Ecco cosa hanno detto di lui gli amici
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L’uomo era geometra presso due studi, uno a Padova e l’altro Campodarsego. A raccontare chi fosse Michele ci ha pensato Alberto Gobbo, da 17 anni amico e collega di scrivania del ragazzo: “La prima cosa che voglio dire di Michele è che aveva un animo buono, con un abbraccio sapeva trasmetterti pace e serenità. Un amico solare, pacato, grande lavoratore che ha dimostrato coraggio e dignità straordinarie nell’affrontare la malattia. Malgrado le cure lo mettessero a dura prova, andava avanti con rinnovato entusiasmo”. Simone Greggio, altro amico di vecchia data, ha raccontato: “Correvamo per il Cus e ci allenavamo insieme, anche se con passi diversi perché Michele era molto forte, portato per l’agonismo e per le grandi prestazioni. Mi sono ritirato con lui, non me la sono sentita di continuare da solo. Lui nella vita non sbagliava un colpo: geniale, al lavoro un portento, nella vita privata pieno di brio e dalla battuta contagiosa, anche nei legami d’amore dava il massimo. Faceva ogni cosa al meglio e ha messo tutto in ordine gli ultimi mesi della sua vita per non lasciare nessuna incombenza: conti, pagamenti, ha sistemato tutto perfettamente”. CONTINUA A LEGGERE