La confessione delle molestie subite da Asia Argento ha scatenato una infinità di discussioni e di polemiche. In molti hanno solidarizzato con l’attrice, secondo altri le sue parole sono giunte troppo tardi. Le attenzioni morbose subite dal produttore Weinstein hanno…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Il racconto shock”]
…fatto intervenire l’ex velina Miriana Trevisan. Il suo racconto è destinato a fare scalpore:
“Basta un articolo e le parole diventano fuoco e ti i svegli una mattina con il sapore amaro in bocca e la consapevolezza che quello stesso attacco l’hai subito anche tu. E non solo tu. Il problema è che, quando…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Ricerca della perfezione”]
…accade, non lo riconosci perché è invisibile mentre sei convinta di essere stata tu, l’invisibile. Forse perché scappare, imparare a essere trasparente, fare silenzio o avere un milione di dubbi e di incertezze pensi che ti possa aiutare. E se poi cerchi la perfezione fuori da te stessa ti specchi in persone talmente abituate a convivere con atteggiamenti di sottomissione e maschilismo tanto da considerarla una consuetudine: finisci tu per diventare l’inconsueta”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Droghe e alcol”]
Il racconto della ex ragazza di Non è la Rai prosegue senza freni:
“Compi le tue scelte e rischi di impazzire da sola nella tua stanza, nella confusione che forse “deve essere davvero così” e che non sei adatta o non sei all’altezza e non hai bisogno di addormentarti il cervello (e la coscienza) con droghe o alcool: ti ripeti “datti da fare, studia, cerca di parlare l’italiano correttamente, impara a cantare e sfilare e recitare ma per favore non perderti nella confusione”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 5 DELL’INDICE [nextpage title=”Conclusione amara”]
La conclusone della Trevisan è piuttosto amara:
“Se ti fai prendere dall’entusiasmo per una promessa di un ruolo in un film, che quasi ci credi di essere tu, proprio tu, quella giusta per quel personaggio, poi “dobbiamo parlarne più intensamente nel mio albergo, ho una suite”, ti dice il regista italiano osannato nel mondo. E tu ancora provi a convincerti: che male c’è, io sono la prescelta, devo solo studiare e studiare, dare arte in forma di bellezza, che ci vuole. E invece no. È tutto un buio di parole, parole buie, che entrano solo in vicoli bui. Lo spiraglio, per alcuni di loro, l’unico spiraglio è la figa. Mi proponevano anche la soluzione: il fidanzato giusto, dicevano. Ma il chiodo per me è stato sempre troppo stretto, io scivolo come sapone di Marsiglia. Io, l’aliena, ho pensato che lui mi dovesse piacere, che dovesse profumare di pulito”.