La conclusione è a dir poco incredibile: la pasta può aiutare a ridurre il livello di glicemia, come accertato da una ricerca che ha coinvolto 16 persone affette da diabete. Questi individui hanno consumato un pasto a base di pane, pollo, un po’…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Tre pasti differenti”]
…di insalata e succo di arancia. I volontari hanno assunto il cibo in tre pasti differenti, cambiando l’ordine di assunzione e si è così arrivati a capire che assumendo i carboidrati a fine pasto, i livelli di glicemia dei diabetici erano più bassi. Tra l’altro…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Valori dimezzati”]
…erano addirittura dimezzati rispetto al consumo all’inizio. I carboidrati a fine pasto hanno fatto risultare la glicemia più bassa del 40%. All’inizio del pasto si dovrebbero invece assumere fibre e proteine, ottime alleate per…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Assorbimento degli zuccheri”]
…quel che riguarda il rallentamento dell’assorbimento degli zuccheri, favorendo il senso di sazietà, come spiegato anche dagli esperti di endocrinologia. Dunque c’è un motivo in più per non demonizzare la pasta.