Sono passati 3 anni esatti dalla morte di Asia Bosco, che oggi ne avrebbe 6 se fosse ancora viva. Nata a Giuliano in provincia di Napoli, si è spenta troppo presto per poter assaporare la vita a pieno.PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Giustizia”]
I genitori ancora a distanza di tempo non si danno pace e chiedono giustizia, perché quello che è successo alla piccola Asia non può rimanere senza responsabili. Maria Ciervo, la mamma di Asia, oggi era presente PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”In tribunale”]
al Tribunale di Napoli Nord ad Aversa e ha detto chiaramente che “Mia figlia è stata uccisa. Voglio giustizia e voglio che chi l’aveva in cura venga radiato dall’albo dei Medici”. Sul banco degli imputati al processo in corso di svolgimento ci sono Angelo Coronella, pediatra e neonatologo e la moglie Ersilia Pignata, che da quanto emerso esercitava abusivamente la professione di pediatra senza averne titolo: era solo una maestra di musica. I due sono accusati PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE[nextpage title=”Omicidio colposo”]
tra le altre cose di omicidio colposo. “Asia stava male, io li contattavo e mi lamentavo, ma loro mi dicevano che ero troppo apprensiva, che si trattava di una bronchite. Invece era un tumore – prosegue la donna – che poi le è stato diagnosticato nell’ospedale Santobono di Napoli”. Una volta diagnosticato, però, era troppo tardi. La chemioterapia ha avuto inizio l’11 settembre 2013 ma un anno dopo la piccola Asia è morta. “La cosa grave – sottolinea l’avvocato della famiglia – è che hanno continuato a esercitare la professione malgrado i provvedimenti cautelari”.
