Rumorosa e corposa la protesta dei migranti ospitati presso il motel di Castelletto di Branduzzo in provincia di Pavia. I migranti, incuranti dei mezzi che chiedevano il passo, si sono sdraiata sul ponte sul Po di Bressana Bottarone. Gli 80 migranti hanno spiegato i motivi di questa azione così eclatante: “Abbiamo bisogno un aiuto dal governo italiano. Da due mesi non ci danno soldi (i 2,50 euro al giorno previsti per legge), da quattro mesi abbiamo un solo vestito addosso, ci laviamo ogni 10 giorni, siamo ammalati”. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggerela replica del titolare della struttura [nextpage title=”Ecco la versione dell’albergatore”]
Carabinieri e polizia intervenuti sul ponte hanno convinto i migranti a spostarsi. Poco dopo è stata convocata d’urgenza una riunione in prefettura. Il proprietario del motel ha spiegato : “Si era verificata un’incomprensione sui servizi che devo gestire. La prefettura, comunque, ha garantito che tutto sarà sistemato”. Ma i migranti respingono con decisione questa versione: “Quando siamo arrivati, da Trapani, ci hanno spiegato i nostri diritti, ma qui non li rispettano. Non ci danno il poket money. In camera siamo in 4 con un bagno, e ci possiamo lavare ogni 10 giorni perchè abbiamo solo una saponetta; il cibo non è buono; abbiamo un vestito e con quello dobbiamo arrangiarci; siamo malati: dieci di noi hanno la Tbc, alcuni la scabbia, e un giovane di 24 anni, in arrivo dalla Libia, ha una gamba operata da poco.Tutte le notti urla dal dolore”. Rovati non ci sta e replica: “Gli 80 migranti sono stati vaccinati e godono di buona salute; il ragazzo ferito l’abbiamo portato due volte in ospedale ed è sotto antibiotici. Per un disguido non abbiamo pagato il bonus di luglio e agosto, ma sarà disponibile già dai prossimi giorni. I vestiti vengono forniti, ma non possiamo rispondere di quelli che rompono o rovinano. Per quanto riguarda poi l’igiene personale, tutti gli ospiti hanno un kit con schiuma da barba, lamette, spazzolino, dentifricio, crema e bagnoschiuma”. CONTINUA A LEGGERE
Il gardrail nell’auto e colpisce Marco in pieno. La notte da incubo che cambia la vita di 5 ragazzi
Tragico incidente lunedì sera nel lungo rettilineo della zona industriale Berbentina di Sassoferrato. Erano da poco passate le 22, nella tratta che collega il Pergolese all’area del fabrianese, quando Marco Codolan, 18 anni, residente con la mamma a Pergola e originario della Romania, viaggiava insieme agli amici per raggiungere Fabriano. Clicca sul punto 2 dell’indice per conoscere le cause del tragico incidente [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto”]
Per cause ancora da accertare, l’auto è finita fuori strada andando ad urtare il guardrail. Le sbarre che dividono la carreggiata dalla banchina hanno raggiunto il lato posteriore della vettura, proprio dove era seduto Marco Codolan, che è stato di fatto trafitto dalle stesse. I sanitari del 118 hanno estratto il ragazzo dalle lamiere della Ford già in condizioni critiche e, dopo una prima rianimazione sul posto, l’hanno trasportato al Profili. Per lui non c’è stato nulla da fare, poche ore dopo è spirato. Anche i quattro amici, tutti di Pergola tra i 19 e i 21 anni, sono stati condotti per accertamenti al Pronto Soccorso e sono stati medicati. Nessuno di loro, a quanto risulta, è in pericolo di vita. Al momento resta viva l’ipotesi di un attraversamento improvviso di cinghiali lungo il tratto dove si è registrato l’incidente mortale. CONTINUA A LEGGERE
Ora solare 2016: ecco quando torna
Siete pronti a spostare l’orario del vostro orologio e non lasciarvi così cogliere di sorpresa? A breve le giornate si accorceranno ed entreremo di fatto in proiezione invernale anche…
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[nextpage title=”Quando”]
per quel che riguarda il clima. Lo spartiacque sarà la notte tra sabato 28 e domenica 29 ottobre, quando esattamente alle tre di notte (ma vi assicuriamo che se cambiate prima o dopo non vi accadrà niente) le…
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[nextpage title=”Come”]
lancette dovranno essere spostate un’ora indietro. Si potrà dormire così un’ora in più e sarà recuperata quella persona lo scorso marzo. L’alba ci sarà prima, così come il tramonto.
Italiano, 63 anni, perde il lavoro e vive in camper. Un giorno bussano i vigili e…
Fiorindo Turelli, un signore di 63 anni di Empoli, è una di quelle persone che è stata profondamente colpita dalla crisi, tanto da perdere lavoro e la casa (per impossibilità di pagare l’affitto) nel giro di pochissimo tempo. Fortunatamente per lui ha un camper di sua proprietà, così non è stato costretto a vivere sotto i ponti, ma sempre su un letto sul quale poter riposare. Il problema però…
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[nextpage title=”La multa”]
è che notando quel camper parcheggiato in una piazza di Santa Croce sull’Arno (Pisa), un vigile abbia notato l’assicurazione scaduta e abbia così disposto il sequestro del mezzo. A questo punto è arrivato l’appello di Turelli: “Sono un operaio di 63 anni, troppo giovane per andare in pensione e forse troppo vecchio per trovare un altro impiego. Ora come ora non ho nemmeno i soldi per pagare l’assicurazione ma devo farlo perché sennò non ho un mezzo per andarmi a cercare un lavoro. Quel camper per me è fondamentale, sia per avere un tetto sotto cui dormire, sia per mangiare che per andare a cercare un lavoro. Sono un…
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[nextpage title=”La decisione”]
operaio calzaturiero, ho grande esperienza e sono pronto a qualsiasi impiego, anche al di fuori da quello che ho fatto fino ad oggi, l’importante è tornare a lavorare e ad avere una dignità”.
Le istituzioni hanno deciso di andare sensibilmente incontro al signore, così gli hanno permesso di parcheggiare il mezzo accanto a un distributore in attesa di avere i soldi per pagare assicurazione e relativa multa.
La morte assurda di Alex, i vicini: “Abbiamo sentito le grida disperate del papà…”
Ha davvero dell’assurdo la morte di Alex Ceccaldi, bambino di appena 7 anni che è stato ucciso involontariamente dal papà, Silvio, nelle campagne di Roncolo, nel reggiano. La dinamica è raccapricciante, come…
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[nextpage title=”Il racconto”]
descrive il racconto di una vicina, Anna Maria Dell’Aquila, che prova a ricostruire i’accaduto: “Ho sentito qualcuno che piangeva a lungo, dalla casa dei Ceccardi. Lì abitano anche i genitori anziani, pensavo che avessero avuto qualche problema di salute. Poi ho sentito l’ambulanza arrivare con la sirena e l’elisoccorso: ho capito che era accaduto qualcosa di grave. Ma questo davvero non lo immaginavo… È un dispiacere infinito, non potrò mai dimenticare questi momenti. Quelle urla non…
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[nextpage title=”La tragedia”]
si possono descrivere, immaginare…”. Il bambino è stato travolto e ucciso dal trattore che stava guidando proprio il padre, che ha commentato così l’accaduto: “Come facciamo adesso ad andare avanti?”.
È diventata madre per la prima volta a 61 anni
Era il suo sogno e finalmente lo ha realizzato. Il parto è avvenuto al Pineta Grande Hospital di Castel Volturno. Il piccolo angioletto venuto a mondo dopo tanti tentativi falliti si chiama Elias, e pensa ben 3,5 kg pere 50 cm di altezza. È venuto al mondo per la felicità dei genitori a 35 settimane e mezzo di gestazione. Ecco perché la sua mamma lo ha voluto a 61 anni. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”Ecco chi è la mamma”]
La mamma è Maria Rosaria Veneruso, di 61 anni,e come comunica la stessa struttura sanitaria, la donna è riuscita a coronare il sogno di avere un bambino tutto suo, dopo 4 gravidanze interrotte. Ecco come è riuscita nel suo intento.CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE
[nextpage title=”La cura che le ha permesso di avere un figlio”]
Maria Rosaria ha eseguito solo una cura ormonale per ottenere la gravidanza. Ora sia la neomamma che il bimbo stanno benissimo e a non resta che fare loro i migliori auguri. CONTINUA A LEGGERE
La notizia diffusa pochi istanti fa. Se confermata è terribile!! Guardate cosa le faceva!
La posizione del noto dermatologo di Ravenna, MAtteo Cagnoni, si aggrava ulteriormente. E’ particolarmente noto per aver partecipato a diverse trasmissioni televisive. Cagnoni è accusato di aver ucciso la moglie Giulia Balestri, 40 anni, trovata morta in casa nella sua villa di Ravenna. Clicca sul punto 2 dell’indice per conoscere le accuse rivolte all’uomo [nextpage title=”Ecco di cosa è accusato”]
L’uomo è indiziato di violenza sessuale e di omicidio aggravato e occultamento di cadavere. Secondo gli inquirenti, avrebbe costretto la moglie a subire atti sessuali. “Il dottor Matteo Cagnoni ha risposto a tutte le domande del giudice e si è professato innocente. E’ stato un ampio e lungo interrogatorio, durante il quale il dottor Cagnoni ha confutato quelli che sembrano elementi indiziari, tutti da dimostrare. Quando ha visto gli agenti è fuggito perché è ancora traumatizzato dall’esperienza del passato: anche in quel caso gli agenti si presentarono a casa in piena notte per una storia dalla quale è stato completamente prosciolto”, ha dichiarato l’avvocato Giovanni Trombini, difensore dell’accusato. CONTINUA A LEGGERE
Marzia, solo 30 anni: la fine è dopo la curva
Aveva appena 30 anni Marzia De Luca, residente a Monterotondo in provincia di Roma. La giovane era con un’amica a bordo di una Panda lungo la provinciale 581, tra Ceglie Messapica e Martina Franca, quando si è scontrata dopo una curva frontalmente con una Ford Focus. Clicca sul punto 2 dell’indice per conoscere la dinamica del terribile incidente [nextpage title=”Ecco cosa ha causato il terribile impatto”]
La Ford proveniva dalla direzione opposta: l’impatto è stato terribile ed è costato la vita a Marzia. All’arrivo dei soccorritori la ragazza era già deceduta: il trauma cranico era troppo ampio ed è spirata in pochi istanti. L’amica che viaggiava con lei, 25 anni di Viterbo, è rimasta gravemente ferita e si trova ricoverata all’ospedale Perrino di Brindisi, ma non sarebbe in pericolo di vita. I due occupanti della Ford Focus, un uomo e suo figlio, sono rimasti lievemente feriti e le loro condizioni non destano preoccupazioni. Sul luogo dell’incidente sono giunti i Carabinieri di Ceglie e della Compagnia di San Vito dei Normanni che stanno lavorando per ricostruire la dinamica dell’incidente. CONTINUA A LEGGERE
Un camion rompe la testa della ragazza. Un minuto più tardi, uno sconosciuto la prende. Quello che l’uomo ha fatto è circolato in tutto il mondo!
Adelaide Stratton, una ragazza australiana di 22 anni, si trovava a Nizza in viaggio lo scorso 14 luglio. La ragazza era entusiasta di partecipare ai fuochi d’artificio che celebrano l’unità nazionale,ma quel giorno – come tutti sappiamo – terminò in un bagno di sangue. Adelaide e l’amico Marcus erano appena saliti sull’autobus quando il camion li ha travolti. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il resto della storia [nextpage title=”Ecco cosa è accaduto alla giovane australiana”]
Nell’impatto la ragazza ha riportato un grave danno alla testa ed alla gamba destra. La ragazza non ricorda bene il giorno dell’attentato: solo le urla, il sangue ed il panico generale. Quando ha ripreso i sensi, un uomo le teneva la mano e le parlava in una lingua a lei sconosciuta. L’uomo in questione è Patrick, ha 40 anni ed è della zona.“Il camion ci aveva risparmiati, per cui sono andato a vedere se potevo aiutare qualcuno ancora vivo. Lei mi ha tenuto stretta la mano ed ero felice e triste allo stesso tempo che ci fosse qualche sopravvissuto”, ha dichiarato Patrick. Patrick non ha mai lasciato Adelaide durante l’attacco. La ragazza continuava a tenergli la mano ripetendo “please don’t leave” ( “per favore non lasciarmi”). L’uomo l’ha portata al Negresco Hotel per aspettare i soccorsi . Ma non è tutto: è persino salito in ambulanza con lei. Adelaide ha anche una ferita aperta sulla fronte, alcune interne al cranio e una profonda ustione causata dalla terribile strattonata del camion. Non appena la ragazza è stata in grado di viaggiare, ha fatto ritorno nel suo Paese. Il programma televisivo australiano, “Sunday Night”, ha seguito la guarigione di Adelaide e le hanno fatto un regalo incredibile. Gli autori hanno organizzato un incontro tra la ragazza e il suo salvatore, di cui aveva perso le tracce. “Incredibile, non pensavo che lo avrei più rivisto!”, dice commossa la giovane. Non sa come ringraziarlo. “Come si fa a ringraziare qualcuno che ti ha salvato la vita?. La mia storia non ha niente a che fare con lui e quello che ha fatto. Parla di Patrick invece e delle persone che hanno prestato soccorso. La mia è una storia di amore e aiuto e delle cose meravigliose che possono nascere da azioni terribili”. CONTINUA A LEGGERE
“Come si fa a dirlo alle bambine ora?”. L’assurda morte di un giovane papà…
Tragedia sulle strade italiane. L’incidente è avvenuto in Veneto, nella cittadina padovana di Mestrino. Un 40enne si è scontrato con la sua moto… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La dinamica”]
contro un’auto guidata da una donna di 77 anni. L’uomo è morto sul colpo. Sergio Tozzulo, questo il suo nome, lascia tre bambine. Appena pochi giorni fa… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Un’altra tragedia pochi giorni fa”]
stavolta in Friuli, un ex pompiere aveva perso la vita, sempre in moto, in uno scontro contro un’auto guidata da una ragazzo di 24 anni.