Il cancro non le ha dato scampo, ma lei ha deciso di regalare un ultimo sorriso in modo speciale!

Una donna di Torino ha deciso di lasciare in eredità ben 540mila euro agli animali bisognosi. Il notaio che si è occupato di questo testamento così particolare ha svelato i dettagli di questa vicenda. La signora è una ballerina morta di…PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE [nextpage title=”La scoperta della malattia”]

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…cancro nel 2000: il suo lascito ha permesso di costruire una grande struttura in cui ospitare un centinaio di cani. Altri soldi serviranno a inglobare anche le unità cinofile della Polizia. Ecco cosa ha raccontato lo stesso notaio:
“Era anche molto carismatica, dotata di un carattere forte. Nei primi anni ’90 la ricevetti nel mio studio dove mi disse di voler redigere un testamento in favore del suo compagno, Mario Alprì. Graziella non aveva nessun parente, né genitori, né figli né nessun altro. Il suo compagno avrebbe dovuto utilizzare quanto ricevuto per realizzare un ente che fornisse aiuto agli animali, ma Mario scomparve prematuramente a causa di una leucemia fulminante”. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE [nextpage title=”Cani abbandonati”]

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“Mi chiese cosa fare, alla fine scelse di lasciare tutti i suoi averi allo scopo di creare lo stesso una fondazione per aiutare i cani abbandonati. La fondazione porta il nome dei suoi due levrieri, Pincy e Sugar. Redigemmo il tutto nel 1994 e ho preso a cuore questo avvenimento come se fosse una missione. In Italia la burocrazia rappresenta un muro invalicabile per qualsiasi cosa, anche per creare una cosa bella come un questo caso. Nel 2000 Graziella cadde in depressione, e dopo sei mesi ci lasciò per una brutta malattia. PER CONTINUARE A LEGGERE CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE [nextpage title=”Telefonata dalla Spagna”]

Si trovava in Spagna, a Barcellona, e lo venni a sapere proprio da una telefonata partita dalla Catalogna. Il mio numero venne trovato in un biglietto che lei aveva lasciato, assieme a delle istruzioni precise da seguire nel caso fosse morta. Si trovava nella sua roulotte, che pochi giorni dopo prese fuoco. Graziella possedeva diversi conti correnti ed anche otto appartamenti a Torino. Ci sono voluti quasi 15 anni per realizzare il suo desiderio, ma finalmente ci siamo riusciti”.

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