Bere il caffè è un’abitudine comune a tutti gli italiani, chi più e chi meno. Soprattutto al mattino. C’è chi lo fa con la moka, il metodo più classico, chi con le macchinette automatiche ormai reperibili ovunque a prezzi contenutissimi. C’è chi lo beve a casa e chi in ufficio direttamente. Ma c’è un problema con il quale, soprattutto in casa, bisogna avere a che fare, ovvero… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Macchinette automatiche”]
il calcare che si crea all’interno delle varie componenti delle macchine che usiamo. Nel caso di quelle automatiche bisogna pulire sempre esternamente con una spugna umida e una volta finito, farla andare a vuoto perché così il vapore pulisce l’interno. Fortunatamente queste tipologie di macchine sono dotate di sensori che indicano quale componente va pulite e troverete sulle istruzioni come si fa. Se invece possedete una… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La moka”]
moka, ovvero la macchinetta tradizionale, dovete avere l’attenzione di pulire quotidianamente il filtro, oltre al braccetto tramite il quale passa il caffè. Bisogna pulirlo facendo attenzione di togliere le guarnizioni. Con le macchine per quello americano.. PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE[nextpage title=”Segnali “]
…è più facile perché sarà necessario semplicemente fare un ciclo di caffè con un liquido particolare, solitamente un anticalcare. I segnali per capire se c’è troppo calcare i segnali sono perdite, eccessivo gocciolamento, perdita di pressione dell’acqua, la macchina non si scalda bene o è rumorosa.