La caccia a Igor, il killer di Budrio, è finita. Almeno per il momento è riuscito a vincere questo feroce assassino che ha sulla coscienza morti e terrore, le forze dell’ordine sembravano averlo accerchiato, ma questa resa non è certo una notizia…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Beffe della polizia”]
…positiva, visto che basta un solo uomo per riuscire a farsi beffe delle nostre forze di polizia. Sono stati ridotti gli uomini dei reparti speciali, del killer si occupa ora soltanto un piccolo contingente, incaricato di valutare…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Segnalazioni credibili”]
…le segnalazioni credibili. Ecco come lo scrittore Donato Carrisi ha descritto la fuga di Igor:
“Coi propri escrementi crea false piste olfattive per fuorviare i cani dei cacciatori. Per un’intera settimana riesce ad apparire pur rimanendo invisibile, come uno spettro. L’ottavo giorno incrocia due guardie ecologiche, forse li scambia per sbirri, forse l’hanno riconosciuto. Forse niente di tutto ciò. Ma uno come lui non può rischiare. Spara. Ne uccide una, l’altra si finge morta. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Testimone prezioso”]
Se ne accorge, sta per darle il colpo di grazia ma ci ripensa. Lascia in vita un testimone prezioso, perché col proprio racconto possa contribuire all’inganno. Adesso i cacciatori avranno la certezza che è ancora in zona e a nessuno verrà più in mente di cercarlo altrove. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Numero di telefono”]
Perciò tira fuori dalla tasca un bigliettino con un numero di telefono, custodito per giorni come un amuleto. È il suo lasciapassare: un contatto sicuro che possa portarlo ad Est. È venuto il momento di sparire davvero. I cacciatori sono stati beffati. Il cane randagio può tornare a casa”.