Vi proponiamo la lettera di una giovane mamma che racconta i sintomi che aveva, durante la gravidanza, anche se non sapeva di essere incinta.
“A 20 anni avevo la classica relazione ‘improbabile’. A marzo non vedo il ciclo, poi i mesi a seguire sempre puntuale: chi avrebbe pensato ad una gravidanza quando al settimo mese non hai pancia, non hai vomiti, non aumenti di peso, non hai nausee e hai il ciclo? Bè, mi sono ritrovata con le doglie un sabato sera, dopo che avevo passato l’intera mattinata a scuola, fatto il mio bel compito di italiano e la mia interrogazione di storia dell’arte… dopo 10 ore di doglie chiamo mia madre, non ero sposata né fidanzata ufficialmente. Vado in ospedale e per le prime due ore la diagnosi era una gravidanza extra-uterina andata malissimo, una sorta di parto interno, avevo una gran massa di sangue e dovevamo cominciare a pensare alla mia morte. L’ora dopo, dopo 13 ore di doglie, mi ritrovo con un piccolo esserino tra le braccia…“
Può capitare di portare avanti una gravidanza fino a 7 mesi e non accorgersene? La risposta del medico:
“Sì, è un’evenienza che nella pratica clinica abbiamo riscontrato” risponde il prof. Tranquilli. “E’ facile che una ragazza di 20 anni non abbia una grossa percezione del suo corpo e dei suoi cambiamenti; in giovane età inoltre è probabile che il ciclo sia ancora irregolare, che alcuni mesi salti, per questo un’amenorrea può passare inosservata. Così come si è portate a pensare, con una buona dose di ingenuità, che non basta un rapporto non protetto per restare incinte o che magari adottare certe precauzioni, come il coito interrotto, sia sufficiente per evitare la gravidanza.
Di solito la presa di coscienza comincia ad arrivare intorno al quarto-quinto mese, perché i ritardi mestruali cominciano ad insospettire; può darsi che si vada in prima battuta dal proprio medico curante, poi dal ginecologo, accompagnate magari da un’amica perché non si ha il coraggio di dirlo ai genitori. E così il tempo passa e quasi senza accorgersene si arriva a gravidanza inoltrata”.
Le trasformazioni del corpo ci sono ma non così evidenti.
Che dire delle trasformazioni del corpo? “Le trasformazioni ci sono, ma in alcune donne non sono così evidenti: se la ragazza è già un po’ grassottella, un rigonfiamento dell’addome potrebbe essere scambiato per un ingrassamento; se è magrolina e non è una gran mangiona, la crescita fetale potrebbe essere meno accentuata e quindi non rendersi così evidente.
Le perdite ematiche si confondono con mestruazioni. Per quanto riguarda le perdite ematiche, che la lettrice scrive di aver avuto regolarmente ogni mese tranne nel primo, potrebbero esser dovute a piccole minacce d’aborto, poi rientrate senza alcun problema, oppure all’impianto dell’embrione che si verifica intorno alla quarta settimana, che può determinare piccole perdite rosse che facilmente vengono scambiate per mestruazioni.
n più, in molte gravide si verifica quel che viene definito il ‘passaggio del mese’: nei primi 3-4 mesi di gravidanza, nel giorno in cui sarebbe dovuto arrivare il ciclo, si suol dire che l’utero si ricordi che avrebbe dovuto mestruare ed emette piccole perdite, simili ad uno spotting della durata di 1-2 giorni; perché questo avvenga non è ben chiaro perché non c’è una spiegazione dal punto di vista endocrino, quel che è certo è che si tratta di un fenomeno assolutamente normale, anche se può celare la realtà dei fatti.
Anche la diagnosi dell’ospedale è plausibile. E’ plausibile dunque che la ragazza non si sia accorta di nulla. Ed è normale anche la confusione dei medici in un primo momento: non avendo alcun sospetto della gravidanza – anche perché la ragazza avrà riferito di aver avuto regolarmente il ciclo – non sarà stata fatta da subito un’ecografia o una visita ginecologica; dopo che la rilevazione della beta hcg ha dato conferma della gravidanza in atto, in un primo momento si sarà pensato ad un aborto spontaneo o ad una gravidanza extrauterina, credendo si trattasse delle prime settimane di gestazione
E invece il parto era imminente e tutto si è concluso nel migliore dei modi, a dimostrare che la giovane età della mamma ha giocato un ruolo fondamentale nel portare felicemente a termine una gravidanza vissuta senza saperlo”.