semplici e dirette al cuore di chi le ascolta che deve fare qualcosa perché questi abusi terminino. CONTINUA A LEGGERE

L’hanno trovata in una fabbrica di Coca Cola: trecentosettanta chili! La scoperta shock

È davvero sconcertante la recente scoperta effettuata dalla forze dell’ordine. In una fabbrica di Coca Cola, sono stati trovati ben trecentosettanta chili di cocaina. L’hanno trovata all’interno di un container contenente succo d’arancia. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco dove è stata rinvenuta”]

La scoperta è avvenuta a Signes, nel sud del paese. Sono stati gli stessi dipendenti ad allertale le autorità quando si sono accorti del carico non richiesto. Secondo Xavier Tarabeux, procuratore di Marsiglia, la droga ha un valore pari a 50 milioni di euro. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ingrediente della Coca cola?”]

A quanto pare, il container arrivato in Francia proveniva dal sud America ma la JIRS, Giurisdizione interregionale specializzata, non è ancora in grado di rintracciarne l’origine. La vicenda ha riportato alla luce una vecchia leggenda metropolitana che sostiene come l’ingrediente segreto della Coca-Cola sia proprio la cocaina e che la scelta del nome derivi proprio questo. Anche un ex dipendente sosteneva questa teoria ‘stupefacente’: la droga, secondo l’uomo, sarebbe occultata sotto la voce “colorante caramello” (E 150 D”).
Sarà vero o si tratta solo di congetture? CONTINUA A LEGGERE