San Severo (Foggia): individuato l’uomo che ha massacrato di botte un marocchino

E’ stato individuato grazie alla telecamere di videosorveglianza installate sul luogo dell’aggressione. Matteo Cercone, 39 anni, è stato arrestato con l’accusa di essere l’uomo che due giorni fa ha brutalmente picchiato un extracomunitario di 42 anni nei pressi del teatro comunale di San Severo, in provincia di Foggia.

Grazie alle immagini, le forze dell’ordine hanno ricostruito la dinamica degli eventi: i due erano da poco usciti da un bar quando Matteo Cercone ha cominciato a prendere in giro l’extracomunitario. Dalle parole si è passati ai fatti, con il pregiudicato che ha colpito con un pugno l’uomo provocandogli uno svenimento. Non contento, ha continuato a colpire l’extracomunitario nonostante fosse privo di sensi.

Chiamate le forze dell’ordine ed i sanitari del 118, Cercone ha tentato di mimetizzarsi togliendosi il giaccone e facendo finta di voler soccorrere l’uomo praticandogli il massaggio cardiaco.

L’uomo aggredito è ricoverato all’ospedale Casa Sollievo della Soffernza di San Giovanni Rotondo in gravi condizioni.

 

 

Belgio: arrestato Antonio Gozzi, presidente di Federacciai, accusato di corruzione

L’accusa è davvero pesante: Antonio Gozzi avrebbe corrotto alcuni funzionari della Repubblica del Congo per far ottenere dei lavori alla sua società, la Duferco.

Lui e Massimo Croci, un alto dirigente della Duferco, sono stati arrestati a Bruxelles. I due si erano recati di loro iniziativa nel capoluogo belga per testimoniare su di un’indagine in corso per un presunto tentativo di corruzione. I due uomini negano categoricamente ogni addebito.

Antonio Gozzi è molto conosciuto essendo anche il presidente dell’Entella Calcio, squadra che disputa l’attuale campionato di serie B. La stessa società calcistica ha  rilasciato un comunicato ufficiale nel quale afferma che il Presidente Gozzi è stato trattenuto in Belgio in attesa di dimostrare l’estraneità ai fatti a lui contestati. La società si augura che il Presidente possa essere sugli spalti sabato in occasione di Entella-Catania.

 

Napoli: Finanzieri sequestrano una grande discarica abusiva

Oggi i Finanzieri di Torre Annunziata hanno proceduto a sequestrare un capannone di elevate dimensioni situato tra i comuni di Poggiomarino e San Giuseppe Vesuviano.

Una volta fatta irruzione nel capannone, le autorità hanno individuato migliaia di prodotti di dubbia provenienza. A quanto pare il posto era prevalentemente frequentato da persone di origine cinese.

Durante i dovuti controlli, i finanzieri hanno accertato la presenza di una maxi discarica abusiva contenenti materiale pericoloso e non.

Tutto il materiale rinvenuto è stato posto sotto sequestro, inoltre nell’ambito della stessa operazione, sei persone, tre italiani e tre cinesi, sono stati denunciati con l’accusa di violazione del codice di Consumo, vendita di prodotti dannosi e gestione di rifiuti non autorizzati.

Alessandria: ex sottoufficiale dell’arma muore mentre rincorre malvivente

Quando ha visto il ladro scappare dalla farmacia non ci ha pensato un attimo, è uscito fuori il carabiniere che era in lui e si è messo a rincorrerlo con la macchina insieme ad altri passanti. Ha percorso solo pochi metri prima che venisse colto da un infarto mentre era al telefono con alcuni suoi ex colleghi. Pronto l’intervento del 118, ma per l’uomo non c’è stato niente da fare, era già morto. Il malvivente è stato arrestato e con lui il complice che faceva da palo.

Luigi Marasco, 57 anni, era un ex sottoufficiale dell’arma in pensione. L’uomo viveva a Oviglio, in un paese di 1200 abitanti della provincia di Alessandria. Era molto conosciuto e stimato in paese, tutti conoscevano la sua storia: Luigi Marasco era stato decorato nel 2004 perché aveva difeso una postazione italiana in Iraq dall’attacco di alcuni terroristi.

 

Brescia: ragazzo tredicenne trova la mamma morta. Caccia al marito…

Il fatto si è verificato oggi a Castenedolo, in provincia di Brescia. Il corpo di una donna di 54 anni è stato ritrovato senza vita all’interno del proprio appartamento. A fare la macabra scoperta è stato un dei due figli della donna: un ragazzo di 13 anni.

Le forze dell’ordine giunte sul posto hanno constatato come la donna avesse diverse ferite alla testa, le quali potrebbero essere la causa del decesso. Il marito della donna, un operaio di 50 anni, è il primo sospettato dell’omicidio. Secondo alcuni testimoni è stato visto allontanarsi dal luogo del delitto a bordo della sua Opel Astra.

A Castenedolo è in corso una vera e propria caccia all’uomo per riuscire a catturarlo. Le forze dell’ordine si stanno avvalendo anche di un elicottero per facilitare le ricerche.

 

Casalpalocco: banditi rapinano commerciante, lui spara due colpi

E’ finita con una sparatoria la rapina ai danni di un commerciante di Casalpalocco. Stamattina il titolare di una tabaccheria si stava recando in banca per depositare gli incassi della settimana precedente. Giunto in un posteggio nei pressi della banca,  una macchina l’ha affiancato e da li sono scesi due uomini, i quali hanno rotto il finestrino lato passeggero ed hanno portato via la borsa contenente 20 mila euro.

Il negoziante è sceso immediatamente dal mezzo ed ha estratto un revolver dal quale sono partiti due colpi. Il primo è stato sparato in aria, mentre il secondo in direzione della macchina con a bordo i rapinatori.

Le forze dell’ordine stanno interrogando i testimoni oculari per riuscire a risalire agli autori della rapina. Inoltre stanno effettuando anche degli accertamenti per capire se l’arma detenuta dal negoziante fosse regolarmente registrata.

Zoncolan: scivola in un canalone. Muore ragazzo di Trieste

Era di Trieste il ragazzo che ieri sera ha perso la vita nello Zoncolan, in una zona tra Sutrio e Ravascletto. Secondo una prima ricostruzione dei fatti, accortosi che gli impianti di risalita erano ormai chiusi, ha deciso di raggiungere la propria macchina a piedi.

Durante il tragitto, però, è scivolato in un canalone lungo 200 metri battendo gravemente la testa. Sul posto si sono subito recati i militari di Tolmezzo, la guardi di Finanza ed il Soccorso alpino.

Il soccorso è riuscito a rianimare il ragazzo e l’ha trasportato immediatamente all’ospedale di Tolmezzo. Purtroppo però, le ferite riportate dal ragazzo era troppo gravi. L’escursionista è morto in ospedale qualche ora dopo.

 

Maltempo: ancora un paio di giorni di pioggia e neve. Da Mercoledì arriva la primavera

La bassa pressione che sta attraversando il nostro paese provocherà altri due giorni di maltempo ed instabilità sull’Italia. Lunedì sono previste piogge diffuse soprattutto al nord, sulla Sardegna e sulla Sicilia. Sulle Alpi cadrà la neve a quota 800/1000 metri.

Nella giornata di Martedì il maltempo imperverserà su gran parte dell’Italia, tranne le regioni orientali e la Sardegna dove inizierà a migliorare.

Da Mercoledì avremo bel tempo in quasi tutta l’Italia. Con sole e temperature che toccheranno anche i 20° in Sicilia e nel sud Italia.

Intanto oggi si segnalano disagi in Sicilia a causa dei forti venti. Alcuni voli che da Palermo avrebbero dovuto portare a Pantelleria e Lampedusa sono stati cancellati.

Omicidio Garlasco: Stasi uccise la fidanzata perché la considerava pericolosa

Sono finalmente state depositate le motivazioni della sentenza con la quale Alberto Stasi è stato condannato a 16 anni di carcere per il delitto di Garlasco nel quale perse la vita Chiara Poggi.

I giudici della Corte d’Appello di Milano hanno stabilito che Stasi uccise la fidanzata perché ritenuta una presenza pericolosa e scomoda, capace di poter rovinare la sua reputazione di bravo ragazzo e studente modello.

Inoltre la vittima non ha avuto nemmeno il tempo di difendersi dall’aggressione, ciò significa che si fidava ciecamente di lui.

Nella motivazione si fa riferimento anche alla freddezza di Stasi, il quale, dopo aver ucciso la fidanzata, è tornato a casa e lì ha fatto quello che faceva di solito: guardare immagini e film porno e scrivere la tesi, come se nulla fosse accaduto.

Mosca: campanile del monastero di Novodevichy in fiamme.

Domenica pomeriggio un incendio si è propagato a 35 metri di altezza del campanile della chiesa di Novodevichy a Mosca. A quanto pare le fiamme avrebbero avvolto l’impalcatura in legno utilizzata per i lavori di ristrutturazione.

Gli inquirenti avrebbero individuato cinque bombole che potrebbero essere la causa dell’incendio, le forze dell’ordine suppongo che si trovavano lì perché utilizzate dai lavoratori impegnati nel cantiere.

Da una prima stima non ci dovrebbero essere gravi danni alla struttura in quanto le fiamme hanno attaccato solo il prospetto esterno e non si sono propagate all’interno.

Il monastero è uno dei luoghi più visitati in Russia ed è stato dichiarato patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2004. Molto famoso è anche il cimitero al suo interno dove riposano tra gli altri Anton Cechov e  Boris Eltsin.