Categoria: Cronaca

Ha compiuto da poco 18 anni Daniele Logli, figlio di Roberta Ragusa e di Antonio, l’uomo condannato a 20 anni di reclusione in primo grado per l’omicidio della moglie… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE

[nextpage title=”La richiesta”]

Ora Daniele ha avviato una richiesta al Tribunale civile di Pisa, per far riconoscere ufficialmente l’assenza della madre e ricevere… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE

[nextpage title=”I beni”]

i beni in suo possesso. Non tutti, dal momento che una parte sarà gestita dal tutore della sorella minore… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE

[nextpage title=”Terreni e non solo”]

Si tratta in particolare  di un terreno a San Giuliano, altri tre terreni di cui è co-proprietaria e metà dell’autoscuola di famiglia.

Un nuovo tentativo da parte dei legali di Massimo Bossetti, in vista del processo d’appello contro la condanna all’ergastolo ricevuta per l’omicidio di Yara Gambirasio… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
[nextpage title=”Il ricorso”]

“Non c’è stata una valutazione della pluralità di indizi alternativi rinvenuti sul corpo della vittima, trasformando così, senza alcun altro riscontro, un possibile contatto in un’aggressione omicida. Nel caso in esame… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Ecco cosa sostengono”]

proseguono i legali nella richiesta di ricorso – elementi certi riferibili alla collocazione e alla qualità della traccia, per nulla degradata a differenza del… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
[nextpage title=”“Contatto successivo”?”]

contesto in cui è stata rinvenuta, fanno ritenere un contatto successivo, e non di poco, al contesto omicidiario”. I legali accusano anche gli inquirenti per aver falsificato le prove.

Ha lottato per tre mesi, ma alla fine non ce l’ha più fatta. Era rimasto gravemente ferito in un incidente stradale il giorno di Santo Stefano, Michele Pestrin, 33enne imprenditore di Rovignano, che si è spento in…

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[nextpage title=”Incidente”]

queste ore e lascia così due bambine e la moglie. L’incidente che portato a questa situazione si era verificato proprio il giorno dopo Natale, quando a bordo della sua moto, una Honda 900, ha centrato in pieno una Skoda Octavia guidata da una persona del posto che stava svoltando. Inizialmente il ragazzo era…

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[nextpage title=”Ricovero”]

cosciente e parlava anche, ma successivamente ha subito un attacco cardiaco ed è arrivato all’ospedale in condizioni gravissime, trasportato nel reparto di terapia intensiva. A distanza di mesi, purtroppo, arriva la notizia che nessuno voleva sentire.

Arrivano nuove terrificanti indiscrezioni riguardo la morte di Emanuele Morgante, il ventenne ucciso due settimane fa fuori dal locale Mirò di Alatri, provincia di Frosinone. In un’intervista della madre alle Iene, ecco quale è stata la sua accusa:  “C’è stata fin dall’inizio una omissione di soccorso. Io sono convinta che lo stavano aspettando, era preparata questa cosa. Noi pensiamo che fosse una vendetta, punto. Perché nessuno ha fatto il 112?”. La donna ha spiegato che i Carabinieri ci avrebbero messo meno di 5 minuti ad arrivare al locale:

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[nextpage title=”La mamma”]
“Sarebbero arrivati subito, ma nessuno ha chiamato. Hanno chiamato tanto tempo dopo. Un ragazzo, perché passando ha sentito le urla, un ragazzo di passaggio ha chiamato. Nessuno dei presenti del locale e di chiunque stava lì non ha chiamato. Là sopra a quel locale ci sono i palazzi con gli appartamenti, con le persone che sì sicuramente dormono, c’è chi non può sentire, ma un pestaggio del genere… ‘Aiuto’, Emanuele ha gridato aiuto”. Ne parla anche la sorella Melissa, che ha aggiunto un particolare molto importante:

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[nextpage title=”La sorella”]

“Io non mi sono mai convinta che sia stata una disgrazia, una cosa sfuggita di mano. Come ci è finito sotto le mani di queste persone? Io credo che è stata una vendetta. Intorno a novembre-dicembre Emanuele mi ha raccontato che era ad Alatri e mi ha detto: ‘C’è una ragazza che mi guarda sempre però è fidanzata e io ci ho parlato, mentre ce ne andavamo il fidanzato la stava picchiando e io mi sono messo in mezzo, sono andato a fermarlo, poi sono arrivati i suoi amici e io me ne sono andato mentre lui gridava ‘Se torni ad Alatri sei morto’ …”.

Il malvivente è entrato in casa delle vittime prescelte, ma l’obiettivo non era quello di derubarli. Purtroppo aveva ben altro fine, ossia intrufolarsi nel letto della bambina di 6 anni e molestarla sessualmente. E dal momento che i genitori se ne sono accorti solamente il giorno dopo, il suo obiettivo purtroppo è stato raggiunto. È accaduto in Inghilterra e del caso si sta occupando adesso la Bournemouth Crown Court, nel Dorset. I genitori hanno…

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[nextpage title=”Pigiama”]

spiegato che sono venuti a conoscenza dell’accaduto solo la mattina dopo, quando la bambina li ha svegliati intorno alle 6.30 per raccontare tutto. Inizialmente non le hanno creduto, ma poi si sono accorti che non indossava il pigiamino con il quale l’avevano messa a letto. Così sono andati di corsa nella camerata della piccola e hanno trovato Jervaise Jones, 25enne senza fissa dimora, che stava dormendo nel letto della bambina. Incredibilmente, il padre ha avuto la freddezza di non farsi giustizia da solo e ha chiamato la polizia:

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[nextpage title=”Reazione”]

“L’unico motivo per cui non l’ho affrontato direttamente è che non mi sarei trattenuto”, dice il padre. La madre invece ha commentato così: “Ha un carattere straordinario, ed è vivace come pochi. Quella mattina invece era confusa, e provava imbarazzo anche a parlare con me. Mi sono sentita la persona peggiore sulla faccia della terra. Ho lasciato che alla mia bambina succedesse una cosa così brutta. Pensavo che avrei dovuto sentire qualche strano rumore e svegliarmi”.

Salvatore Marino, comico ormai noto alla tv dopo essere stato ospite in diverse trasmissioni come Tu si que vales, ha avuto un brutto incidente. Un colpo di sonno mentre era alla guida lo ha coinvolto in un frontale. Lo stesso Salvatore a raccontare la dinamica dell’incidente: “Intorno alle 6.30 del mattino avevo appena concluso una serata passata con amici, ero andato a…

CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Colpo di sonno “]

riportare con la macchina uno di loro a Chieti Centro e percorrendo Via dei Vestini stavo tornando a casa mia, quando ad un certo punto, ho avuto un colpo di sonno improvviso, non ho controllato più l’automobile e sono…

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andato a sbattere frontalmente contro un’altra auto ferma che fortunatamente era vuota. A questo punto sono stato risvegliato dalla botta e dal dolore. Mi hanno soccorso in primis due signore che hanno subito chiamato il 118 che è intervenuto tempestivamente come i Carabinieri. H…

CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE PER CONTINUARE A LEGGERE [nextpage title=”Esami “]

fatto tutti gli esami e per fortuna mi è andata bene, perché non ho riportato dei danni gravi. Ho acconsentito anche all’alcool test e ci tengo a sottolineare  che ero comunque sia completamente sobrio”.

Il video che vi proponiamo è stato condiviso dall’associazione “Rescue Dogs Rock” di New York. Nelle immagini si vede Maya, questo il nome della cucciola, che viene letteralmente trascinata in un canile dai suoi padroni che, peraltro, decidono di abbandonarla in una delle strutture con più alto tasso di mortalità per soppressione. Nel filmato di pochi secondi si vede…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”Terrore puro”]

Nel filmato si vede la cagnolina che, con una corda, viene tirata all’interno della struttura. Maya, con la coda tra le zampe, sembra essere letteralmente terrorizzata nel rimanere da sola in quel luogo senza l’amore di nessuno. L’elemento forse più atroce è vedere un bambino, il figlio della coppia proprietaria di Maya, che incita la sua cagnolina, con la quale magari avrà giocato più di volta, tranquillizzandola con la voce per farla entrare: “Maya, Maya”, dice il bambino. Un operatore del canile…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Video virale”]

Un operatore del canile ha ripreso tutto per poi condividerlo. Il video ha fatto il giro della città e Maya è riuscita a trovare una nuova casa. Alcuni volontari l’hanno adottata portandola via da quella struttura per poi trovare, con più calma, una nuova famiglia. “Inizialmente aveva cominciato a camminare allegramente al guinzaglio ma poi ad un tratto si è bloccata quando ha visto che doveva salire in auto. Ora, se gli si mette il guinzaglio è felice e pronta a seguirci ovunque”.

Video: https://www.facebook.com/RescueDogsRockNyc/videos/1388938131186939/