I testimoni si sono finalmente decisi a parlare. Lo scorso 2 gennaio un meticcio era stato ucciso dal suo stesso proprietario, un uomo di 58 anni, che per divertirsi insieme a un amico gli aveva sparato con un fucile insieme a un suo amico. È successo a Modena, all’interno del Consorzio della Bonifica Burana, dove i testimoni hanno assistito a una scena allucinante, con il povero cane che tentava di scappare dal suo padrone, armato di fucile, attraversando il consorzio. Poco dopo si…
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è sentito uno sparo e si è visto l’uomo, accompagnato da un amico, che caricava sul suo furgone un sacco della spazzatura da cui colava del sangue. La modalità porta a pensare che si possa essere trattato di un gioco sullo stile del “tiro al bersaglio” o magari di un semplice modo per liberarsi dell’animale. di un semplice modo con il quale l’uomo potrebbe essersi sbarazzato di un animale che non era più gradito. Il Consorzio dopo la testimonianza ha preso posizione:
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[nextpage title=”Il consorzio”]
“Esprimiamo tutto lo sdegno per l’inammissibilità del grave fatto compiuto e confermiamo la massima disponibilità e stima nei confronti delle forze dell’ordine che stanno svolgendo le indagini di competenza. Prendiamo le distanze da quanto accaduto e abbiamo già attivato quanto previsto dal contratto di lavoro per i propri dipendenti in ordine all’applicazione dei provvedimenti disciplinari. E’ una situazione delicata che non ci aspettavamo di dover affrontare, in quanto consorzio basato sullo spirito di tutela dell’ambiente, del territorio e delle creature che lo abitano”.