L’allarme ora si estende a tutta l’Italia. Dopo i crolli del viadotto Himera sulla A19 in Sicilia, quello sull’A14 ad Ancona, il cavalcavia ad Annone Brianza, in provincia di Lecco, e quello sulla tangenziale di Fossano, in provincia di Cuneo ora il crollo del ponte Morandi di Genova ha messo in allarme tutti e si fa più forte la voce degli esperti che da anni chiedono controlli e verifiche di stabilità su decine di ponti presenti nel nostro Paese. Molti non lo sanno neanche ma i ponti che percorrono ogni giorno potrebbero non avere la stabilità che si pensa. Ad esempio…CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE…[nextpage title=”Cosa dice l’esperto”]
Dal CNR dicono “Molti ponti hanno superato i 50 anni d’età. La sequenza di crolli di infrastrutture stradali italiane sta assumendo, da alcuni anni, un carattere di preoccupante regolarità, L’elemento in comune è l’età (media) delle opere: gran parte delle infrastrutture viarie italiane (i ponti stradali) ha superato i 50 anni di età, che corrispondono alla vita utile associabile alle opere in calcestruzzo armato realizzate con le tecnologie disponibili nel secondo dopoguerra (anni ’50 e ’60). Decine di migliaia di ponti in Italia hanno superato, oggi, la durata di vita per la quale sono stati progettati e costruiti”. CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE…[nextpage title=”L’elenco dei ponti a rischio”]
La mappa dei ponti a rischio – Non sono crollati, ma potrebbero farlo – segnala la Stampa – due dei quattro ponti sulla superstrada Milano-Meda, in Brianza, e il viadotto dei Lavatoi, in provincia di Como. In Piemonte allerta per i viadottidi Stura di Demonte, Ferrania e Chiaggi. In Abruzzo danno qualche preoccupazione i viadotti danneggiati dal terremoto sulla A24/A25. In Campania occchio al viadotto di Ariano Irpino, mentre in Sicilia dà qualche preoccupazione il ponte sulla statale 18 tra Gioia Tauro e Palmi e quello sulla stata 107. Anche a Roma desta preoccupazione il viadotto della Magliana. Insomma, chi può evitarli, li eviti!