Combatteva il cancro con caffè e ceci: ecco cosa è successo

Aveva un blog, Arturo Villa, sul quale raccontava del suo male. Un cancro, che aveva reso pubblico e che combatteva con metodo di cura alternativo che faceva molto discutere: clisteri al caffè, argilla ventilata, aglio limone e zenzero, melatonina, cibi non contaminati, energia della mente, cannabis, campi magnetici, solo cibi crudi, l’acqua Kangen (prodotta da una macchinetta di cui lui rivenditore) e i ceci Ashkar che fasciati sulla pelle provocano fistole e buchi da cui dovrebbe essere espulse le particelle cancerogene: “Mi chiamo Arturo Villa, ho una bella storia da raccontarvi, è la mia storia, la storia dei miei ultimi 3,5 anni di vita… Nel 2012 il tumore ha bussato alle porte di casa mia, toccava a me, era il mio turno. La resa dei conti che mi si presentava innanzi alla morte certa ed…

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imminente non mi soddisfaceva, non morivo soddisfatto, non ero pronto.  Mi sono dato per morto e ho deciso di morire dignitosamente…ho puntato tutto sul mio sistema immunitario, sulla mia mente e la ricerca dell’amore oggi sono qui con voi, con i miei problemi e acciacchi vari me la cavo abbastanza bene gli ultimi tre anni sono stati bellissimi, hanno riempito la mia vita…

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Ho creato diversi media per diffondere quel che ho scoperto….prendete sempre tutto con le pinze, internet è fantastico, ti permette di raggiungere informazioni irraggiungibili per i comuni mortali, internet mi ha salvato ma in internet gira di tutto, dalla verità alla menzogna, dalla vera informazione alla disinformazione spacciata per informazione”. 

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Adesso, però, Arturo ha perso la sua battaglia presso l’Hospice di Savignano sul Rubicone. In uno degli ultimi post scriveva: “Sto per morire, devo accettarlo, dopo 4 anni sto perdendo la battaglia, è arrivata la mia fine non ho più speranze, mi dispiace per me, (dura da mandare giù), mi dispiace anche… per voi, vi saluto amici, è stata una bella avventura, addio a tutti, sto per ricoverarmi nell’hospice, struttura che aiuta quelli come me a morire, peccato, 56 anni sono pochi, spero nella sorpresa dell’aldilà, ancora addio e grazie a tutti”.

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