È sorprendente quello che fa notare un imprenditore. Piercarlo Marcato, 52 anni, titolare di un’azienda metalmeccanica da 16 addetti e 2 milioni di fatturato a Camposampiero in provincia di Padova, fa una denuncia molto chiara: “Gli affari vanno bene, siamo ben conosciuti e l’anno scorso mi sono trovato con la necessità di assumere due giovani. Ho suonato il campanello di tutti gli istituti professionali del Padovano facendomi dare l’elenco dei… CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Offerta”]
neo diplomati e li ho chiamati tutti. Su 130 se ne sono presentati 15. Ho fatto un colloquio e sono stato estremamente chiaro con loro: facciamo un lavoro particolare, di precisione. Vi assumerò come apprendista ma dovete fare la gavetta, dovete iniziare in officina. Quanto ci starete dipende da voi, poi potrete passare in ufficio tecnico”. La risposta dei giovani è stata negativa. “I ragazzi non hanno accettato la sfida. Forse… CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Rifiuto”]
hanno anche trovato altre realtà più grandi. Io mi sono demoralizzato e non ho cercato più ci siamo rimboccati le maniche, fatto straordinari ma abbiamo anche perso del lavoro” spiega Marcato. Il presidente dei Giovani imprenditori di Confapi Veneto Jonathan Morello Ritter spiega: “Il caso della Meccanica Marcato non è purtroppo isolato, ci sono almeno 1200 aziende nostre associate, una su cinque, che si trovano nella stessa situazione: cercano operai specializzati e non riescono a trovarli. C’è un… CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Aspettative”]
evidente scollamento tra le aspettative degli studenti e le esigenze del territorio. È necessaria una ristrutturazione complessiva dei cicli scolastici, l’Italia per certi versi è ferma ancora agli anni 60. Bisogna istituire percorsi obbligati di alternanza scuola-lavoro. Sul territorio esistono esempi felici come l’istituto tecnico Marconi, ma non è possibile che su argomenti così importanti ci si debba basare sull’iniziativa dei singoli istituti”.
neo diplomati e li ho chiamati tutti. Su 130 se ne sono presentati 15. Ho fatto un colloquio e sono stato estremamente chiaro con loro: facciamo un lavoro particolare, di precisione. Vi assumerò come apprendista ma dovete fare la gavetta, dovete iniziare in officina. Quanto ci starete dipende da voi, poi potrete passare in ufficio tecnico”. La risposta dei giovani è stata negativa. “I ragazzi non hanno accettato la sfida. Forse… CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Rifiuto”]
hanno anche trovato altre realtà più grandi. Io mi sono demoralizzato e non ho cercato più ci siamo rimboccati le maniche, fatto straordinari ma abbiamo anche perso del lavoro” spiega Marcato. Il presidente dei Giovani imprenditori di Confapi Veneto Jonathan Morello Ritter spiega: “Il caso della Meccanica Marcato non è purtroppo isolato, ci sono almeno 1200 aziende nostre associate, una su cinque, che si trovano nella stessa situazione: cercano operai specializzati e non riescono a trovarli. C’è un… CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Aspettative”]
evidente scollamento tra le aspettative degli studenti e le esigenze del territorio. È necessaria una ristrutturazione complessiva dei cicli scolastici, l’Italia per certi versi è ferma ancora agli anni 60. Bisogna istituire percorsi obbligati di alternanza scuola-lavoro. Sul territorio esistono esempi felici come l’istituto tecnico Marconi, ma non è possibile che su argomenti così importanti ci si debba basare sull’iniziativa dei singoli istituti”.