Michelle Hunziker: Sarei morta pur di uscire da quella maledetta setta

“Una vita apparentemente perfetta” è il nuovo libro di Michelle Hunziker, un titolo che evoca perfettamente il contrasto tra la sua vita professionale piena di successi e quella che invece stava avvenendo nel suo privato. ln pochi sanno che la showgirl è stata vittima nel 2003 della maga Clelia, Giulia Barghella, che è entrata nella sua quotidianità stravolgendola completamente. È la stessa Hunziker a raccontare: «In Italia ci sono 600 psicosette, di cui solo 32 in Lombardia, e la gente ci scivola dentro senza accorgersene». La presentatrice spiega di essere stata vittima di una di queste, di aver subito una certa influenza negativa tanto da portarla ad accantonare i propri cari e vivere in funzione di quanto preteso da questi individui che la…

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manipolavano completamente. Lei stessa a rivelare come poi ne è uscita: «In Italia ci sono 600 psicosette, di cui solo 32 in Lombardia, e la gente ci scivola dentro senza accorgersene». Michelle poi rivela alcuni scioccanti particolari in un’intervista su ‘F’ il settimanale femminile di “Cairo Editore” nella quale gli vengono poste due domande molto intime. È vero che è stata la vicinanza di…

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Clelia (Giulia Berghella) e del suo entourage a provocare la rottura con Ramazzotti, suo marito?«Eravamo già in piena crisi. Non siamo stati fortunati perché se avessimo avuto degli amici intorno magari avremmo potuto superarla. Ma magari no. Non ho rimpianti perché, alla fine, ho incontrato Tomaso». Possibile che nessuno si sia accorto di come stava? «Antonio Ricci ha fatto di tutto per…

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aiutarmi: mandava gli inviati di nascosto nello studio di Clelia ma lei è furba, li beccava sempre. A un certo punto Antonio ha capito che per manipolarmi lavoravano per distruggere la mia autostima (…) allora ha iniziato a farmi complimenti per le mie idee, a darmi carta bianca sul lavoro. E io ho cominciato a pensare che forse tanto schifo non facevo».

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