Una discussione che l’Italia ha definito “surreale”. Gli ambasciatori dei 28 Paesi dell’Unione Europea si sono riuniti per discutere la proposta della Commissione: finanziare al 100% con fondi europei la ricostruzione delle aree terremotate. La proposta è stata invece vista al ribasso… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Quota ribassata”]
portando la quota al 90%: il 10% rimarrebbe invece legata al co-finanziamento nazionale. Adesso la palla passa al Parlamento, con l’ambasciatore italiano, Maurizio Massari, che ha criticato duramente l’esito della riunione: “È evidente a tutti che la proposta della Commissione, che abbiamo molto apprezzato, era… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]
un atto importante di solidarietà politica nei confronti delle nostre popolazioni terremotate. Ma non aggiungeva nuovi fondi, non introduceva nuovi criteri per lo stanziamento, e soprattutto non andava ad inficiare i pilastri della politica di coesione”. Massari prosegue: “Solidarietà al 90%, che senso ha? Non si trattava di una questione di soldi, ma di principi. Se si vuole… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=””]
dimostrare solidarietà politica in circostanze così tragiche, questa solidarietà deve essere piena, non ha senso circoscriverla con la contabilità. È come dire: siamo, come europei, solidali al 90%. Ma che senso ha? Abbiamo perso un’ottima occasione per dare un segnale chiaro, semplice e forte a tutti i cittadini europei, che mai come in questo momento storico hanno un profondo bisogno di essere rassicurati sul senso e sui valori dell’Unione”.