Ecco cosa accadde quel giorno

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Il malvivente venne raggiunto dal rimbalzo del proiettile sull’asfalto che poi penetrò nella parte sinistra del lunotto ferendolo mortalmente. Alle 18 di quel 1° febbraio 2015, un suv Mercedes bianco risultato rubato, era stato segnalato in fuga da Pian Volpello di Castelleone di Suasa (AN) con a bordo gli autori di un furto in un’abitazione. I militari avevano intercettato la vettura sulla provinciale. Partì un inseguimento che terminò in via Canonici, Contrada Lanternone. Ipotizzando che l’auto fosse stata abbandonata dai malviventi, due Carabinieri erano scesi al fine di controllarla. Invece i banditi erano ancora a bordo, ed il suv era ripartito a fole velocità rischiando di investire i militari. A quel punto l’appuntato, rimasto nella vettura di servizio, aveva aperto il fuoco quattro volte. Secondo il pm Mariangela Farneti, vi fu un eccesso colposo nell’uso dell’arma da parte dell’imputato. L’accusa è di omicidio colposo in quanto non avrebbe dovuto sparare in direzione dell’auto che cercava di sfuggire al controllo. La famiglia del 24enne si è costituita parte civile: chiedono un risarcimento di due milioni e 500 mila euro. La sentenza è attesa per il 7 novembre. CONTINUA A LEGGERE

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