La 24enne stringe tra le braccia il corpo del suo piccolo morto. Questo è quello che ha voluto dire al suo assassino su Facebook.

Il sogno di costruire una famiglia felice è un po’ il sogno di tutti, e per Kristian Guerrero e il marito Fabian, del Texas, questo sogno si stava realizzando. Aspettavano di costruire la loro famiglia con l’arrivo del loro primo figlio, ma qualcuno ha deciso che così non sarebbe stato per loro. Così, mentre i due sono di ritorno a casa dopo essere stati a pranzo fuori a San Antonio, un automobilista ubriaco, 21 anni, si è scontrato con il veicolo su cui viaggiavano in frontale, cambiando per sempre il loro destino. Fabian è morto sul colpo, Kristian, è stata trasportata con urgenza all’ospedale, gravemente ferita. L’ecografia rivela che il piccolo è vivo ma ha il battito debole e poche ore dopo si arrende, cessando la sua breve vita. A questo punto i medici non hanno che potuto indurre il parto: “Quando l’ho stretto per la prima volta, mi sentivo in pace“, ricorda Kristian “Ma quando ho visto il suo viso minuscolo, ho sentito che Fabian, il padre, era con me. Gli ho chiesto piangendo di prendersi cura di …

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[nextpage title=”Il racconto”]
nostro figlio. È stato un momento molto emozionante per chi si trovava nella stanza. Somigliava tanto al padre e ho pensato che quella fosse l’ultima possibilità per me di vedere mio marito. Era la cosa più preziosa che i miei occhi avrebbero potuto guardare
“. Il momento indescrivibile che ha vissuto questa giovane donna non le ha comunque portato via la voglia di reagire, postando su Facebook un messaggio molto importante che accompagnava una foto che la ritraeva in ospedale: “Questa sono io mentre posso finalmente stringere mio figlio. Questo è l’aspetto che si ha dopo un travaglio di 24 ore in seguito a un parto indotto, dopo essere sopravvissuta a un incidente d’auto che ha ucciso mio marito e mio figlio. Tutto questo perché qualcuno ha pensato che andasse bene mettersi alla guida completamente ubriaco. Non va bene. VA BENE fermare un amico, VA BENE togliere le chiavi a qualcuno che mostri di non essere lucido. E VA BENE prendere il telefono e chiedere un passaggio se ….

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[nextpage title=”La seconda parte”]

pensate di aver esagerato. Non è un segno di debolezza. È un segno di maturità e onestà con voi stessi, perché le conseguenze della guida in stato di ebbrezza vanno oltre la vergogna che potreste sentire ammettendo di aver bevuto troppo per guidare. Quello che non va bene è passare il resto della vita sentendosi in colpa per aver tolto la vita a qualcuno, ancora prima che avesse avuto la possibilità di venire al mondo. Non mettetevi alla guida se avete bevuto. Non mettete in pericolo la vostra libertà. Non state mettendo a rischio solo la vostra di vita, ma quella di chiunque si trovi per strada in quel momento. Sarei potuta morire il 2 agosto, ma Dio aveva altri piani. Sono stata salvata per lottare per mio figlio e mio marito. E continuerò a raccontare questa storia fino al giorno in cui morirò, sperando di poter evitare a qualcuno un dolore simile. Mi rifiuto di pensare che mio marito e mio figlio siano morti invano“. Il 21enne che ha causato l’incidente, sopravvissuto allo scontro, è stato accusato di guida in stato di ebbrezza e omicidio colposo.

Rischio tsunami in Italia: ecco dove

Questa volta per l’Italia il pericolo potrebbe arrivare proprio dal mare. Infatti le coste italiane possono essere a rischio tsunami. La possibilità che un’onda anomala investa l’Italia è data da un possibile terremoto o vulcano sottomarino che potrebbero scatenare un…

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[nextpage title=”Messina”]

maremoto letale. il terremoto di Messina del 28 dicembre 1908 ne è una testimonianza. Una catastrofe che causò innumerevoli vittime (tre le 90.000 e le 120.000) , un bilancio aggravato dal maremoto. Secondo gli scienziati proprio nel mar Tirreno tra Sicilia, Calabria e Campania esiste questo rischio concreto a causa del vulcano sommerso…

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[nextpage title=”Calabria”]

Marsili, situato tra la costa del Cilento e quella della Calabria, sopra le Isole Eolie. Avvertono gli esperti del Consiglio nazionale delle ricerche di Napoli e dell’Ingv: si tratta del vulcano più attivo del Mediterraneo che potrebbe causare, se si risvegliasse in modo violento, uno tsunami gigantesco che in appena mezz’ora travolgerebbe lo coste della Campania, della Calabria e della Sicilia settentrionale.

SCANDALO: “Genitori donate per il Sisma, ma i soldi vanno sui conti del …”

È un vero scandalo quello che è venuto fuori: la dirigente dell’istituto comprensivo 20 di Bologna, ha invitato più volte i cittadini a fare donazioni in favore delle persone terremotate. Ma si è scoperto che i soldi finiscono direttamente sul conto corrente del PD. CLICCA SUL PUNTO 2 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”Ecco cosa richiedeva l’avviso”]

Ecco l’avviso: “Gentilissimi, vi scrivo perché addolorata per le vittime colpite dalla tragedia del sisma del Centro Italia”.
Questo è quello che c’è scritto nella lettera inviata dal dirigente scolastico dell’Istituto Comprensivo n. 20 di Bologna, Daniela Turci. CLICCA SUL PUNTO 3 PER CONTINUARE A LEGGERE

[nextpage title=”La questione che fa storcere il naso”]

La donazione non è sbagliata, ma il fatto è che i soldi vadano sul conto corrente del PD suona molto strano. Andranno davvero ai povere terremotati o finiranno nelle tasche di qualche politico? Ecco la lettera al completo. CLICCA SUL PUNTO 4 PER CONTINUARE A LEGGERE

A chi ha protestato, la preside a rivelato che probabilmente si tratta di un errore di segreteria. A voi sembra normale? CONTINUA A LEGGERE

L’Italia si è svegliata nel lutto, purtroppo è tutto vero, è appena morto Marco…

SALUGGIA (VERCELLI) Marco Belfiore, stimato ingegnere della Regione Piemonte, 60 anni, volontario della protezione civile di Torino, ha perso la vita domenica 25 settembre in un tragico incidente stradale avvenuto sull’autostrada Torino-Milano. Clicca sul punto 2 dell’indice per conoscere la dinamica del terribile incidente[nextpage title=”Ecco cosa è accaduto”]
Il terribile schianto è avenuto in direzione di Torino, precisamente all’altezza di Saluggia, poco prima del casello di Rondissone. Belfiore era alla guida di una Land Rover Discovery della Protezione civile quando si è scontrata contro una Volkswagen Passat. L’ingegnere stava tornando a casa dopo aver prestato servizio nelle zone terremotate del centroItalia. CONTINUA A LEGGERE

In sala operatoria per un cancro, incubo al risveglio: i medici hanno fatto un disastro ….

Ennesimo caso di malasanità, questa volta a Vigevano, dove a un uomo di 78 anni è stato diagnosticato un tumore al rene destro. L’uomo ha quindi deciso di sottoporsi ad intervento chirurgico, ma – per errore – gli è stato asportato l’organo sbagliato (il rene sinistro). Dopo il clamoroso errore l’anziano è stato nuovamente operato, ma era troppo tardi: da quel momento in poi è stato costretto alla dialisi tre volte a settimana. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere il clamoroso errore commesso nella struttura privata[nextpage title=”Ecco chi ha sbagliato”]

L’Asst di Pavia, da cui dipende il nosocomio di Vigevano, si è scusata per l’accaduto e ha avviato un’indagine interna, attivando l’assicurazione per i dovuti risarcimenti. Probabilmente l’errore si sarebbe verificato in una struttura esterna, con la diagnosi di tumore effettuata in una clinica privata diversa dall’ospedale in cui il paziente ha subito l’intervento. Probabilmente il radiologo ha refertato masse anomale ad entrambi i reni.
In effetti, entrambi i reni avevano delle masse tumorali, ma era quello destro che doveva essere operato per un carcinoma maligno, mentre il rene sinistro, risultato poi affetto da un tumore benigno, non necessitava dell’intervento. CONTINUA A LEGGERE

GLI OCCHI DELLA PAURA… Ecco che trattamento viene riservato agli animali in questo posto ASSURDO!

E’ un vero e proprio circo dell’orrore, nonostante una normativa sul trasporto dei bovini destinati alla macellazione sia molto chiara al riguardo. Puntualmente, viene violata come dimostrano le ricerche di Animal Welfare Foundation, Tierschutzbund Zurich e Eyes on Animals. Le irregolarità si registrerebbero al confine tra la Turchia e la Bulgaria. Qui le mucche, anche gravide, vengono sottoposte a viaggi in condizioni impossibili: alte temperature e caratterizzati da improvvisi parti cesarei in strada (dove poi vengono macellate). Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere cosa accade a questi poveri animali [nextpage title=”Ecco le torture inflitte agli animali”]
Le povere bestie vengono stipate in spazi angusti, senza mangiare e bere per molte, troppe, ore. Tornando al caso della mucca che ha partorito in strada, ha passato diverse ore di travaglio prima di ricevere l’anestesia da parte di un veterinario chiamato per completare l’operazione. Il vitellino era stato estratto dal suo ventre con l’ausilio di una corda, morendo subito. La madre, straziata dal viaggio e dal dolore, ha anche subito importanti lesioni interne per le manovre artigianali alle quali è stata sottoposta. Anche lei era destinata a morire, ma il trasportatore – per non perdere il suo carico -si avvale dell’aiuto di un macellatore, che la sgozza (ancora viva) infliggendole 5 minuti di atroce sofferenza. CWF denuncia che gli stati europei sono complici di tutto questo: i carichi ispezionati giungono in Turchia dai Paesi dell’Est , ma anche da Italia, Francia, Germania ed Austria, con questi atroci casi di maltrattamento che si reiterano sin dal 2000. CONTINUA A LEGGERE

L’ADDIO AD ANITA, STRONCATA DA UN MALE CHE NON LASCIA SCAMPO

Una storia che ha portato via un piccolo angelo. Anita, scomparsa a soli 18 mesi di età a causa della Sma, malattia degenerativa che comporta un’atrofia muscolare spinale, con la quale ha convissuto dalla nascita. Alla piccola era stato diagnosticato un anno di vita, invece ha vissuto altri…

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[nextpage title=”La cerimonia funebre”]

sei mesi accanto alla sua mamma, Elena Lanaro di 27anni e al papà Diego Leodari di 33 anni. Che hanno preferito tenere la piccola a casa con loro fino al suo ultimo giorno di vita. Al termine della cerimonia funebre salutano Anita con una canzone “Una su un milione” di…

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[nextpage title=”I numeri per aiutare”]

Alex Britti, ninna-nanna cantatagli sempre dalla mamma e il lancio di 18 palloncini bianchi. La campagna di ricerca sulla Sma, ha trovato da pochi giorni un testimonial di grido: Checco Zalone che appoggia l’associazione Famiglie Sma onlus che ha sede a Roma in via Magliani 82. Info: 02.56568312, 345.2599975.

Non ha retto al dolore per la morte di Moira, altro lutto in casa Orfei

Amori che durano una vita, e che diventano parte della propria vita, tanto da non riuscire a vivere senza. Così, solo dopo 11 mesi dalla morte della regina del circo italiano Moira Orfei, si è arreso anche suo marito Walter Nones. L’uomo sembra essersi ammalato gravemente alla morte della moglie. Dopo tentativi vani di cura e sofferenza, Walter, 82enne, è morto nella sua casa di San Donà, a Venezia. Celebre domatore di leoni e impresario circense, sposò Moira nel 1961 e proprio insieme fondarono il loro …

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[nextpage title=”Chi era”]

circo, ricordato da tutti come il più celebre. “La conoscenza di Moira ha mutato la carriera artistica di Walter, che con lei ha fondato uno dei più grandi circhi d’Europa. Walter non immaginava di essere un potenziale direttore, sono state le sue idee rivoluzionarie (il cosiddetto ‘circo di regia’) e la sua straordinaria forza creativa a renderlo uno dei più quotati direttori di circo nel mondo. Nel circo, Walter, ha praticamente fatto di tutto, dall’organizzatore, al giocoliere, all’acrobata, al presentatore, fino ad approdare alla carriera di domatore a cui arrivò quasi per ….

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[nextpage title=”Il comunicato”]

scherzo. Oggi possiamo dire che è stato un caposcuola introducendo l’addestramento in dolcezza, disciplina che porta il domatore a stretto contatto con le belve, praticamente a mani libere. Il pericolo è quindi considerato molto forte, lo hanno dimostrato i numerosissimi incidenti di cui Walter è stato vittima. Walter Nones era un uomo profondamente umano, schivo della pubblicità e dedito al suo lavoro che riteneva più importante di una missione”. Questo quanto si legge sul sito ufficiale del circo Orfei.

Musica italiana sotto shock, purtroppo è tutto vero, è appena morto Andrea…

Umanità, gentilezza e soprattutto tanta bravura e passione nella musica erano le doti che distinguevano questo grande talento che ci ha lasciato. Andrea Tacchi, primo violino solista dell’Orchestra della Toscana. Nato a …..

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[nextpage title=”Carriera”]

Firenze, aveva 63 anni, si parla di un male incurabile e rapidissimo che gli ha tolto la vita. Tra le altre cose ,grazie al suo talento, è stato protagonista di prime esecuzioni di brani di Luciano Berio, Sylvano Bussotti, Romano Pezzati. Il maestro ha portato per 16 anni consecutivi l’Orchestra Regionale Toscana a Stazzema, in …

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[nextpage title=”Le opere”]

occasione della ricorrenza dell’alluvione del 19 giugno del 1996. I concerti permettevano di assistere a concerti di altissimo livello ricordando una parte drammatica della nostra storia ma anche la rinascita dopo il disastro. La musica come ricordo, la musica come unione, la musica come sigillo di un talento che rimarrà nei ricordi.

“E’ solo una febbre” e Giovanna, incinta di 8 mesi muore. Ecco cosa è successo dopo

Improvvisa svolta nelle indagini sul decesso di Giovanna Lazzarri, la giovane donna di 30 anni morta all’ottavo mese di gravidanza assieme alla bimba che portava in grembo. Il tragico episodio si è verificato alla fine del 2015. Due medici degli Spedali civici di Brescia sono stati iscritti nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo e procurato aborto. Clicca sul punto 2 dell’indiceper conoscere cosa è accaduto alla donna [nextpage title=”Ecco cosa avvenne all’interno della struttura”]
Secondo la ricostruzione, la donna avrebbe dovuto partorire entro quindici giorni, ma avrebbe contratto, con ogni probabilità all’esterno della struttura ospedaliera, il batterio dello streptococco. Secondo il sostituto procuratore Ambrogio Cassiani e il procuratore aggiunto Carlo Nocerino, titolari dell’inchiesta i due medici indagati avrebbero colpa per imperizia e negligenza. Per i medici si trattava“di una banale febbre in gravidanza dovuta a gastroenterite”. Ezio Belleri, direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, aveva dichiarato: “Abbiamo approfondito ciò che è accaduto ed è emerso che tutto quello che doveva essere fatto è stato fatto. La paziente è stata gestita nel miglior modo possibile. Era affetta da una forma batterica, un’infezione da Streptococco, che ha scatenato gli eventi che hanno portato alla morte di entrambe”. La notte del decesso Giovanna aveva inviato diversi sms e chiamate al marito. Tutto il materiale raccolto è ora al vaglio dei magistrati. CONTINUA A LEGGERE