L’Italia è ancora sotto choc per l’agghiacciante tragedia avvenuta a Palermo: Marcello Cimino, senzatetto 45enne e padre di famiglia, è stato bruciato vivo due notti fa. “Mio padre era una persona buona. Lo avevamo sentito con mia sorella ancora la scorsa settimana… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La confessione dell’assassino”]
E anche questa volta, gli avevamo chiesto di tornare a casa. Ma lui stava bene qui”, racconta la figlia della vittima. A uccidere il padre, Giuseppe Pecoraro, benzinaio che ha confessato di aver compiuto l’omicidio per motivi passionali… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Dopo la separazione”]
“Credeva che Cimino gli insidiasse la moglie”, ha rivelato il funzionario di polizia Rodolfo Ruperti. I due infatti avevano avuto una litigata nei giorni scorsi. Cimino viveva per strada dopo la separazione dalla moglie, nonostante avesse una casa di proprietà.