Il processo d’appello che vedrà al centro Maurizio Bossetti, condannato all’ergastolo in primo grado per l’omicidio di Yara Gambirasio, comincerà il prossimo 30 giugno. Ricorrendo in appello, i legali dell’uomo accusato dell’assassinio hanno sostenuto questa tesi: “Non c’è stata una valutazione della pluralità di indizi alternativi rinvenuti sul corpo della vittima… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 2 DELL’INDICE
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trasformando così, senza alcun altro riscontro, un possibile contatto in un’aggressione omicida. Non solo, un’altra tesi difensiva sembra aprire un nuovo scenario: Bossetti avrebbe un fratellastro – nato da una madre diversa – ancora a piede libero. Questo sulla base della compatibilità del Dna… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 3 DELL’INDICE
[nextpage title=”Un fratellastro?”]
rinvenuto dagli inquirenti: “Questa vicenda è veramente incredibile – ha spiegato a Quartro Grado uno dei legali, Claudio Salvagni -, questa storia ha rivelato tanti colpi di scena e noi difensori crediamo che ci sia stato un clamoroso errore. Lo diciamo… PER CONTINUARE A LEGGERE, CLICCA SUL PUNTO 4 DELL’INDICE
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così, non per difendere a spada tratta il signor Massimo Bossetti a prescindere dai dati oggettivi, ma perché crediamo nella giustizia. La nostra richiesta di giustizia va in direzione della difesa di Bossetti ma anche di qualunque altro imputato”.