La bimba muore in 24 ore. La mamma: “Sono devastata, aveva fatto il vaccino…”

Ha voluto raccontare tutto, Zoe O’Connor, la madre di una bambina morta dopo aver contratto la meningite, nonostante avesse fatto tutti i vaccini del caso. Una storia straziante accaduta a Swansea, che la donna ha deciso di condividere per sensibilizzare le persone alla questione:

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Ava era una bambina gioiosa, quindi ho capito subito che c’era qualcosa che non andava, il 15 aprile. Aveva la febbre, la sua pelle scottava e se ne stava seduta in silenzio senza mangiare. Ho chiamato il medico, verso le 18.00, ma mi è stato detto di non preoccuparmi e che probabilmente aveva preso freddo, ma ha cominciato a peggiorare. Per tutta la notte si è lamentata a mia insaputa, stava avendo delle convulsioni. Sono passate circa 12 ore e svariate chiamate al dottore prima che decidessi di chiamare un’ambulanza, nonostante…

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il medico consigliasse il contrario. Ma il mio istinto mi diceva che qualcosa non andava. Non appena siamo arrivati in ospedale Ava è peggiorata di nuovo, aveva un’eruzione cutanea su tutto il corpo e urlava per il dolore. I medici stavano lottando per stabilizzarla e ho dovuto assistere al suo cuore che si è fermato 16 volte, l’ultima delle quali non ha permesso loro di rianimarla. Io e suo padre Jamie abbiamo così dovuto dirle addio. Non ho mai provato un dolore così grande, ero completamente devastata, spero solo che questa storia possa far capire quanto sia rapida la meningite. E se i dottori suggeriscono di non andare all’ospedale, io consiglio invece di andarci sempre, meglio prevenire che curare. Ava è morta di una meningite di tipo C, nonostante fosse vaccinata contro tutti i ceppi, compreso il C. E’ stata vaccinata in tempo e aveva da poco effettuato le vaccinazioni del primo anno di vita, pensavo fosse protetta contro questa terribile malattia ma evidentemente non lo era. Può capitare a chiunque
”.

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Zoe ha aperto…

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una pagina Facebook per sensibilizzare l’opinione pubblica e per cercare di dare un senso alla vita: “Sembra ci siano stati diversi errori di valutazione dal momento in cui si è ammalata sino all’ultimo istante della sua vita, non avrei mai immaginato di portare mia figlia in ospedale e di tornare a casa con una scatola con dentro i suoi effetti personali. Il dolore è ancora così forte, penso a lei ogni secondo di ogni giorno. Vogliamo solo arrivare in fondo alla questione con l’ospedale, in modo da prevenire altri casi di questo tipo in futuro. Ava si ammalava di rado, quindi questo è stato uno shock totale. La mia vita non sarà più la stessa senza di lei, aveva un sorriso così bello e stava imparando a camminare. E’ così ingiusto, spero solo che attraverso la condivisione di questa storia io possa contribuire a salvare altri bambini. Ava manca tanto anche ai miei due figli più grandi, Marley (7 anni) e Nadia (12), ha lasciato un vuoto enorme nelle vite di noi tutti”.

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