Il cane poliziotto non sta bene e deve essere congedato, la Polizia: “E’ socievole, chi lo vuole?”

Anche i cani poliziotto devono andare in pensione!! Lo sappiamo, questi animali sono impegnati giorno e notte dagli agenti soprattutto per operazioni volte a sventare reati di narcotraffico. La dedizione che questi animali impiegano nel loro lavoro non ha eguali ma, dopo diversi anni di servizio, sono costretti ad abbandonare i loro colleghi spesso per motivi di salute. Ed è quello che è capitato a…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Congedo per motivi di salute”]

Ed è quello che è capitato a Warren, un cane poliziotto in servizio a Brindisi, che all’età di 6 anni è stato ‘congedato’ per motivi di salute. Ora Warren cerca una casa e un nuovo padrone visto che nessuno dei suoi ex colleghi ha la possibilità di tenerlo. E’ un pastore tedesco, un esemplare bellissimo e molto obbediente. La Polizia stessa ha raccontato il suo caso…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Modalità di adozione”]

La Polizia stessa ha raccontato il suo caso n un tweet in cui si forniscono anche le modalità per adottarlo. “Warren ha un carattere socievole e si ambienta facilmente, ed uno sguardo del quale non ci si può non innamorare”. Sul sito della Polizia di Stato c’è una pagina dedicata, con le schede di tutti gli ex cani poliziotto e relativo profilo psicologico al fine di consentire a chi avesse intenzione di adottare, di farlo bene e consapevolmente.

“STAVO FACENDO LE SOLITE COSE, ERO IN BAGNO. POI IL BOATO E IL DOLORE” – LE FOTO SHOCK

Andrew Hal, giovane dell’Idaho, una mattina come un’altra si sveglia e va in bagno per lavarsi. In bocca tiene la sua sigaretta elettronica, quando all’improvviso sente un’esplosione: “Sette denti rotti e ustioni di secondo grado sul volto”, il bilancio dell’incredibile incidente.

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Il ragazzo viene portato subito in terapia intensiva e successivamente ha deciso di pubblicare le sue fotografie scioccanti su Facebook: “Mi stavo preparando per andare a lavoro. Fumo dalla sigaretta elettronica da oltre un anno e vi assicuro che…

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non ho mai fatto qualcosa che non dovevo (la batteria era carica e ho sempre seguito i consigli che l’esperto mi ha dato quando l’ho comprata), eppure mi è esplosa in faccia. Oltre ai denti e le ustioni, mi sono ritrovati pezzi di…

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plastica fin dentro alla gola. Ho perso almeno 7 denti, ho ustioni di secondo grado su viso e collo. Pezzi di plastica e di denti sono stati estratti dalla bocca, dalla gola e dalle labbra”.

Questa 25enne morirà tra una settimana – il suo ultimo messaggio si sta diffondendo a macchia d’olio

È nata in Australia e lì morirà anche. Si parla della 25enne Nardya Miller, di Brisbane. Purtroppo le rimangono pochi giorni di vita per via della fibrosi cistica, una malattia che provoca l’accumulo di muco nei polmoni, ostacolando la respirazione. Gli interventi non sono stati sufficienti, il suo corpo ha rigettato anche i polmoni trapiantati. Ecco il messaggio che ha scritto su Instagram:

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“Forse ci conosciamo da una vita o magari da 10 anni, oppure solo da poco tempo, ma tra circa una settimana niente sarà più lo stesso.

Non potrò vederti mai più, non potrò parlarti, toccarti, stringerti, mai più. Ma ti vorrò bene per sempre, la nostra amicizia e i nostri ricordi rimarranno con me. Tutti coloro che sono entrati e usciti dalla mia vita, lo hanno fatto per una ragione. Sono fortunata perché ho avuto una vita stupenda.

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Quindi, grazie a tutti per aver fatto parte del mio viaggio, in questo mondo di pazzi. È grazie a voi che sono diventata la donna che avete conosciuto.

Nella vita le cose non vanno mai come speri. Ci sono delle cose meravigliose che non potrò mai vivere, e altre che non potrò mai vedere. Ma veglierò su di voi. Sempre. Sorridendo. Perchè anche io sono stata qui.

Non mollerò mai. Non l’ho mai fatto. Ora lasciatemi andare.

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I dettagli del mio funerale saranno postati qui appena possibile.

Per favore, non siate dispiaciuti per me. Vorrei solo essere ricordata come la ragazza che vi ha illuminato la giornata almeno una volta nella vita.

E vi chiedo di vivere la vostra vita al massimo”.

L’esperto giapponese di edifici ANTI-SISMICI: “L’Italia è in serio pericolo, è meglio che abbandoni la..”

Taro Yokoyama, professore associato alla Shibaura Institute of Technology e responsabile della LowFat Structures, società attiva nel campo della progettazione e della ristrutturazione di edifici anti-sismici, spiega ai microfoni dell’Adnkronos: “L’Italia deve capire che edifici costruiti con sassi e mattoni non possono resistere in alcun modo alle enormi forze generate da un terremoto: costruzioni del genere si possono proteggere solo adottando una struttura che isola l’edificio al livello delle fondazioni”.

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Questa soluzione però è molto costosa e improponibile per semplici abitazioni. In ogni caso l’esperto paragona il caso italiano con quello giapponese, dove case, palazzi e grattacieli: “Dopo il devastante terremoto che nel 1978 ha colpito la prefettura di Miyagi, in Giappone le tecnologie costruttive hanno subìto profondi cambiamenti. La progettazione ha tratto…

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beneficio dai dati rilevati dai sismografi: al largo delle coste giapponesi ci sono numerosi rilevatori sul letto del mare che ci permettono di rilevare ogni movimento sismico. In Giappone abbiamo l’E-Defense, un laboratorio per simulare sui vari livelli di intensità la resistenza di edifici, costruiti in scala reale nei vari materiali, dal legno al cemento armato, e dimensionare la progettazione in base…

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ai risultati ottenuti. Non c’è un materiale più sicuro di altri: l’importante è che la struttura e l’altezza dell’edificio si adattino ai materiali prescelti. Gli edifici antichi giapponesi che sono sopravvissuti ai giorni nostri sono costruiti in legno, un materiale ‘morbido’ in grado di resistere alle scosse di un terremoto”.

“Sembrava una cosa da poco…”: incredibile morte di una giovane cameriera a Rovigo

Andreea Barbu era una ragazza di 31 anni, originaria della Romania ma residente a Ficarolo, in provincia di Rovigo. Faceva la cameriera al White House, un ristorante del paese, e viveva insieme al compagno Filippo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”È tornata a casa, ma…”]

Tornata in patria per rivedere i propri cari, la giovane avrebbe però contratto la patologia che le è stata fatale. È stata ricoverata per una crisi glicemica, quindi le è stata diagnosticata una broncopolmonite. Le cure non sono risultate sufficienti e Andreea è morta. “Aveva sempre un sorriso per tutti e personalmente posso dire di non averla mai vista giù”, ricorda l’amica Erika… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Il ricordo degli amici”]

“Nel suo lavoro era davvero professionale, non una cameriera qualunque ma una vera professionista”, ricorda invece Marco. “Condividevano la grande passione per gli animali. Mi dispiace davvero molto per quello che è successo, 31 anni sono troppo pochi per morire”, è il pensiero di Angelica.

L’Italia piomba nel lutto più tremendo purtroppo è appena morta Federica…

È morta a soli 18 anni, Federica Trani, adolescente di Grottaglie (Taranto). La ragazza è rimasta vittima di un terribile incidente stradale lo scorso 12 gennaio, mentre viaggiava a bordo di una moto come passeggera… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Cinque giorni in ospedale”]

Il 19enne che la guidava è rimasto ferito in maniera non grave, mentre Federica ha sbattuto violentemente la testa sull’asfalto. Ricoverata nell’ospedale Santissima Annunziata di Taranto, si è spenta dopo cinque giorni in cui si trovava in coma… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Operazioni inutili”]

I medici l’hanno operata per ridurre le ferite interne alla scatola cranica, ma non c’è stato nulla da fare. Tutta la comunità di Grottaglie si è stretta attorno alla famiglia di questa giovane ragazza che frequentava il Liceo Moscati.

Sisma in Centro-Italia, l’esperto: “Anche oggi rischio terremoto”

Dopo fine agosto e fine ottobre, la terra nel Centro Italia è tornata a tremare. Purtroppo, le scosse non si sono in realtà mai fermate: negli ultimi cinque mesi si sono registrate circa 45 mila movimenti tellurici. Solamente nella giornata di ieri, quattro scosse superiori alla magnitudo 5. Come spiega alla Stampa Warner Marzocchi, sismologo dell’INGV, siamo di fronte a “un cluster sismico, ovvero una serie di terremoti ravvicinati nel tempo e nello spazio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=””]

Il momento peggiore è subito dopo che c’è stata una forte scossa. La sequenza del 24 agosto scorso non è mai finita. Il meccanismo distensivo che provoca il terremoto è come se la costa Adriatica e quella Tirrenica venissero tirate da entrambi i lati. Così si crea una perturbazione che facilita altri terremoti”. Prevedere dove avverrà un eventuale prossimo terremoto, come sappiamo, è scientificamente impossibile. Ma non è da escludersi che possa verificarsi anche nelle prossime ore… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=””]

“Il 99% sarà inferiori a magnitudo 5, ma l’uno per cento potrebbe essere anche superiore”. Non solo: “L’area d’interesse si sta espandendo verso Sud, essendo partita da Amatrice. Ieri la zona coinvolta dalle scosse è stata di dodici chilometri di larghezza per sei chilometri di lunghezza”. Il sismologo conclude spiegando che. “È molto più facile che un sisma avvenga dove non ce lo aspettiamo, piuttosto che non avvenga dove ce lo aspettiamo”.

“La diga sul lago artificiale costruita su una faglia sismica, il terremoto parte da lì…”

Andrea Billi, membro dell’Istituto di geologia ambientale e geoingegneria del Cnr (Igag-Cnr), ha tentato di fare un po’ di chiarezza su quello che sta accadendo Centro Italia, per l’ennesima volta alla prese con l’emergenza neve e con le scosse sismiche che hanno ricominciato a colpire il nostro Paese:

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Effetto domino”]

“Malgrado sia ancora presto per sapere con esattezza quale sia stata la faglia (o le faglie) che ha generato tali terremoti, è probabile che ancora una volta si sia trattato di un fenomeno di “contagio sismico” tra faglie adiacenti, anche detto effetto “domino” o “a cascata”, un fenomeno al quale assistiamo già da alcuni mesi in Centro Italia con gli eventi di agosto-ottobre 2016 ad Amatrice, Visso, Norcia e Castelsantangelo sul Nera”.

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Primi rilievi”]

“Dai primi rilievi strumentali sembra che gli epicentri ricadano nell’area dei comuni di Montereale e Capitignano (Aq), nei pressi del lago artificiale di Campotosto, a circa 10 km a sud-ovest di Amatrice. Quando una faglia genera un terremoto, la faglia stessa si libera dello stress al quale era sottoposta immediatamente prima del terremo e…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Contagio”]

trasferisce parte di tale stress ai segmenti di faglia adiacenti, che in un lasso di tempo imprevedibile (ore, giorni, mesi, anni) possono a loro volta generare terremoti e di nuovo “contagiare” le faglie adiacenti. Tali terremoti saranno sicuramente seguiti nelle prossime ore da uno sciame di repliche sismiche la cui intensità è difficilmente prevedibile”.

Il geologo Tozzi: “Potrebbe arrivare un sisma più forte, ecco perché”

Le nuove raffiche di terremoto che hanno colpito il Centro Italia, probabilmente non saranno le ultime. Il motivo lo spiega il geologo Mario Tozzi, che ha delineato la situazione attuale prospettando eventuali scenari futuri: “Dal punto di vista degli uomini non è una cosa normale quella che sta accadendo. Ma dal punto di vista della Terra è una cosa assolutamente normale, soprattutto perché…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Rischio sismico”]

l’Italia è un territorio sismico. Noi abbiamo ogni 4 o 5 anni un terremoto forte, dipende dalle caratteristiche geologiche del nostro Paese, che rimane un Paese sismico. Qui i terremoti ci saranno sempre come ci sono sempre stati, anche prima che arrivasse l’uomo. Bisogna pensare che il paesaggio dell’Appennino è fatto dai terremoti che hanno agito nel corso di migliaia di anni. Adesso la situazione è aggravata dalla neve, ma non sono terremoti fortissimi dal punto di vista sismico. Qualcosa di particolare, certo. Tre scosse forti, ma non…

CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Sisma più forte?”]fortissime come quelle del Giappone o Cile forse hanno evitato un sisma sopra la magnitudo 7, che non si può escludere. Anche in questo sciame. E non si può prevedere. Potremmo aspettarci scosse anche molto più forti di questa fra un giorno o un mese. Non possiamo saperlo, ma non è improbabile. Ma non è il terremoto ad uccidere, ma costruire male in zone in cui è comunque i terremoti ci sono sempre stati e sempre ci saranno. Ora ci colpisce di più per la congiunzione con il maltempo: ma…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE[nextpage title=”Cambiamento climatico”]

in questi periodi in quelle zone la neve l’ha sempre fatta. Il cambiamento climatico, d’altronde, è qualcosa di reale. Forse ce ne eravamo dimenticati, ma le nevicate nell’Appennino, soprattutto quello centrale, sono una cosa piuttosto normale che da un po’ di anni avveniva di meno. La paura a Roma? Beh, se le scuole non sono sicure lo sono sempre, non solo quando ci sono gli effetti di terremoti lontani 15 chilometri. Si deve sapere tutto dell’edificio in cui si abita, questo è il vero punto”.

Renzi prepara il ritorno: intanto ecco nel 2017 a chi andranno i “suoi” 80 euro…

Ricordate il famoso bonus di 80 euro proposto dal governo Renzi. Anche senza più l’ex premier in capo all’esecutivo, questo bonus rimane in piedi… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Di cosa si tratta”]

In sostanza, si tratta di un credito che l’Irpef riconosce al lavoratore dipendente, senza alcuna domanda da dover presentare. Questa somma viene infatti inserita direttamente nella busta paga. Chi ne ha diritto? PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE[nextpage title=”Chi ne ha diritto”]

I lavoratori con un reddito tra gli 8.145 e i 24mila euro annui, per un bonus che sui 12 mesi arriva a 960 euro. Più alto sarà lo stipendio, minore sarà l’importo: chi guadagna almeno 26 mila euro l’anno invece non potrà proprio goderne. Neanche chi ha un reddito inferiore agli 8 mila ne può godere, ma perché già sono previsti altri sussidi statali.