Ecco cosa accade davanti al suo negozio

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Piazza Duomo, infatti, non è solo il luogo della movida, ma anche del degrado e della droga. Come non bastasse, coltelli, scippi e violenze sono all’ordine del giorno. “Il 31 ottobre chiuderò i battenti e tornerò a Milano. In sette mesi ho visto di tutto: spaccio, scippi, degrado e accoltellamenti. Piazza Duomo è una polveriera e non me la sento di continuare così. Ero riuscito a costruirmi una clientela che mi apprezzava e, nonostante le brutte frequentazioni della piazza, il lavoro c’era e gli affari non andavano male. Ma non posso continuare a vivere con la paura che un malintenzionato entri in negozio e mi minacci. Stavo finendo di montare il forno quando ho realizzato cosa stesse accadendo, in strada c’erano macchie di sangue. Un giorno sì, uno no qui succede qualcosa. Prima o poi ci scapperà il morto, ne sono convinto. Avevo deciso di trasferirmi in Toscana perché è una regione che amo. Sono partito da zero e ho fatto tanti sacrifici, rimettendo a nuovo il locale. Pensavo che Prato fosse la scelta giusta, ma mi sbagliavo. E’ un peccato vedere una città così bella ridotta in questo stato. Quella vissuta qui è comunque un’esperienza che mi porterò dentro per sempre perché ho incontrato persone e clienti per bene che ringrazio”. CONTINUA A LEGGERE

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