FABRIZIO CORONA SHOCK: “DOPO IL CARCERE NON RIESCO PIÙ A FARLO”

Intervista davvero ‘particolare’, quella che Fabrizio Corona ha rilasciato al settimanale Chi: tra i temi toccati dall’ex re dei paparazzi, colpisce soprattutto quello legato all’intimità e al rapporto tra il carcere e le pulsioni sessuali. Ecco cos’ha rivelato il diretto interessato: “Per i primi tre mesi in carcere l’istinto sessuale, che poi risveglia un po’ tutto, svanisce a causa dei farmaci che ti somministrano per rincoglionirti e farti passare le giornate. Poi a un certo punto ti devi svegliare. Hai due possibilità… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO DELL’INDICE[nextpage title=””]

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O diventi un animale e approfitti di un detenuto gay, o pensi alla tua compagna e provi a capire se là sotto funziona tutto. Masturbarsi in carcere significa prima di tutto pianificare un sistema per farlo. Ma prima devi sentire pronto a ‘sentire’ nuovamente sensazioni spente. L’uomo perde la sua dignità, i farmaci smorzano tutto. Io ho reagito”. Corona quindi spiega come è stato tornare alla normalità, insieme alla sua compagna Silvia Provvedi: “Non ho mai nascosto di far uso dell’aiutino. Molti pensano che sia un gioco per strappare risate, in realtà non è così… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO DELL’INDICE[nextpage title=””]

Anteriormente alla prima carcerazione la mia attività sessuale era regolare. In carcere, però, hanno iniziato a drogarmi con degli psicofarmaci che ammazzano il desiderio. Totalmente. Per questo quando esci e hai voglia di spaccare il mondo, anche e soprattutto sessualmente, il primo pensiero vola alla ‘pillola magica’. Io ne faccio uso, lo faccio per me, ma anche per la mia compagna. Duro due orette piene. Non male. Questo lo trovo romantico”.

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