“Non sento più il bimbo muoversi”. Parto gemellare finisce in tragedia

Al Policlinico San Matteo di Pavia è avvenuta una vicenda drammatica. Proprio qui infatti una donna di 31 anni, stava portando a termine una gravidanza gemellare a rischio a causa della presenza di un solco amniotico e di una placenta. Alla 23esima settimana la donna decide per una dura decisione, spaventata dai rischi della gravidanza, comunica ai medici di voler interrompere la gravidanza. L’aborto terapeutico però non poteva più essere preso in considerazione, essendo stati superati i limiti temporali previsti dalla legge. La…

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gravidanza quindi è stata portata avanti con l’aiuto di continui esami, in modo da tenere la situazione sotto scrupolosi controlli. Al settimo mese però sembra che le bimbe non si muovano più, l’ecografia rivelerà però che sia il battito che il movimento fetale era ancora presente, il ginecologo rassicura quindi la donna. Che giorno seguente preoccupata, si reca al San Matteo di Pavia e qui gli accertamenti rivelano alcune anomalie, costringendo i medici a un parto cesareo d’urgenza. Purtroppo però una della bimbe viene estratta morta, mentre l’altra in….

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condizioni gravissime per i danni cerebrali conseguenti all’ipossia. Oggi la Procura di Pavia ha aperto un’inchiesta per aborto colposo. Indagato il ginecologo che aveva visitato la donna il giorno prima della tragedia. L’avvocato Fabrizio Gnocchi, il legale che rappresenta gli interessi del medico spiega: “Il mio assistito ha agito secondo scienza e coscienza professionale. Stiamo parlando di un caso delicatissimo, non solo sotto il profilo giuridico, e l’interessato ha prestato la massima attenzione e cura”.

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