Sacchetti bio, pesare ogni singolo articolo è una vera sciocchezza: ecco perché

È la polemica di questo inizio 2018. E, diciamolo, ha ormai assunto livelli grotteschi. Come sapete, dal 1° gennaio è obbligatorio pagare ogni sacchetto biodegradabile, che viene utilizzato per acquistare la frutta e la verdura nei supermercati… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”La soluzione “]

Tra chi parla di “ennesima tassa occulta imposta dal governo” e chi la bolla come “legge ad hoc per gli amici di Renzi”, c’è anche chi avrebbe pensato a qualche soluzione “geniale” per evitare di pagare la tassa: attaccare i codici a barre adesivi direttamente sui singoli articoli… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Invece ecco cosa si ottiene!”]

Una trovata davvero fenomenale, con tutta l’ironia del caso: la tassa sui sacchetti è infatti già inserita nello scontrino, anche se questo viene attaccato direttamente sul frutto o sulla verdura singola. Anzi, digitando scontrini per ogni articolo, si finisce per pagare più volte la stessa tassa. Davvero una soluzione… geniale!

Sacchetti per la frutta a pagamento: la polemica è scoppiata ed è accesissima!

È la polemica regina di questo inizio 2018: il pagamento dei sacchetti biodegradabili, che usiamo nei supermercati per selezionare e acquistare la frutta sfusa. Dal 1° gennaio è infatti diventato obbligatorio pagare tra i 2 e i 10 centesimi per ognuno di essi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Le polemiche”]

Sul web e sui social è scoppiata la polemica: c’è chi è indignato per l’introduzione di una nuova tassa che – secondo il Codacons – potrebbe comportare “dai 20 ai 50 euro a famiglia a seconda della frequenza degli acquisti nel corso dell’anno… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”La posizione più conciliante”]

mentre altri la ritengono poco invasiva e tutto sommato legittima per un prodotto riciclabili e anche riutilizzabile: secondo Bioassoplastiche, “a seconda dei prezzi delle singole buste la spesa potrebbe aumentare fra 1,5 euro e 4 euro”, mentre i sacchetti possono essere riutilizzati anche per raccolta dell’umido (dopo aver tolto l’etichetta del codice a barre).

Bonus per la casa a partire dal 2018. Ecco come averlo!

Novità importanti per quanto riguarda bonus, sconti e incentivi per i cittadini e i contribuenti italiani. Per quanto riguarda i mezzi pubblici, per esempio, è previsto uno scontro del 19% sulle spese per le card, fino a un massimo di 250 euro di detrazioni… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Novità fiscali”]

Per quanto riguarda invece i lavori condominiali, lo sconto previsto per i lavori di adeguamento sismico è previsto nell’ordine dell’80-85%. Passa poi a 4 mila euro, rispetto ai 2.840 euro previsti finora, la soglia di reddito entro cui considerare i figli a carico… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Assunzioni”]

Novità importante anche per le assunzioni dei più giovani: gli under 34 possono essere assunti con una detassazione del 50%, che può arrivare fino al 100% per le imprese al Sud Italia.

Dal primo gennaio sarà obbligatorio comprarle. La notizia non piace agli italiani

Aumentano i costi sulla spesa alimentare.  L’anno nuovo oltre al rincaro di bollette e pedaggi poterà anche questo, la causa è da attribuirsi all’introduzione delle buste…

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[nextpage title=”Sacchetti”]

biodegradabili, utilizzate per frutta, verdura, carne, pesce, pane. Quindi oltre ai sacchetti presi alla cassa, sarà obbligatorio pagare anche quelle che verranno utilizzate all’interno dei supermercati per…

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[nextpage title=”Alimenti”]

incartare ogni tipo di prodotto. L’aumento purtroppo sarà consistente visto i molti alimenti che devono essere pesati e riposti nell’apposita busta. Dai 2 ai 10 centesimi , saremo costretti a sborsare per le….

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[nextpage title=”Alternative”]

nuove bustine biodegradabili. Quello che già in molti consigliano e di trovare soluzioni alternative come ad esempio sacchetti propri non “usa e getta”.

Fisco, stop al pagamento di 300mila cartelle: la notizia è ufficiale

L’Agenzia delle Entrate ha deciso di sospendere 300mila cartelle da spedire durante le festività natalizie. Il blocco riguarderà questo periodo e anche l’Epifania, dunque la conclusione è prevista per il prossimo 7 gennaio. L’obiettivo dell’amministrazione finanziaria è…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Periodo festivo”]

…quello di non creare disagio in un periodo festivo, ritenuto “particolare”. Gli atti sono 305mila per la precisione, tutti congelati dallo scorso 23 dicembre. I casi inderogabili, quelli per cui lo stop del Fisco non è valido, sono invece oltre 14mila, da notificare a tutti…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Nessuna sorpresa spiacevole”]

…i costi. Per evitare sorprese spiacevoli, comunque, esiste un alert delle Entrate che ricorderà ai contribuenti di controllare la situazione debitoria tramite pc, smartphone e tablet. Il maggior numero di cartelle esattoriali sospese in questi giorni riguarda il…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Cartelle e regioni”]

…Lazio (sono quasi 72mila), regione seguita dalla Campania (oltre 42mila), dalla Lombardia (più di 32mila) e dalla Puglia (circa 15mila per la precisione).

Saldi Invernali: Ecco le date per tutte le città italiane

È arrivato il momento di pensare ai saldi invernali. Le tanto attese svendite inizieranno il giorno 5 gennaio, fatta eccezione per la Basilicata, la Sicilia, e la Valle D’Aosta, dove rispettivamente si partirà con le…

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[nextpage title=”Svendite”]

svendite il 2, il 6 e il 3 gennaio. Ed ecco le date che decreteranno la fine del periodo dei prezzi a ribasso: il Trentino-Alto Adige e la Liguria a partire dal 16 e dal 18 febbraio, periodo dopo il quale saranno  disponibili solo le nuove collezioni. A seguire ci saranno la Calabria, il Lazio, il Piemonte, la Puglia, dove i saldi finiranno il 28 febbraio, mentre in Basilicata e nelle Marche l’1 marzo. In…

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[nextpage title=”Saldi”]

Abruzzo, Emilia Romagna, Lombardia, Molise, Toscana e Umbria si potrà acquistare ogni tipo di prodotto a prezzi stracciati fino al 5 marzo, mentre in Sicilia si continuerà fino al…

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[nextpage title=”Fine”]

15 marzo. Per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia, la Valle D’Aosta e il Veneto, i saldi ci saranno fino al 31 marzo. la Campania, dove le svendite continueranno addirittura fino al 2 aprile.

Ecco gli uomini più ricchi al mondo. Guardate chi c’è ai primi posti

Si sta per chiudere l’anno ed è giusto fare i conti in tasca agli uomini ai 500 uomini più ricchi del mondo che complessivamente hanno un patrimonio di 5.300 miliardi di dollari, mille miliardi in più del 2016. primo fra tutti Jeff Bezos, papà di Amazon, che ha…

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[nextpage title=”Guadagni”]

incrementato i suoi guadagni di ben 34, 2 miliardi per un totale di 99,6 miliardi. Un risultato che sottrae il primato al Bill Gates. La terza posizione e dì Warren Buffett, il più grande value investor di sempre che ha incrementato il suo patrimonio di bel 85 miliardi. Amancio Ortega, fondatore di Zara, con 75,5 miliardi, si…

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[nextpage title=”Zuckerberg”]

aggiudica il quarto posto. Mark Zuckerberg, mantiene il suo quinto posto, con un incasso pari a 72,6 miliardi di dollari. Ricoprono rispettivamente il nono e undicesimo posto gli ideatori di Facebook, Larry Page e Sergey Brin. Ma passiamo alla sfera italiana, il primato in ricchezza se lo aggiudica Giovanni Ferrero, che di…

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[nextpage title=”Italiano più ricco”]

aggiudica il titolo di italiano più ricco al mondo piazzandosi 33esimo nella classifica mondiale. Lo succedono Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, al 37esimo posto, mentre Silvio Berlusconi non riesce a fare meglio del 177esimo gradino. Chiude Giorgio Armani, con 8,16 miliardi.

Buste di plastica e sacchetti: fra pochi giorni saranno a pagamento

Tra i problemi che porterà il cosiddetto Decreto Mezzogiorno c’è anche una tassa nascosta, non certo una bella sorpresa per i consumatori. Dal prossimo anno si dovranno pagare i sacchetti trasparenti che si usano ad esempio per la frutta e…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Scontrino e pesatura”]

…la verdura, quelli in cui si appone lo scontrino dopo la pesatura. Dovrebbe trattarsi di circa 10 centesimi, il che farebbe lievitare inevitabilmente il conto finale. Il ricavo andrebbe poi allo Stato sotto forma di Iva e imposta sul reddito. Le nuove buste…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Prezzo di vendita”]

…non potranno essere distribuite in maniera gratuita e il prezzo di vendita dipenderà dallo scontrino o dalla fattura. Le associazioni di settore sono già sul piede di guerra. In particolare, Federdistribuzione ha fatto sapere che i sacchetti in…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Imballaggi”]

…questione non dovrebbero essere considerati un imballaggio. Non mancherebbero nemmeno i problemi igienici e sarebbero tanti a portare da casa i sacchetti usati.

Pensioni: nel 2018 verranno pagate il primo del mese

In Commissione Bilancio è passato l’emendamento che prevede il pagamento delle pensioni ogni primo giorno del mese nel 2018. Questo vuol dire che da gennaio i versamenti saranno certificati come di consueto il primo giorno del mese, altrimenti si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Giorno festivo”]

…passerà al primo giorno bancabile del mese nell’ipotesi di un giorno festivo o non bancabile. La riforma proposta nel corso del 2015, rinviata in più di una occasione, non avrà alcuna possibilità di essere concretizzata, visto che si…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Giorno del pagamento”]

…sta parlando di una possibile vera e propria rivoluzione. Nel caso in cui ci fosse stato il via libera a questa riforma, il giorno del pagamento degli assegni sarebbe passato al secondo giorno bancabile del mese.

Intesa Sanpaolo, accordo con i sindacati: via 9 mila persone

Intesa Sanpaolo ha raggiunto l’accordo con i sindacati: 9mila persone usciranno volontariamente dalla banca, dopo l’acquisizione di alcuni rami di attività delle ex banche venete, vale a dire la Popolare di Vicenza e Veneto Banca. Le uscite volontarie saranno suddivise in…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Requisiti pensionistici”]

…questa maniera:

1.500 provenienti dal Gruppo Intesa Sanpaolo che hanno già maturato i requisiti pensionistici, entro il 31 dicembre 2018; 1.000 provenienti dalle ex Banche Venete e 3.000 dal Gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Fondo di solidarietà”]

…il 30 giugno 2019; 3.500 provenienti dal Gruppo Intesa Sanpaolo nell’ambito del Fondo di Solidarietà, entro il 30 giugno 2020. Si è scelto così di ottimizzare gli oneri per le uscite volontarie previsti a carico del gruppo Intesa da contabilizzare nel quarto trimestre del 2017.