Natalia Merlo era una bambina di 7 mesi, morta nel settembre dello scorso anno all’ospedale di Padova. Il suo caso portò all’apertura di un fascicolo per omicidio colposo, mentre ora è arrivata la perizia medico-legale disposta dalla Procura di Padova… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La perizia”]
Secondo la perizia, “desta perplessità il timing dell’operazione, effettuata quando la bambina aveva appena quattro mesi di vita, tenuto conto che la piccola paziente era in buone condizioni generali, stava crescendo in maniera del tutto normale ed era in ottimo compenso emodinamico: si sarebbe potuto adottare anche un atteggiamento attendistico, con controlli seriati nel tempo della funzionalità cardiaca, che avrebbe permesso l’ulteriore crescita della bambina e reso quindi meno rischioso l’intervento correttivo”. Inoltre… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La conclusione”]
si evidenzia “l’incompletezza della diagnosi preoperatoria, dove non viene riportata l’assenza di una comunicazione tra le due vene cave superiori, che inciderà, significativamente, sull’esito dell’intervento”. “Queste considerazioni diventano più pregnanti soprattutto dopo l’insuccesso del secondo intervento di legatura della cisterna chili, eseguito il 19 agosto”, concludono i periti.