Si chiama Christine Archibald, era nata in Canada e aveva 30 anni. Si tratta di una delle sette persone rimaste uccise nell’attentato a Londra dello scorso sabato. La giovane è morta tra le braccia del suo fidanzato, che avrebbe dovuto sposare tra pochi mesi. Il suo ragazzo, Tyler Ferguson, ha provato senza successo a metterla in salvo, mentre il furgone degli attentatori la centrava in pieno. La coppia viveva in Olanda ed era la prima volta che i due visitavano Londra. I genitori di Christine hanno scritto questo commovente messaggio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Il toccante messaggio dei genitori”]
“Ci dispiace la perdita della nostra bellissima figlia, era una sorella amorevole ed aveva spazio nel cuore per tutti quelli che conosceva. Credeva fortemente che ogni persona debba essere valorizzata e rispettata. Christine ha vissuto dando importanza a questo sentimento, visto che lavorava in un rifugio per i senzatetto finché non si è trasferita in Europa per stare con il suo fidanzato. Non avrebbe avuto modo di comprendere la crudele crudeltà che ne ha causato la morte. Preghiamo tutti di onorarla rendendo il mondo un posto migliore. Fate come lei e dedicatevi a soccorrere le persone più bisognose”. L’annuncio della sua scomparsa era stato dato anche dal primo ministro canadese Justin Trudeau… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Le parole del primo ministro”]
“Purtroppo una nostra connazionale risulta essere tra le vittime. Porgiamo le nostre condoglianze alla famiglia ed agli amici, ed auguriamo alle persone rimaste ferite di guarire presto. Londra ed i suoi cittadini assieme a tutto il popolo del Regno Unito ha sempre mostrato fierezza di fronte ad avversità come questa. Questi atteggiamenti di odio non ci fanno paura, ma rafforzano i nostri sentimenti di solidarietà nei confronti degli amici britannici. Continueremo a collaborare con il Regno Unito e con tutti i nostri alleati per combattere il terrorismo e portare i colpevoli davanti alla giustizia”.