Il fatto accaduto a una insegnante di una scuola media di Torino è a dir poco incredibile. Nel corso dell’intervallo due 11enni hanno preso di mira il loro compagno disabile, spingendolo in un corridoio e mettendogli addirittura le mani addosso. I due…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il discorso della prof”]
…volevano tirare giù i pantaloni alla vittima, poi la professoressa li ha fermati e ha parlato con loro. Gli alunni hanno spiegato che si trattava semplicemente di un gioco, ma poi l’insegnante ha appreso che la situazione si stava ripetendo da diversi…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Nota inevitabile”]
…giorni ormai. La nota è stata inevitabile, ma la mamma di uno dei giovani ha così risposto:
“La ringraziamo per l’informazione, ma visto che si trattava di un gioco, per quanto discutibile e da non ripetere, la invitiamo a non registrare la nota, vessatoria, sul registro di classe. Altrimenti saremo costretti a rivolgerci al dirigente”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”La reazione violenta”]
L’altra mamma è stata ancora più pesante, anche perché è una collega della professoressa: la donna le ha chiesto di scusarsi con i due studenti. L’insegnante ha quindi deciso di raccontare la vicenda per far luce: PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Il coraggio di parlare”]
“Se ho deciso di raccontare questa storia è per sottolineare come, in queste condizioni, sia diventato impossibile tutelare la professione dell’insegnante e la deontologia professionale. Quel che più fa male, dopo anni dedicati a questo mestiere che è anche una missione, è vedere come certi genitori vogliano proteggere i proprio figli anche quando sbagliano. Lasciandoli disarmati e non educandoli ad assumersi le loro responsabilità”.