Voleva costruirsi un futuro a Prato e, proprio per questo, aveva lasciato Milano per aprire in Toscana la sua attività: L’Atelier dei Sapori. Puntava sulla qualità dei prodotti fidelizzando i clienti. L’avventura era iniziata sette mesi fa, ma non sono bastati i buoni propositi. Infatti, nonostante i buoni incassi, la troppa violenza a cui ha assistito gli ha suggerito di chiudere il tutto. Clicca sul punto 2 dell’indice per leggere le parole del ragazzo [nextpage title=”Ecco cosa accade davanti al suo negozio”]
Piazza Duomo, infatti, non è solo il luogo della movida, ma anche del degrado e della droga. Come non bastasse, coltelli, scippi e violenze sono all’ordine del giorno. “Il 31 ottobre chiuderò i battenti e tornerò a Milano. In sette mesi ho visto di tutto: spaccio, scippi, degrado e accoltellamenti. Piazza Duomo è una polveriera e non me la sento di continuare così. Ero riuscito a costruirmi una clientela che mi apprezzava e, nonostante le brutte frequentazioni della piazza, il lavoro c’era e gli affari non andavano male. Ma non posso continuare a vivere con la paura che un malintenzionato entri in negozio e mi minacci. Stavo finendo di montare il forno quando ho realizzato cosa stesse accadendo, in strada c’erano macchie di sangue. Un giorno sì, uno no qui succede qualcosa. Prima o poi ci scapperà il morto, ne sono convinto. Avevo deciso di trasferirmi in Toscana perché è una regione che amo. Sono partito da zero e ho fatto tanti sacrifici, rimettendo a nuovo il locale. Pensavo che Prato fosse la scelta giusta, ma mi sbagliavo. E’ un peccato vedere una città così bella ridotta in questo stato. Quella vissuta qui è comunque un’esperienza che mi porterò dentro per sempre perché ho incontrato persone e clienti per bene che ringrazio”. CONTINUA A LEGGERE
